venerdì 7 agosto 2015

Egitto, raddoppia il Canale di Suez. Giornata storica, cosa cambierà.


Cerimonia in pompa magna per la nuova opera che consentirà di incrementare notevolmente il traffico navale, ridurre i tempi di attesa e aumentare gli introiti. Al Sisi: "Grande conquista per il popolo egiziano". Il progetto è costato 8 miliardi (tutti investimenti privati)
Ismailiya (Egitto), 6 agosto 2015 - Giornata storica per l'Egitto che oggi ha inaugurato il raddoppio del Canale di Suez. La nuova opera consentirà di incrementare notevolmente il traffico navale e ridurre i tempi di attesa, con introiti che si stimano duplicati.  
MAXI CERIMONIA - Nel corso della cerimonia nella città portuale di Ismailiya, il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, ha percorso le acque del Canale a bordo dello yacht 'Mahroussa', tra le navi più antiche al mondo ancora in servizio, la prima a varcare la via navigabile aperta nel novembre 1869. Dietro una flottiglia di imbarcazioni scortata da cacciabombardieri.
ll presidente egiziano Al Sisi sullo yacht Mahroussa (Ansa)Durante il tragitto Al Sisi si è fatto fotografare insieme a un bambino di 9 anni, anche lui in divisa militare, che teneva in mano la bandiera egiziana. Il piccolo aveva chiesto di poter partecipare alla cerimonia e secondo fonti citate dall'agenzia di stampa Mena è stato autorizzato dal presidente, che lo ha abbracciato e passato del tempo con lui. Un volta a terra Al-Sisi, ha firmato il documento che consente il passaggio delle navi: è l'atto ufficiale che attesta la piena operatività del nuovo Canale. Subito dopo, l'esibizione della pattuglia acrobata e i fuochi di artificio. 
Al taglio del nastro hanno partecipato, fra gli altri, il premier russo Dmitri Medvedev, e il presidente francese Francois Hollande. L'Italia era rappresentata dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Maxischermi allestiti nelle piazze delle principali città del paese hanno trasmesso la diretta dell'evento. 
DUE NAVI SI INCROCIANO - E per la prima volta, due navi - una proveniente da nord e una proveniente da sud - si sono incrociate. Il suono delle loro sirene simbolo dell'inagurazione del nuovo Canale, è stato accolto con un grande applauso in sala stampa e tra i leader mondiali.
"UNA CONQUISTA PER IL POPOLO" - "E' una conquista per il popolo che è riuscito a finanziarlo come progetto nazionale e a realizzarlo attraverso la perseveranza e il duro lavoro", è il commento fatto filtrare dall'ufficio del presidente, che vede nell'opera la via per legittimare e fortificare la propria leadership in un Paese lacerato dalle tensioni con i Fratelli Musulmani e i sostenitori del deposto e condannato a morte Mohamed Morsi. "Nel corso di quest'anno l'Egitto si è opposto all'ideologia terroristica più pericolosa - ha detto Al Sisi nella cerimonia di inaugurazione -. La stiamo combattendo e la sconfiggeremo". 
PROGETTO FARAONICO - Il progetto da 8 miliardi di euro, pagato interamente da investitori egiziani, e completato a luglio - in largo anticipo rispetto ai 3 anni previsti - consiste nell'allargamento di 37 chilometri della via navigabile e nello scavo di una via parallela di 35 chilometri. 
CANALE DOPPIO, DOPPIE ENTRATE - Con la nuova infrastruttura, il governo egiziano intende duplicare le entrate provenienti dal Canale, raggiungendo i 10-11 miliardi di dollari l'anno rispetto ai 5 miliardi attuali, come spiegato nei giorni scorsi dal ministro degli Investimenti egiziani, Ashraf Salman, secondo il quale il progetto di sviluppo del Canale consentirà il transito di navi di nuova generazione che attualmente sono costrette a circumnavigare l'Africa attraverso il Capo di Buona Speranza.
COSA CAMBIERA' - Uno studio condotto da Intesa-San Paolo illustra le potenzialità di questa nuova opera. Tra il 2000 e il 2014 il trend di traffico del Canale abbia registrato un aumento di oltre il 120 per cento delle merci transitate, dato che sale al 202 per cento solo considerando i container. Il raddoppio del canale ora consentirà l'aumento del numero di navi passeggeri da 49 a 97 al giorno diminuendo il tempo di transito da 18 a 11 ore, peraltro senza prevedere un limite alle dimensioni delle navi. La combinazione di questi tre fattori, diminuzione dei tempi, aumento del numero dei passaggi e nessun limite dimensionale, aumenterà la convenienza di passaggio attraverso Suez anche per alcune rotte dall'Asia verso la costa occidentale degli Stati Uniti che attualmente usano Panama. Secondo lo studio di Intesa-San Paolo ci sarà un risparmio medio del 4 per cento del totale dei costi operativi per ciascun vettore, a seconda delle rotte e delle distanze, utilizzando il passaggio dal nuovo Suez. Rispetto all'impatto sulla portualità italiana sulla base del possibile spostamento della convenienza del passaggio via Suez di alcune rotte, il rapporto stima un possibile aumento di circa 170 mila containers nei porti italiani.

