Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 6 maggio 2011
Firenze, Giuseppe Graviano risponde ai pm, tace solo su Dell’Utri e Fininvest.

Poco dopo Giuseppe è intervenuto il fratello Filippo. “Mai conosciuto né avuto rapporti conMarcello dell’Utri” dice Filippo Graviano, sentito in videoconferenza nell’aula bunker di Firenze. A due giorni di distanza dalla testimonianza di Giovanni Brusca (Leggi l’articolo), Filippo ha negato anche di aver conosciuto Vittorio Mangano, lo stalliere mafioso della villa di Arcore diSilvio Berlusconi, e di aver avuto un colloquio con Gaspare Spatuzza, nel quale il pentito gli avrebbe chiesto di collaborare con la giustizia in cambio di alcuni favori. Con Spatuzza – ha ricordato – ho avuto solo due incontri in carcere, nel 2000 e nel 2004, “colloqui impostati soltanto parlando di legalità e di istituzioni”. “Non ho mai avuti interessi per la politica”, ha aggiunto, assicurando di non aver dato indicazioni di voto per Forza Italia: “Basterebbe confrontare le date per smentire totalmente. Io sono stato arrestato nel ’94, non vivevo più a Palermo”.
E sulle testimonianze di Giovanni Brusca è intervenuto il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari: “Non dice nulla di nuovo”. Per il capo della procura nissena, che indaga sulle stragi di via D’Amelio e Capaci, “sulla vicenda delle stragi spesso la memoria è troppo corta”, Brusca “non fa altro che dire cose già ripetute”.
Controllori di RAZZA sulle FAL (Bari-Matera)
giovedì 5 maggio 2011
Inchiesta Grandi Eventi, rinvio a giudizio chiesto per Bertolaso e altri 18 indagati.

Bertolaso, sempre secondo l’accusa, oltre ad aver operato in modo illegittimo, consentiva ai funzionari sotto i suoi ordini di agire “affinché le imprese facenti capo a Diego Anemone (da sole o in Ati con altre facenti parte del medesimo gruppo) risultassero aggiudicatarie degli appalti”. Non solo, ma l’ex capo della Protezione Civile, scrivono i pm, permetteva anche “che il costodell’appalto a carico della Pubblica Amministrazione aumentasse considerevolmente rispetto a quello del bando, al solo scopo di favorire stabilmente il privato imprenditore appaltatore”.
Sarà il gip a decidere infine sulla richiesta di patteggiamento – accettata dai pm – dell’ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, e del figlio Camillo, accusati di rivelazione di segreto di ufficio (per loro i pm hanno chiesto l’archiviazione dell’accusa di corruzione) e su quella dell’architetto Angelo Zampolini per il riciclaggio di denaro destinato all’acquisto di alcune abitazioni.
Governo, nove nuovi sottosegretari Berlusconi premia i Responsabili. - di Elena Rosselli.
Il gruppo di Scilipoti e Moffa passa all'incasso. Ma Pepe chiede altri dieci posti. Berlusconi: "Le nuove nomine sono logiche e servono alle riforme"
Niente da eccepire per Silvio Berlusconi che in conferenza stampa premette: ”So che ci saranno tante ironie” sulla nomina dei nuovi sottosegretari, “ma non mi sembra siano fondate perché questi sottosegretari fanno parte di quella terza gamba che si è formata in sostituzione di Fli che si è portato al centro e praticamente all’opposizione di questo governo, liberando posti che ci è parso assolutamente logico assegnare”. Questo, prosegue il premier, “consente al governo di operare in Parlamento con una maggioranza coesa e sicura e che ci permetterà di realizzare quelle riforme” che non sono state possibili a causa dell’opposizione di Gianfranco Fini“.
Il rimpasto però pare non bastare ai Responsabili. Ai microfoni di Radio Radicale, il deputatoMario Pepe fa una previsione: ”Se si vuole fare funzionare il governo nei prossimi due anniservono almeno altri dieci sottosegretari, il prima possibile”. Una previsione confermata anche dallo stesso premier: ”Non è finita. Intendiamo aumentare il numero dei componenti della squadra di governo”. “Stiamo facendo i conti”, dice il premier ribadendo la necessità di nominare perlomeno “un’altra decina di sottosegretari” tramite “un disegno di legge che presenteremo in Parlamento”.
