Sotto accusa le indennità accessorie non dovute e versate al personale tra il 2008 e il 2013. Un cancellamento di quelle voci rischia di scatenare una vera rivoluzione nella Capitale.
Quei salari accessori sono stati "indebitamente erogati" da Roma Capitale. I salari accessori sono quelle versati al personale del Comune di Roma tra il 2008 e il 2013, ma non dovuti secondo il ministero dell'Economia, che punta il dito su quei bonus "a pioggia" ai dipendenti del Campidoglio: 360 milioni in tutto.
E così sul Comune arriva l'ennesima bufera, come racconta il "Messaggero". Quei soldi vennero dati prima della riforma del sistema, durante l'amministrazione del centrodestra. E adesso il Comune dovrebbe azzerare, o almeno dimezzare, il fondo del salario accessorio per i prossimi anni, per evitare una procedura della Corte dei Conti.
Ma si rischia una vera rivoluzione. La giunta Marino avverte che un provvedimento del genere determinerebbe "problemi di ordine pubblico", con i romani che dovrebbero fare i conti con servizi fondamentali drasticamente ridotto dagli asili nido alla polizia municipale, agli uffici comunali. E i lavoratori non accetterebbero certo di buon grado l'eventuale sforbiciata. I dipendenti già minacciano: "Bloccheremo la città per il Giubileo".
Marino si trova a dover fare i conti con un buco creato dai suoi predecessori, come hanno stabilito gli ispettori del Tesoro. E ci arriva dopo mesi di guerra con i sindacati per riformare quella gestione, tra uno sciopero generale, manifestazioni dei dipendenti, e minacce del suo vice Luigi Nieri, che parla il rischio dimissioni: "Se, come assessore al Personale, dovrò scegliere da che parte stare, starò con i dipendenti".
Nel mirino del Tesoro c'è soprattutto il fondo degli extra salariali, quelli che servono per premiare la produttività dei dipendenti del Comune di Roma. Questi premi sono stati evidentemente gonfiati e distribuiti a pioggia, diventando aumenti mascherati da bonus. Le norme per gli enti locali dicono che il Campidoglio dovrà recuperare i soldi erogati illegittimamente prendendoli dallo stesso fondo, 62 milioni annui. "Marino faccia le sue valutazioni", conclude Graziano Delrio.
Sindacati sul piede di guerra - "Se toccano i già esigui salari dei lavoratori sarà guerra: dalle vie legali fino allo sciopero generale". Lo dice Sandro Bernardini della Uil Fpl. "Metteremo in atto tutte le forme di protesta necessarie", gli fa eco Roberto Chierchia della Cisl Fp.
Zanetti: input Mef noti,sindacati irresponsabili - "Il salario accessorio non poteva essere dato a pioggia, ma doveva essere agganciato alla produttività del dipendente". E' il commento del sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, che poi attacca i sindacati: "Insieme alla peggiore politica hanno trasformato in barzelletta le valutazioni di produttività nella Pubblica amministrazione".
Ma si rischia una vera rivoluzione. La giunta Marino avverte che un provvedimento del genere determinerebbe "problemi di ordine pubblico", con i romani che dovrebbero fare i conti con servizi fondamentali drasticamente ridotto dagli asili nido alla polizia municipale, agli uffici comunali. E i lavoratori non accetterebbero certo di buon grado l'eventuale sforbiciata. I dipendenti già minacciano: "Bloccheremo la città per il Giubileo".
Marino si trova a dover fare i conti con un buco creato dai suoi predecessori, come hanno stabilito gli ispettori del Tesoro. E ci arriva dopo mesi di guerra con i sindacati per riformare quella gestione, tra uno sciopero generale, manifestazioni dei dipendenti, e minacce del suo vice Luigi Nieri, che parla il rischio dimissioni: "Se, come assessore al Personale, dovrò scegliere da che parte stare, starò con i dipendenti".
Nel mirino del Tesoro c'è soprattutto il fondo degli extra salariali, quelli che servono per premiare la produttività dei dipendenti del Comune di Roma. Questi premi sono stati evidentemente gonfiati e distribuiti a pioggia, diventando aumenti mascherati da bonus. Le norme per gli enti locali dicono che il Campidoglio dovrà recuperare i soldi erogati illegittimamente prendendoli dallo stesso fondo, 62 milioni annui. "Marino faccia le sue valutazioni", conclude Graziano Delrio.
Sindacati sul piede di guerra - "Se toccano i già esigui salari dei lavoratori sarà guerra: dalle vie legali fino allo sciopero generale". Lo dice Sandro Bernardini della Uil Fpl. "Metteremo in atto tutte le forme di protesta necessarie", gli fa eco Roberto Chierchia della Cisl Fp.
Zanetti: input Mef noti,sindacati irresponsabili - "Il salario accessorio non poteva essere dato a pioggia, ma doveva essere agganciato alla produttività del dipendente". E' il commento del sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, che poi attacca i sindacati: "Insieme alla peggiore politica hanno trasformato in barzelletta le valutazioni di produttività nella Pubblica amministrazione".