giovedì 6 agosto 2015

DEGLI ITALIANI POVERI NON VE N’È MAI FREGATO UN CAZZO. - Rosario Dello Iacovo

bracciante


Paola ha 49 anni e vive a San Giorgio Jonico, un comune alle porte di Taranto. Il suo cuore si ferma alle otto di mattina del 13 luglio nelle campagne di Andria. A 156 chilometri da casa. Anche quella notte Paola esce alle due per essere al lavoro alle cinque. Ma non torna nel pomeriggio, come ha fatto invece ogni maledetto giorno della sua vita da adulta. Su e giù per la Puglia a disposizione dei caporali e degli imprenditori agricoli, come altre 40mila donne pugliesi. Un traffico che si cela dietro fantomatiche agenzie di viaggio o contratti interinali e non garantisce salario, sicurezza, contributi previdenziali. Ci vuole quasi un mese e la denuncia della Cgil perché la vicenda, archiviata in fretta come morte naturale, venga alla luce.
Mohamed ha 47 anni e viene dal Sudan. Richiedente asilo ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno ma non di un contratto di lavoro, muore qualche giorno dopo, il 21 luglio. Si accascia mentre raccoglie pomodori sotto il sole nelle campagne tra Avetrana e Nardò, con una temperatura che all’ombra sfiora i 40°. I titolari italiani dell’azienda e il caporale sudanese che gestisce i lavoratori migranti finiscono sul registro degli indagati per omicidio colposo. Ma dalle prime indagini emerge un quadro di illegalità diffusa e lo stesso titolare, Giuseppe Mariano, era già stato arrestato nel 2012 nell’ambito dell’operazione “Sabr” che aveva coinvolto i più grandi imprenditori agricoli della zona. Due morti che andranno a ingrossare le statistiche delle vittime sul lavoro del 2015. Nel 2014 sono state 1009 secondo l’Inail. Due morti, tante similitudini: l’età, le inesistenti misure di sicurezza, la povertà che spinge ad accettare ogni occupazione a qualsiasi condizione.
Ma evidentemente per la narrazione tossica dei razzisti nostrani le analogie non bastano. Anche in questo caso inizia a circolare un’interpretazione che contrappone la morte silenziosa di Paola a quella alla luce del sole, è il caso di dirlo, di Mohamed. «Gli italiani non fanno notizia» scrivono sui social network con quella retorica viscida che fa dei migranti dei privilegiati. In realtà ai razzisti degli italiani poveri non glien’è mai fregato un cazzo. Se manifestano e bloccano una strada, si lamentano del traffico. Se la polizia li carica, dicono che ha fatto bene. Se occupano una casa, chiosano sulla legalità. Se gli dici che un monolocale in una grande città costa 700 o 800 euro al mese, commentano compiti che è il mercato a fare i prezzi. Se un barbone gli tende la mano aperta, affrettano il passo e – nei casi più estremi – lo pestano o gli danno fuoco.
La sensibilità sociale dei razzisti italiani a proposito degli italiani poveri si ferma alle soglie dei social network. Li tirano in ballo solo per mettere una veste di pietismo al loro sentimento abominevole. Perché i razzisti possono stravolgere il concetto di esercito industriale di riserva quanto vogliono, trasformando Marx in un’icona reazionaria, ma il lavoro nero sottopagato è un’abitudine antica in questo paese. Soprattutto al Sud, e risale a molto prima della venuta degli stranieri. L’hanno inventato gli stessi sciacalli che oggi dicono «l’Italia agli italiani», in buona compagnia dei caporali stranieri che sfruttano i propri connazionali. Perché il mondo si divide in classi, mica in razze.