Insomma, Silvio Berlusconi mantiene la promessa e premia gli “eroi” del 14 dicembre, quei deputati che uscendo da Fli, Pd e Idv gli hanno permesso di vincere nel giorno della fiducia.
Attacca la maggioranza Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati Pd: “Spettacolo indecoroso, bastano numeri e nomi a confermare che questo governo si regge soltanto su cambiali pagate o da pagare. Otto-nove sottosegretari: Rosso, Melchiorre, Polidori, Cesario, Misiti, Villari, Gentile e Catone? Ci sono i Responsabili, che soltanto qualche giorno fa avevano dichiarato di ‘soprassedere’ in nome delle urgenze del Paese, già risolte?, ci sono i Liberali, gli ex Fli tornati al Pdl”. Per Ventura le nomine altro non sono che una ‘zebratura’, una “divisione secondo le quote di appartenenza”, dei nuovi sottosegretari. “Chiunque abbia dato – sottolinea – ha ricevuto un posto, ma non proprio tutti e quindi o si procederà a nuove nomine o cominceranno a mancare i voti in Aula. Una vergogna – sottolinea – perché questo governo non rappresenta l’Italia, uno schiaffo in faccia ai cittadini che lavorano e investono, ai ragazzi senza prospettiva, a chi fa della dignità e del merito il proprio stile di vita”.
Se la prende con “i disponibili’ subito accontentati” Fabio Granata, esponente di Futuro e Libertà: “Il prezzo è stato pagato, la Patria è salva!!!!”, ha commentato subito dopo la nomina dei nuovi sottosegretari del governo Berlusconi sottolineando che così “si perfeziona una delle pagine più vergognose della storia della Repubblica”. “Con Berlusconi – conclude il vice presidente della commissione antimafia – e con i suoi metodi nessun dialogo al centro e in periferia è possibile: spero lo abbiano definitivamente capito tutti”.
Delusi i Cristiano popolari Mario Baccini e Giuseppe Galati: “Prendiamo atto che gli impegniassunti dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non sono stati mantenuti”.
In una nota Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, chiede conto al governo della “disoccupazione, in particolare giovanile e delle donne”. “Cresce la precarietà – afferma Migliavacca – E qual è la risposta del governo ai problemi del paese e ai drammi di tante famiglie? L’aumento del numero dei sottosegretari”.”Con il rimpasto di governo e la nomina a sottosegretari – aggiunge – il presidente Berlusconi ha pagato il pegno ai parlamentari che hanno cambiato casacca e ha chiarito in modo definitivo quanto poco gli interessi invece la sorte degli italiani, compresi quelli che lo votano”.
Per il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini “il governo Berlusconi è sempre di più la copia fotostatica del governo Prodi” che oggi ha dovuto fare “una infornata di nuovi sottosegretari per poter restare in Parlamento”. Questa per Casini “è la dimostrazione che il bipolarismo, così come è stato organizzato il Italia, è fallito miseramente. Bisogna voltare pagina”.
Ironica Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd: ”L’antico omonimo del neo sottosegretario Catone non avrebbe dubbi: uno spettacolo penoso che lo farebbe rivoltare nella tomba”, dichiara. “Come a un mercato delle vacche – aggiunge Finocchiaro – importanti posti governativi sono stati divisi secondo una logica spartitoria veramente inaccettabile, un’infornata di posti di (sotto)governo con cui è stato premiato il peggior trasformismo elevato a sistema. Mi sembra comunque che la maggioranza abbia ben poco da rallegrarsi della nuova ‘quadra’ raggiunta. L’invidia degli esclusi stuzzica l’appetito, se fossi nel premier non starei molto tranquilla”. “Quanto ai neo membri del governo, mi auguro che si limitino a incassare le prebende e limitino i danni solo all’erario e alla credibilità del Paese. Certo, i nomi non lasciano ben presagire, con nove sottosegretari scelti un po’ a caso e la spruzzata finale di Massimo Calearo nominato a consigliere del premier per l’export: veramente un modello da esportare”.
