giovedì 26 giugno 2014

Rc Auto, oltre la media europea il 95 % delle polizze assicurative.



Lo annuncia il presidente dell’Ivass. La media del costo delle polizze in Italia è di 500 euro. E il prezzo sale di circa 100 euro se si vive in una grande città.


I prezzi delle polizze Rc Auto in Italia sono superiori alla media europea. Un problema, fa sapere il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi nelle considerazioni sull’attività del 2013, ancora «irrisolto dopo tanti anni» e dovuto, con ogni probabilità, anche alla mancata riforma del settore dovuta al cambio di governo. Solo il 5 per cento degli assicurati, continua Rossi «paga un premio paragonabile a quello medio europeo di 250 euro», con il prezzo medio effettivo pari in Italia a 500 euro nel primo trimestre dell’anno (se pur con un calo del 3,8 per cento). La mediana invece è di 450 euro (-3,4%).  

Il prezzo sale, in media di oltre 100 euro, se l’assicurato vive in una grande città e scende con l’età. Chi in passato ha avuto incidenti può arrivare a pagare il triplo di chi non ne ha avuti. Infine il prezzo sale con il grado di concentrazione del mercato, che varia da provincia a provincia (a Caserta, solo per fare un esempio, la concentrazione è più che tripla rispetto a Teramo). A livello aggregato i primi cinque gruppi detengono il 70 per cento del mercato. È da notare che nel settore del credito le prime cinque banche detengono invece meno della metà della raccolta.  

Il settore delle Rc Auto, spiega ancora il presidente dell’Ivass, ha avuto una contrazione record pari al -8 per cento. Una dinamica negativa dovuta alla crisi: spostarsi in auto costa e il suo utilizzo si riduce molto, insieme al calo del numero dei sinistri (-30 per cento negli ultimi 4 anni). Sale invece il costo medio totale di ciascun sinistro da 3900 a 4700 euro per i maggiori accantonamenti. 

Entro il 2015- fa sapere Rossi - sarà anche creata la banca dati unica anti frode nel mercato Rc Auto (Aia). «La lotta alle frodi - spiega - così diffuse nel mercato RC auto, è il principale presupposto di una stabile riduzione dei prezzi». Il progetto Aia ha interconnesso finora 5 banche dati (Motorizzazione civile Ania, Pra, Consap, Ivass) e sta proseguendo il suo cammino. Entro l’anno saranno interconnessi altri archivi rilevanti e entro il 2015 l’opera sarà compiuta. Si punta a coinvolgere anche quattro ministeri (Economia, Sviluppo, Trasporti, Interni), la Banca d’Italia, il Casellario centrale infortuni, l’ufficio centrale italiano «L’obiettivo - aggiunge - è ricavare un numero per ogni sinistro denunciato, che esprima la probabilità di frode. Una valutazione basata sulla storia pregressa del veicolo e di tutti i soggetti coinvolti: proprietario, conducente, danneggiati, testimoni, periti, avvocati, medici». 

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