mercoledì 5 agosto 2015

Hamburger di ceci.




Difficoltà: Facile
Cottura: 60 minuti
Preparazione: 20 minuti
Ingredienti
- 200 gr di ceci secchi
- 125 gr di semi (girasole e sesamo)
- 1 patata
- 1 carota
- ½ cipolla
- aglio
- rosmarino
- prezzemolo
- olio extravergine d’oliva
- sale
Un hamburger di ceci è la variante vegana per chi vuole gustare tutto il sapore di un buon panino, senza rinunce. In questa ricetta la carne è sostituita completamente da ceci e verdure, per un risultato davvero goloso, da arricchire con la maionese vegan, senza uova (RICETTA QUI).

Preparazione
Preparare un hamburger di ceci vegan è davvero facilissimo, l’unica accortezza è quella di mettere in ammollo i ceci secchi almeno la sera prima, in una ciotola piena d’acqua. Se siete in ritardo, potete usare anche i ceci precotti, anche se noi consigliamo di usare quelli secchi, più gustosi e genuini.
Una volta che si saranno ammorbiditi, scolate i ceci e fateli bollire in acqua e foglia di alloro finché non saranno morbidi. La cottura dipende dai ceci, ma come minimo ci vorrà un’ora (45 minuti circa se usate la pentola a pressione).
A parte, lessate anche una patata e una carota. Quando saranno cotti metteteli nel frullatore e frullateli aggiungendo un pizzico di sale. Lasciate raffreddare per qualche minuto, nel frattempo, tritate finemente uno spicchio d’aglio e la mezza cipolla insieme al rosmarino e al prezzemolo, aggiustate di sale e pepe e unite il trito al composto.
Sul tagliere, con un coltello, sminuzzate, non troppo finemente, i semi di sesamo e di girasole. Poi uniteli alla polpa per darle una consistenza più solida e croccante.
Ora, aiutandovi con un coppapasta, o semplicemente usando le mani, date la forma di hamburger all’impasto, metteteli su una teglia foderata con carta da forno, spennellateli con un po’ d’olio, e infornate a 180 gradi per 20-30 minuti.
Quando saranno pronti, toglieteli dal forno e impiattateli con del pane integrale vegano (senza strutto, latte o uova) e un contorno di verdure fresche. Per renderli ancor più gustosi, serviteli con una cucchiaiata di maionese vegan.

