+ LA SCHEDA- Che cos'è la Fondazione Maugeri
Arrestato l’ex assessore Simone e altre cinque persone: distratti soldi dalla Fondazione Maugeri
MILANO
L’ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Antonio Simone (con la Dc nei primi anni ’90) e altre 5 persone sono state arrestate dalla Gdf nell’ ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri da cui sarebbero stati distratti 56 milioni. La vicenda è una "costola" dell’inchiesta sul dissesto del S.Raffaele.
Le manette sono anche scattate ai polsi di Costantino Passerino, direttore amministrativo della stessa fondazione e di altre 3 persone compreso Pierangelo Daccò, raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare ma già in stato di detenzione nell'ambito dell'inchiesta sul San Raffaele. Arresti domiciliari, invece, per Roberto Maugeri, presidente dell'omonima fondazione. I reati contestati nei loro confronti sono a vario titolo quelli di associazione a delinquere aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazioni indebite pluriaggravate, frodi fiscali ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Le ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dai pm milanesi Luigi Orsi e Laura Pedio e sono state disposte dal gip Vincenzo Tutinelli.
Sono stati proprio Orsi e Pedio, i due magistrati milanesi titolari dell'inchiesta sul dissesto finanziario del San Raffaele a scoprire - dall'analisi di documenti sequestrati a Daccò - una consistente somma di denaro (pari a 56 milioni di euro) distratta dalla fondazione Maugeri e finita, attraverso una serie di fondi neri, nelle disponibilità di Daccò e dello stesso Simone. Umberto Maugeri, presidente dell’omonima fondazione, è formalmente irreperibile e si trova probabilmente all’estero. Le accuse per tutti sono associazione a delinquere, aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazione indebita pluriaggravata, frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I reati sarebbero stati commessi dal 2004 al 2011.
Le manette sono anche scattate ai polsi di Costantino Passerino, direttore amministrativo della stessa fondazione e di altre 3 persone compreso Pierangelo Daccò, raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare ma già in stato di detenzione nell'ambito dell'inchiesta sul San Raffaele. Arresti domiciliari, invece, per Roberto Maugeri, presidente dell'omonima fondazione. I reati contestati nei loro confronti sono a vario titolo quelli di associazione a delinquere aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazioni indebite pluriaggravate, frodi fiscali ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Le ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dai pm milanesi Luigi Orsi e Laura Pedio e sono state disposte dal gip Vincenzo Tutinelli.
Sono stati proprio Orsi e Pedio, i due magistrati milanesi titolari dell'inchiesta sul dissesto finanziario del San Raffaele a scoprire - dall'analisi di documenti sequestrati a Daccò - una consistente somma di denaro (pari a 56 milioni di euro) distratta dalla fondazione Maugeri e finita, attraverso una serie di fondi neri, nelle disponibilità di Daccò e dello stesso Simone. Umberto Maugeri, presidente dell’omonima fondazione, è formalmente irreperibile e si trova probabilmente all’estero. Le accuse per tutti sono associazione a delinquere, aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazione indebita pluriaggravata, frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I reati sarebbero stati commessi dal 2004 al 2011.
Nessun commento:
Posta un commento