La Cancelliera oggi è a Washington, cerca di convincere Obama che armare l’esercito di Kiev e le forze paramilitari anti russe (che ostentano spesso simboli nazisti), non può essere la soluzione per l’Ucraina. Insieme a Hollande, ha strappato a Putin e a Poroshenko il sì a un incontro dell’ultima chance, mercoledì a Minsk. A questa crisi dedicano il loro titolo principale Financial Times e El Pais. Sempre mercoledì Yanis Varoufakis, ministro greco delle finanze, si presenterà davanti al plotone d’esecuzione dell’Eurogruppo a Bruxelles. E con la Grecia la Germania non media: il debito (schuld) è una colpa (schuld). Atene paghi e accetti i diktat dei creditori, Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale.
Ieri sera, nel discorso di insediamento, Tsipras ha detto invece che onorerà gli impegni elettorali, che vuol garantire ai poveri cibo e tetto e riassumere parte dei dipendenti pubblici licenziati. Direbbe qualcuno, perchè i greci non sono uno scarto né un rifiuto. Quanto al debito e alla colpa (sempre schuld, in tedesco) Alexis ha ricordato i crediti di guerra rimessi alla Germania. Come aveva fatto Putin.
Ecco che Giuliano Ferrara commenta: “Atene e Mosca, l’orgoglio nazionale e il vittimismo alzano la testa”. Orgoglio, vittimismo, populismo, armi ridicole contro le regole del mercato, che farebbero tutt’uno con la civiltà dell’Occidente. In modo più cauto due commenti sul Corriere della Sera, firmati da Nicola Rossi e da Michele Salvati, abbracciano la tesi: Euro (senza cambiare i trattati) o populismo, Occidente o caos, Implicitamente lodano Renzi, che tace sui temi europei e bada al sodo: Italicum e riforma del Senato.
Ecco che Giuliano Ferrara commenta: “Atene e Mosca, l’orgoglio nazionale e il vittimismo alzano la testa”. Orgoglio, vittimismo, populismo, armi ridicole contro le regole del mercato, che farebbero tutt’uno con la civiltà dell’Occidente. In modo più cauto due commenti sul Corriere della Sera, firmati da Nicola Rossi e da Michele Salvati, abbracciano la tesi: Euro (senza cambiare i trattati) o populismo, Occidente o caos, Implicitamente lodano Renzi, che tace sui temi europei e bada al sodo: Italicum e riforma del Senato.
Le Monde scopre SwissLeaks: 102 miliardi di dollari ricoverati in Svizzera, su conti Hsbc, per evadere il fisco. Tra i “clienti”, due re arabi, star di Hollywood, 7mila italiani e tra loro Valentino, Valentino Rossi, Briatore. Però ilsole24ore è ottimista: ha sondato 100 fiscalisti secondo cui “Il rientro dei capitali prende quota” (tra evasori fuggiti all'estero) Certo, vorrebbero pagare meno e una più certa impunità.
Per Repubblica: “Renzi gela Berlusconi”. “Basta mediazioni: non cambio le riforme”. “Sulla legge elettorale non si torna indietro”, ribadisce Maria Elena Boschi alla Stampa. Invece Guerini minaccia B: se fai il bullo, daremo ragione a Gotor e ridurremo la quota dei “nominati”. Ma a Francesco Boccia, della minoranza democratica, le preferenze non bastano più e propone (su Repubblica) di introdurre nella legge elettorale il diritto di coalizzarsi in vista del ballottaggio, se nessuno arraffa il premio al primo turno. Vera apertura alla destra “repubblicana”, che teme il frammentarsi delle opposizioni di fronte a un“Partito della nazione” troppo forte. Sallusti fa un titolo “radicale”, “Ladri di libertà”. E dice: “Premier non eletto, capo dello Stato scelto da un Parlamento abusivo e leader dell’opposizione agli arresti”. Qualcosa non va”.
A Palermo Salvini s’è preso pernacchie in piazza e applausi in sala. Ha chiesto scusa ai terroni per i toni rozzi usati in passato dalla Lega. Ora vedrà Berlusconi Forse gli chiederà sostegno per la sua candidatura a Sindaco di Milano, passaggio che lo aiuterebbe a sdoganarsi come anti Renzi per le politiche del 2018. Stefano Folli seppellisce un Berlusconi “scomposto e incoerente”, senza “nemmeno l’idea di una strategia politica”. Naccarato (FI) garantisce nuovi “responsabili”,in Senato, pronti a sostenere il governo in cambio della durata della legislatura. È Renzi il mattatore della scena politica, il nuovo Re Sole intorno a cui ruota l’intero teatro politico mediatico, ma l’Italia dove va?