Scopri anche:

Acqua Sassy per sgonfiare la pancia in pochissimo tempo.

acqua sassy


Esiste un metodo molto semplice per ridurre la pancia: si tratta della “Sassy Water”, ovvero l’Acqua Sassy.
Prende il nome dalla sua inventrice, Cynthia Sass, che l’ha ideata proprio per perdere peso. Questa ricetta trasforma l’acqua in una bevanda meravigliosa che può fare meraviglie per la tua salute. Possiede zero calorie e può anche migliorare considerevolmente la digestione. L’acqua Sassy è un elemento chiave in molti programmi per una pancia piatta. Oltre ad idratare il corpo, quest’acqua fornisce i fluidi (elettroliti) necessari, oltre ad equilibrare il metabolismo e lottare contro la ritenzione di liquidi. 8 bicchieri di acqua Sassy al giorno è la dosi generica, ma può variare in funzione dell’attività fisica effettuata.
Per preparare l’acqua di Sassy hai bisogno di 2 litri di acqua minerale, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, 1 cetriolo tagliato a fettine, 1 limone tagliato a pezzetti e 12 foglie di menta fresca.
Mescola il tutto e fai macerare per qualche ora, poi consuma.

Il dl enti locali è legge. -

Risultati del voto di fiducia in aula della Camera © ANSA


Stretta per 2,3 miliardi sulla sanità. 

L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il dl enti locali con 295 si', 129 no, nessun astenuto. Il provvedimento è legge.
Ecco le norme principali:
  • - PER SANITA' 'RAZIONALIZZAZIONE' 2,3 MLD: Nessun taglio assicurano Governo e relatrice del provvedimento: solo una 'razionalizzazione' da 2,3 miliardi già decisa dalla conferenza Stato-Regioni ai primi di luglio. - ASSUNZIONI AIFA: 240 nuove assunzioni per l'Aifa nei prossimi tre anni.
  • - POLIZZA 'GIUBILEO' PER PELLEGRINI: Una sorta di "polizza Giubileo" da 50 euro che, sottoscritta dai pellegrini stranieri garantirà l'assistenza sanitaria pubblica senza altri costi. 
  • - ASSUNZIONI GIUBILEO: Per garantire l'ordine è autorizzata l'assunzione di 1.050 poliziotti, 1.050 carabinieri e 400 finanzieri e 250 vigili del fuoco.
  • - SANITA', REGIONI RINEGOZIANO CONTRATTI: I contratti per le forniture sanitarie vengono rinegoziati dalle regioni. Obiettivo è ridurre la spesa. Se non si raggiunge un accordo con i fornitori si potrà recedere dal contratto.
  • - FATTURE SANITA' AL MEF: Le fatture per le forniture sanitarie dovranno essere trasmesse al Mef ed al ministero della Salute che predisporrà un Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici.
  • - AZIENDE A RISCHIO SE SI SFORA: L'eventuale superamento del tetto di spesa sanitaria regionale sarà posto a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40% nel 2015, al 45% nel 2016 e al 50% decorrere dal 2017.
  • - SI RINEGOZIA ANCHE PREZZO FARMACI: Entro il 30 settembre 2015, l'Aifa conclude le procedure di rinegoziazione con le aziende farmaceutiche per la riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale.
  • - STOP A PRESTAZIONI 'INAPPROPRIATE': Meno analisi, risonanze e affini. Il decreto prevede che siano individuate "le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale". Viceversa il costo è a totale carico dell'assistito. 
  • - A RISCHIO MEDICI: Se il medico convenzionato con il servizio sanitario fa prescrizioni inappropriate rischia una riduzione del trattamento economico accessorio.
  • - MEDICI POTRANNO GIUSTIFICARE: Il medico potrà evitare le sanzioni sul salario accessorio in caso di prescrizioni inappropriate motivando le proprie decisioni.
  • - AUTODROMO MONZA DEFISCALIZZATO: Ok alla defiscalizzazione per l'autodromo di Monza. Consentirà alla regione Lombardia di investire 20 milioni e salvare così il Gran Premio d'Italia. 
  • - LSU CALABRIA: Il governo li stabilizza inserendoli nel maxiemendamento.
  • - AGENZIE FISCALI: sono autorizzate ad annullare le procedure concorsuali per la copertura di posti dirigenziali bandite e non ancora concluse e a indire concorsi pubblici entro il 31 dicembre 2016. È autorizzata l'assunzione dei vincitori. In attesa della conclusione del concorso si prevede l'attribuzione da parte degli attuali dirigenti di deleghe 'a tempo' ai funzionari (non oltre fine 2016 appunto).
  • - RISORSE A CITTA' METROPOLITANE: Risorse per le Città metropolitano di Milano e Torino, ma anche ossigeno finanziario, in favore di Sicilia, Valle d'Aosta.
  • - VENETO, ARRIVA SCONTO 7,5 MLN: 7,5 milioni di 'sconto' sul patto di stabilità in arrivo per i comuni del Veneto colpiti a inizio luglio da una tromba d'aria.
  • - AMMINISTRATORI LOCALI ASSICURATI: Gli amministratori locali potranno essere assicurati contro eventuali rischi connessi al loro mandato.
  • - PRECARI PROVINCE: Province e Citta' metropolitane che hanno sforato il patto di stabilita' nel 2014 potranno comunque prorogare i lavoratori precari impiegati in questi enti.
  • - REGIONI A RISCHIO 'MULTA': Le Regioni che non assorbono le competenze delle province dovranno pagare i costi per far continuare a funzionare le amministrazioni provinciali per quelle che vengono definite ''funzioni non fondamentali''.
  • - PIU' DOCENTI SCUOLE INFANZIA: Accolto un emendamento che mette fine al blocco delle assunzioni e prevede la possibilità per i Comuni di assumere nuovi insegnanti anche oltre i limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità.
  • - COMMISSARIO BAGNOLI: modifica alle norme per il commissario straordinario di Bagnoli che potrà essere scelto ''tra persone, anche estranee alla pubblica amministrazione, di comprovata esperienza gestionale e amministrativa''. La nomina potrà essere fatta con Dpcm.
  • - POLIZIA PROVINCIALE: Il personale viene trasferito alla Polizia municipale.
  • - SCREENING REGIONI PER CONCESSIONI MARITTIME: Si avvia uno screening a livello regionale in vista della revisione delle concessioni demaniali marittime.

