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lunedì 1 aprile 2024

L'astronauta di Palenque.

Su una pietra tombale maya ritrovata nel Tempio delle Iscrizioni di Palenque, nello stato messicano del Chiapas, è ritratta una figura umana in una posa che ricorda quella di un viaggiatore spaziale intento a pilotare un veicolo a razzo. L'uomo sembra impugnare i comandi di guida, e nella parte posteriore del veicolo compare una struttura (un motore?) da cui fuoriescono quelle che appaiono essere fiamme. Altri dettagli suggeriscono la presenza di un sedile, di un apparato di respirazione e di una struttura esterna affusolata che ben si concilia con l'aspetto di un veicolo a razzo.
L'immagine è stata portata all'attenzione del pubblico dallo scrittore svizzero Erich von Däniken che, a partire dal suo libro Ricordi del futuro (1968), l'ha interpretata come una testimonianza della visita all'umanità da parte di viaggiatori extraterrestri, avvenuta secondo l'autore in tempi remoti e della quale si sarebbe in seguito persa la memoria. Secondo le teorie dello scrittore, riprese ed ampliate anche in Italia da Peter Kolosimo, gli antichi contatti con civiltà aliene avrebbero tuttavia lasciato traccia in alcuni manufatti, dei quali la pietra di Palenque costituirebbe uno degli esempi più convincenti.
Nonostante l'aspetto dell'immagine tombale, in sé piuttosto sorprendente, von Däniken si ferma però all'interpretazione che deriva dalle prime sensazioni, tralasciando di approfondire aspetti decisivi fra cui - ad esempio - l'abbigliamento del "pilota", non certo adatto a un volo spaziale. Ma soprattutto altri studiosi, fra cui l'archeologo statunitense William H. Stiebing, documentano come nella stessa località di Palenque vi siano diverse pietre tombali maya (come nel Tempio della Croce e nel Tempio della Croce Fronzuta) sulle quali compaiono simboli che si ritrovano anche nell'immagine del cosiddetto astronauta. Nel contesto dell'arte maya, tali figure rappresentano il "Mostro della Terra" (un guardiano degli inferi), scambiato per la parte inferiore dell'astronave, un oggetto a forma di croce (che probabilmente raffigura una pianta di mais) un uccello quetzal (un simbolo solare ad indicare la sorgente della vita) e altro ancora. Si suppone quindi che la scena sulla pietra ritragga in realtà un sacerdote o un re raffigurato al momento della morte, durante il passaggio fra il mondo dei vivi e l'aldilà. Conosciamo invece la data della sepoltura, risalente alla fine del VII secolo d.C., che evidentemente non si concilia affatto con l'ipotesi della visita di antichi extraterrestri, sostenuta da von Däniken e dai suoi seguaci.
Fonte: CICAP di Marco Morocutti 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=927283309399168&set=a.634816721979163

mercoledì 20 dicembre 2023

L'astronauta di Palenque: “Un essere venuto dalle stelle"

 

Il 16 giugno 1952, l'archeologo Alberto Ruz de Lhuillier, trovò per la prima volta il Tempio delle Iscrizioni di Palenque. 

Lì si trovava la tomba di Pacal il Grande, meglio conosciuto come l'astronauta di Palenque. L'incisione sulla tomba ha generato molte controversie tra archeologi e teorici. Sotto una serie di quarantacinque gradini nel Tempio delle Iscrizioni di Palenque si trova la tomba di Pacal il Grande. Uno dei mausolei più controversi della storia nasconde già il possibile astronauta di Palenque. Le iscrizioni sembrano mostrare il personaggio che brandisce una sorta di dispositivo elettronico, che molti teorici suggeriscono sia un'astronave.

L'astronauta di Palenque: chi era veramente?

Quando gli esperti esaminarono i resti, notarono che le caratteristiche fisiche di Pacal erano completamente diverse dal resto della popolazione Maya. Inoltre, non aveva pietre preziose incastonate nei denti e il suo cranio non era deformato. Qualcosa che è del tutto normale per i re Maya.

La qualità dei gioielli e la quantità ritrovata danno un'idea della gerarchia che aveva il personaggio. Inoltre, le sue mani sottili e le dita allungate erano ricoperte di anelli. Le analisi effettuate sul corpo lo datano ad un'età di circa 2000 anni. Tutti questi dati hanno portato molti ricercatori a chiedersi cosa fosse il Pacal.

Ad esempio il famoso teorico  Erich von Däniken , che lo descrive come “un essere che appare seduto e chino su alcuni comandi, simile ad un astronauta all'interno della cabina di pilotaggio. L'essere indossa anche un elmo dal quale escono tubi flessibili. Davanti al suo naso puoi vedere quello che sembra essere un pallone di ossigeno e con entrambe le mani manipola una sorta di controllo di comando.

L'astronauta di Palenque: “Un essere venuto dalle stelle

La mano superiore sembra essere in grado di girare un pulsante. 
Quattro dita sono chiaramente visibili sulla mano sinistra, con il mignolo piegato. Questa mano sembra sul punto di prendere una leva, proprio come gli acceleratori manuali delle motociclette e il tallone sinistro poggia su un pedale di diversi livelli.

L'abbigliamento di un astronauta.

Oltre a tutto quanto sopra menzionato, un'altra questione da tenere in considerazione è l'abbigliamento dell'essere, che sembra essere troppo moderno. Sotto il mento, ad occhio nudo, si vede un indumento simile ad un maglione a “collo di cigno” che aderisce completamente al busto e termina con polsini a costine. Indossa anche un'ampia cintura con fibbia di sicurezza, pantaloni con collant spessi e un interno molto più stretto che arriva fino alle caviglie.

L'astronauta di Palenque: “Un essere venuto dalle stelle

In poche parole, non è solo l'attrezzatura, ma anche l'abbigliamento ad essere estremamente simile a quello degli astronauti. 
Si potrebbe dire che l'astronauta di Palenque era perfettamente equipaggiato.
               

Oggi il dibattito continua ad essere molto attivo. L'immagine suggerisce che le antiche leggende sugli dei venuti dal cielo e dalle stelle potrebbero essere reali.Allora chi era Pacal il Grande? Era stato un vero astronauta di Palenque?

https://www.infinityexplorers.com/the-palenque-astronaut-a-being-that-came-from-the-stars/