Assange: “Facebook è il più grande strumento di spionaggio al mondo”. - di Eleonora Bianchini
Il fondatore di Wikileaks intervistato da Russia Today, sostiene che il popolare social network sia lo strumento migliore per le intelligence per raccogliere dati, abitudini, relazioni e stili di vita di milioni di cittadini
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange
Secondo Assange, il sito di Mark Zuckerberg è “il database più rifornito” che raccoglie dati su “persone, relazioni, nomi e indirizzi, tutti accessibili all’intelligence americana”. E Assange si spinge oltre Facebook: infatti anche “Google e Yahoo e tutte le principali organizzazioni Usa hanno costruito interfacce per l’intelligence americana”. Questo implica che i servizi segreti siano alla guida dei colossi della Rete? Non proprio. Il loro potere infatti risiede nella capacità di esercitare sulle grandi imprese del web “pressioni politiche e legali” e la struttura dei siti ha permesso di automatizzare i processi di raccolta dati. Inoltre anche gli iscritti al social network sono direttamente coinvolti nel processo di dossieraggio: infatti, aggiunge Assange, “tutti dovrebbero capire che quando aggiungono i loro amici su Facebook, stanno lavorando gratis per aiutare l’intelligence degli Stati Uniti a costruire il proprio database”.
L’allarme privacy e le richieste di chiarimenti riguardo alla protezione dei dati sono stati sollevati in chiave bipartisan anche al Congresso. Il senatore democratico John Kerry e il repubblicano John McCain sono i firmatari del “Commercial Privacy Bill of Rights Act of 2011”, una proposta di legge finalizzata a imporre una regolamentazione chiara per le aziende che manipolano informazioni personali. Nella bozza i senatori domandano che le imprese richiedano il consenso esplicito prima di raccogliere e condividere con terzi dati che riguardano, ad esempio, orientamento religioso e sessuale. La decisione è arrivata dopo la pubblicazione di un’inchiesta del Wall Street Journalsulla profilazione via smartphone attraverso i giochi di Facebook e le app di Apple e Google.
Inoltre, tra le 101 apps più popolari, ben 56 trasmettevano il numero identificativo del telefono (ID) ad altre società di marketing e reti di advertising senza chiedere il consenso degli utenti e costruendo così veri e propri dossier su chi istallava i programmi, dalla messaggistica per iPhone a MySpace per Android. Il problema privacy e utilizzo dei dati è reale per il business privato e ora Assange afferma con certezza che le informazioni ricavate online sono già nei database dell’intelligence. Il blog di tecnologia del Time nota però che il fondatore di Wikileaks evita di nominare esplicitamente la Cia, e si limita a considerare che i colossi della Rete sono di fatto sotto la giurisdizione americana. Chi ha orecchie per intendere…
Tremonti, ecco le sanzioni per chi esagera sui controlli fiscali.
Pronta una circolare dell' Agenzia delle Entrate. "Vantaggi fiscali per chi assume nel Sud".
| Il ministro dell'Economia |
FISCO CON LO SCONTO AL SUD - Il drecreto contiene poi le misure per l'occupazione nel Sud, con l'introduzione del credito di imposta per le imprese che assumono nel Mezzogiorno. «Pensiamo di poter avere la fiscalità di vantaggio: è l'unico modo di spendere i soldi europei - ha detto Tremonti - . Nel 2011 rischiamo di perdere 5 miliardi. Il tasso di utilizzo dei fondi è scandalosamente basso. E se non spendiamo i fondi, questi tornano a Bruxelles». Anche il social housing, l'edilizia sociale, «sarà concentrata al Sud».
BANCA PER IL MEZZOGIORNO, «NASCE UN GIGANTE» - Semaforo verde della Banca d'Italia per la Banca del Mezzogiorno. E per Tremonti, «da oggi inizia un percorso operativo per strutturare le banche popolari e i crediti cooperativi. Si tratta di oltre 7000 sportelli, è una cosa molto importante, nasce un gigante. Abbiamo apprezzato il lavoro della Banca d'Italia».
LA MANOVRA? «OGGI HO PARLATO DI SVILUPPO» - «Oggi abbiamo fatto un provvedimento economico, ne saranno fatti una serie. E poi ci saranno i provvedimenti sul bilancio pubblico» ha detto infine Tremonti replicando alle domande sulla possibile manovra correttiva da 7-8 miliardi di euro.
TETTO AI BONUS DEI BANCHIERI - Nel drecreto è stato poi stabilito che la Banca d'Italia potrà mettere tetti ai bonus dei manager bancari, ossia fissare dei limiti sulla parte variabile che in genere costituisce la voce rilevante della retribuzione dei banchieri.
LA RICERCA - Il credito imposta per la ricerca viene «introdotto per due anni ed è sperimentale. La copertura è operata con una tecnica non a carico delle imprese stesse, ma si tratta di una forma di prelievo volontario di grande interesse».