Pa, ok definitivo alla riforma. Ecco i punti principali.

Il ministro Madia © ANSA


Dalla riforma delle forze di polizia ai concorsi, alla trasparenza.

Via libera definitivo al ddl di riforma della Pubblica Amministrazione. L'Aula del Senato ha infatti approvato la delega sulla P.A, con 145 voti a favore. I contrari sono invece stati 97 e nessun astenuto. La riforma è stata "salvata" dalle opposizioni, che hanno garantito il numero legale al Senato, che era di 150 voti. I sì infatti sono stati 145 e sono stati i 97 "no" a consentire che il provvedimento venisse approvato. Se i contrari non avessero votato, infatti, la riforma oggi non sarebbe passata. "Un altro tassello: approvata la riforma della P.A., #lavoltabuona. Un abbraccio agli amici gufi". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta via Twitter l'approvazione in via definitiva della riforma.
Ecco i principali capitoli della riforma:
LICENZIAMENTI FACILI. Quando scatta un'azione disciplinare non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, la pratica dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba sull'articolo 18, la reintegra resterebbe.
- NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L'idea e' quella di realizzare centrali in ambito regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al servizio interessato.
- UN SOLO LIBRETTO PER AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall'Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un'unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.
- CONCORSI, SUPERATO VOTO MINIMO LAUREA. Non ci sarà più una soglia sotto la quale si è fuori dalle selezioni pubbliche. L'obiettivo è dare più importanza alla valutazione in sede di concorso. Nelle prove non mancherà mai un test sull'inglese.
BOLLETTE ELETTRONICHE DA PAGARE CON SMS. I pagamenti verso la P.A, come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente sotto 50euro). Il versamento potrà quindi essere eseguito con un semplice sms.
- SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per l'assorbimento della Forestale in un'altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri), così da portare i corpi da 5 a 4. Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze.
- STRETTA SU DIRIGENZA. Anche i capi diventano licenziabili se valutati negativamente. Ma pur di non essere mandati potranno optare per il dimensionamento. Gli incarichi non saranno più a vita (4+2 anni) e scatta la revoca in caso di condanna della Corte dei Conti. A proposito è stato aggiunto un intero articolo dedicato al processo contabile.

