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lunedì 14 ottobre 2024

L'OCCHIO DELL'ETERNITA'.

 

Questa spettacolare immagine creata con attrezzatura amatoriale mostra la sorprendente bellezza di ciò che una stella morente è in grado di creare. Lo straordinario oggetto, chiamato Nebulosa Elica (Helix Nebula, NGC 7293) e conosciuto più comunemente come l’Occhio di Dio, si trova a circa 650 anni luce di distanza nella costellazione dell’Acquario ed è un tipico esempio di nebulosa planetaria.
Le nebulose planetarie sono formate dai resti di stelle che un tempo erano simili al nostro Sole. Quando il combustibile necessario per le reazioni di fusione nucleare si esaurisce, la stella va incontro alla fine della sua vita gloriosa, espellendo i suoi strati gassosi esterni e lasciando dietro di sé un nucleo denso e caldo chiamato nana bianca. Una nana bianca ha dimensioni simili a quelle della Terra, ma una massa molto vicina a quella della stella originale.

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sabato 3 settembre 2022

Hubble cattura un evento catastrofico nella nostra galassia. - Fabio Meneghella

  • Cover image credits: NASA, ESA and the Hubble SM4 ERO Team

Il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, in orbita terrestre dal 1990, ha catturato la famosa Nebulosa Farfalla NGC 6302, situata nella costellazione dello Scorpione a 3.800 anni luce dalla Terra. Questo oggetto celeste, grande più di 2 anni luce, ci appare come una delicata farfalla cosmica. In realtà, le sue ali sono enormi gas roventi a 20.000 gradi Celsius di temperatura, formatesi da una stella morente 1000 volte il diametro del Sole.

La stella morente, nascosta dall’enorme anello di polvere, era circa 5 volte la massa della nostra stella, prima di evolversi in un’enorme gigante rossa con un diametro 1000 volte quello del Sole (il Sole ha una massa di 2 quintilioni di chilogrammi e un diametro di 1.392.700 chilometri).

Il gas rovente della Nebulosa, espulso dalla stella nell’arco di 2.200 anni e carico di radiazioni ultraviolette, sta viaggiando nello Spazio a più di 950.000 km/h: abbastanza veloce da percorrere la distanza Terra-Luna in appena 24 minuti (un veicolo spaziale impiegherebbe circa 4 giorni).

Per osservare l’immagine in alta definizione e approfondire la notizia, è possibile consultare il sito internet dell’ESA dedicato al telescopio Hubble (CLICCA Qui).

Nebulosa Farfalla NGC 6302 vista dal telescopio spaziale Hubble il 27 luglio 2009, con la Wide Field Camera 3 di Hubble.Credits: NASA, ESA and the Hubble SM4 ERO Team

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Si stima che la temperatura superficiale della stella sia superiore a 220.000 gradi Celsius, il che la rende una delle stelle più calde conosciute nella nostra galassia. Le osservazioni spettroscopiche, effettuate con telescopi terrestri, mostrano che il gas ha una temperatura di circa 20.000 gradi Celsius: una temperatura insolitamente calda rispetto a una tipica nebulosa planetaria.

I bordi esterni rossastri della nebulosa sono in gran parte dovuti alla luce emessa dall’azoto, nonché il gas più freddo visibile nell’immagine. Lo strumento Wide Field Camera 3 di Hubble, con il quale ha osservato la Nebulosa Farfalla, è dotato di un’ampia varietà di filtri che isolano la luce emessa dai vari elementi chimici. Questo consente agli astronomi di dedurre le proprietà del gas nebulare: la sua temperatura, la densità e la composizione.

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Le regioni di colore bianco sono aree in cui la luce viene emessa dallo zolfo. Queste sono regioni in cui il gas in rapido movimento, si scontra con il gas in lento movimento, producendo onde d’urto di gas. La macchia bianca, con il bordo nitido in alto a destra, è un esempio di onde d’urto.

  • Cover image credits: NASA, ESA and the Hubble SM4 ERO Team