venerdì 11 settembre 2020

Delitto Willy omicidio volontario? Importanti le abitudini degli indiziati.

 Il dolore per la morte di Willy

Gentile Fatto, non sono un giurista. Sono un cittadino come tanti. E tuttavia io penso che se più persone picchiano in modo brutale un ragazzo, con calci e pugni, in faccia, in testa e in altre parti del corpo, ripetutamente anche col ragazzo ormai a terra, fino a provocargli la morte quasi immediata, il reato di cui gli assassini dovrebbero essere accusati è “omicidio volontario” e non “omicidio preterintenzionale” (non volevamo ucciderlo). Come semplice cittadino attendo il processo. Povero ragazzo e povera famiglia. Tutta la mia solidarietà. Cordiali saluti.

Prof. Luigi Roselli

Gentile professore, è verosimile che la questione da lei sollevata se la porranno, sviluppando l’indagine, anche i magistrati competenti. Come sempre, si tratta di applicare le norme generali sull’omicidio adattandole al caso specifico, cioè alla ricostruzione del fatto materiale commesso. Stando alle brutali modalità con le quali è stata provocata la morte del giovane Willy Monteiro Duarte (che lei ha ben riassunto in base alle cronache), sarebbe assurda ogni ipotesi di semplice imprudenza, negligenza o imperizia e quindi di omicidio colposo. L’alternativa principale è fra omicidio preterintenzionale (quando si colpisce a morte qualcuno che però non si voleva uccidere) e omicidio volontario o doloso , che si ha quando si colpisce per uccidere. C’è però un’altra possibilità, quella dell’omicidio volontario con dolo cosiddetto eventuale o indiretto. Nella graduazione dell’intensità del dolo in relazione alla rappresentazione volitivo-conoscitiva del soggetto, dottrina e giurisprudenza hanno individuato la fattispecie della “accettazione del rischio”. Vale a dire che quando si accerta che il soggetto si è rappresentato seriamente la possibilità che si verifichi l’evento morte e tuttavia ha deciso di agire lo stesso, accettando tale rischio, l’omicidio può ritenersi doloso e quindi volontario, ma con dolo – appunto – eventuale. Un peso nelle valutazioni dei magistrati potrà indubbiamente avere anche la circostanza che due degli indiziati sono esperti praticanti di una disciplina “sportiva” etichettata come MMA: un mix di calci , pugni , colpi di karate e arti marziali assortite, che poco si confà con il ruolo di pacieri che i due si sono ritagliati nel primo interrogatorio. Sta di fatto che l’immenso sdegno e il ribrezzo suscitati dalla vicenda sono sacrosanti. E tuttavia persino nel tremendo e orribile caso cui si riferisce la lettera, è giocoforza ricordare – tecnicamente – la presunzione di non colpevolezza.

Gian Carlo Caselli

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/09/11/delitto-willy-omicidio-volontario-importanti-le-abitudini-degli-indiziati/5927880/

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