- TUTTI I DIRIGENTI IN UN UNICO BACINO. E' previsto un solo ruolo (seppure diviso su tre livelli: statale, regionale, locale) senza più distinzione tra prima e seconda fascia. Si va verso una quota unica (intorno al 10%) per l'accesso di esterni. La figura del segretario comunale è superata.

- SU ASSENZE CON POTERI A INPS. Niente più finti malati. Per centrare l'obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse passano dalle Asl all'Inps. Vengono poi posti dei paletti per il precariato. C'è anche un passaggio per favorire la staffetta generazionale, ma a costo zero. Nasce la Consulta per l'integrazione dei lavoratori disabili.

- MAGLIE PIU' LARGHE PER PENSIONATI P.A. Il tetto di un anno vale solo per i ruoli direttivi. Le altre cariche sono comunque consentite, ma resta il vincolo della gratuità.

- SCURE SU PARTECIPATE. Verranno ridotte e si prevede un numero massimo di 'rossi' dopo cui c'è la liquidazione, possibile anche il al commissariamento. Si prevede il dimezzamento delle camere di commercio.

- SFORBICIATA SU PREFETTURE. Si va verso un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell'Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. si tratta di interventi di Spending Review che si ritrovano anche nella riduzione alla spesa per intercettazioni.

- PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE. Un 'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale. Scatta la possibilità di attribuire poteri sostituitivi al premier.

- SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI. In caso di contese tra amministrazioni centrali su nulla osta e altri concerti sarà il premier a decidere, dopo un passaggio in Cdm. E' fissato anche un tetto per ottenere il sì: massimo 30 giorni, che diventano 90 in materia di ambiente, cultura e sanità. Sulla stessa linea le misure per sbloccare la conferenza dei servizi.

- GHIGLIOTTINA SUI DECRETI. Una forbice che mira a sbrogliare la matassa di rinvii a provvedimenti attuativi. Tutto passa per una delega al Governo, chiamato a fare una cernita sugli ultimi tre anni (esclusi i dlgs).

- POTERI A PALAZZO CHIGI. Verranno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell'unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm. La delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate).

- UNO STATUTO E UN NUOVO CAPO PER P.A. DIGITALE. Arriva la 'carta della cittadinanza digitale', con il Governo delegato a definire il livello minimo di qualità dei servizi online. A guidare la svolta digitale ci penserà un dirigente ad hoc.

- FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Si spalancano gli archivi pubblici, ma restano dei limiti.

Sanità, ecco cosa cambia dopo i tagli: Tac ed ecografie solo se necessarie. - Carla Massi




Dopo il sì al taglio di 2,3 miliardi alla sanità ora è il momento della riorganizzazione negli ospedali e negli ambulatori. Riorganizzazione vuol dire stretta su analisi, visite ed esami per immagini. Ma anche penalizzazioni nei confronti dei medici che firmeranno prescrizioni inappropiate. Anche stipendi decurtati.

Entro agosto il ministero della Salute dovrebbe presentare i diversi protocolli mirati a ridurre gli sprechi: dal test per verificare il livello di colesterolo, alla Tac, alla risonanza, all’ecografia in gravidanza fino ai ricoveri. L’operazione riguarda circa il 15% delle prestazioni che oggi il servizio sanitario passa gratuitamente. Duecento, tra analisi ed esami, sono sotto la lente e circa 108 ricoveri. In cinque anni, si dovranno recuperare almeno 10 miliardi. Ai risparmi su beni e servizi (per gli acquisti un’unica centrale) si sommeranno quelli sul personale, i ricoveri e la diagnostica. Le prestazioni erogate sono 200 milioni all’anno, si ipotizza che dovranno essere 28 milioni in meno ogni dodici mesi. Analisi ed esami inutili costano oltre 13 miliardi l’anno al bilancio del sistema sanitario. 

Già elaborata una sorta di lista nera. Al lavoro, oltre i tecnici del ministero della Salute anche altre otto istituzioni, fra le quali l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e la Consip.

I TEST
Sugli esami non una scure che taglia di netto ma sì o no al rimborso secondo la condizione di salute del paziente. Come già avviene per i farmaci. Ciò significa che per chi è colpito da una particolare patologia, uno specifico test è gratuito mentre per chi non ha fattori di rischio, è obbligatorio il pagamento. Per mettere un freno al cosiddetto “consumismo sanitario” potrebbe essere introdotto un meccanismo secondo il quale in caso di più accertamenti i successivi restano a carico del servizio sanitario solo se il primo indica che sono necessari per arrivare a disegnare nel modo corretto la diagnosi. O per verificare l’effetto di una terapia.

Se, per esempio, le analisi per misurare il colesterolo o i trigliceridi dovessero essere ripetuti senza che vengano evidenziati allarmi specifici l’accertamento sarà a carico del cittadino. Ancora un esempio: non sarà possibile fare l’antibiogramma (un esame che permette di valutare se un batterio è sensibile ad un determinato antibiotico) se l’urinocultura fatta in precedenza non ha evidenziato valori non nella norma. I test genetici saranno rimborsati sono nel caso in cui venga diagnosticata prima una malattia ereditaria.

LE IMMAGINI
Super revisione anche per Tac, risonanza magnetica ed ecografie. Prescrizioni contingentate e su misura. Solo in casi di effettiva necessità visto il costo di questi accertamenti. Al medico di base verrà consegnato il nuovo protocollo, dovrà attenersi scrupolosamente a questo pena la riduzione del suo stipendio. Inutile insistere con il dottore di base per avere questo o quell’esame. Dirà di no. Come oggi dice no se chiediamo un farmaco non previsto per la nostra patologia. Il medico potrà evitare le sanzioni in caso di prescrizioni inappropiate motivando le proprie decisioni.

La Tac sarà a pagamento, per esempio, se si vuole verificare la presenza di un’ernia mentre la risonanza non sarà gratuita se il paziente ha solo un semplice mal di schiena. E no risonanza al ginocchio per gli over 65.

IN ATTESA
Possibile stretta in arrivo anche per gli esami e le ecografie durante la gravidanza. È stato lo stesso ministro della Salute a parlare di risparmio dalle donne in attesa. Che sono cinquecentomila l’anno. «Si abbonda ingiustificatamente in prescrizioni», ha sentenziato qualche mese fa Beatrice Lorenzin. Gli accertamenti, dunque, verranno contingentati e modulati secondo le condizioni della paziente e del bambino. Chi vorrà sottoporsi ad altri test dovrà pagarli di tasca propria.

LE DEGENZE
Ricoveri sempre più brevi per diverse patologie. Che siano reparti di medicina o chirurgia. Due o tre giorni in più in corsia vogliono dire miliardi. Il progetto non è nuovo. Prevedeva che l’uscita dei pazienti dall’ospedale fosse facilitata dalla presenza di servizi di assistenza nel quartiere come le cure domiciliari. Ma, solo in poche Regioni, si è raggiunta questa continuità dalla corsia a casa. Quei trattamenti che fino ad oggi prevedevano un ricovero, dovranno riconvertirsi in day hospital o in regime ambulatoriale.


http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/SANITA/sanita_cosa_cambia_dopo_tagli_tac_ecografie/notizie/1498142.shtml