Si chiama “Car-T” ed è una nuova possibilità terapeutica per i pazienti colpiti da tumori del sangue, in particolare da linfomi e da leucemia acuta. L’acronimo “Car-T” deriva dall’inglese Chimeric antigen receptor T-cell e identifica una procedura di immunoterapia cellulare adottiva in cui i linfociti T vengono raccolti, geneticamente modificati per riconoscere le cellule neoplastiche e poi reinfusi per colpire selettivamente il tumore. Tanti ne parlano in questi mesi perché i risultati che sta ottenendo sono molto importanti. Una terapia che potrebbe essere somministrata, solo in Europa, a circa 8mila pazienti idonei. Persone che non hanno altri possibili trattamenti da ricevere, dato il fallimento di tutte le terapie disponibili.
È una cura complessa, estremamente personalizzata, che viene eseguita negli Stati Uniti: costa tra i 350mila e i 450mila dollari a paziente, ma le autorità europee e l’Agenzia italiana del farmaco hanno già dichiarato che nel nostro Paese i prezzi saranno più bassi.
È opinione condivisa che si sia di fronte a un trattamento con grandi potenzialità – qui ne parla un ricercatore della Fondazione Gimema, finanziata dall’Ail, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma -, forse la cura che da anni tanti malati attendevano. Ma è ancora difficile determinare come e con quali tempi questa strategia terapeutica potrà essere applicata a tutti i pazienti che ne avrebbero necessità.
In queste settimane tante persone stanno creando delle raccolte fondi sul sito GoFundMe per poter avere il denaro utile per accedere alla terapia. Due in particolare le storie emblematiche arrivate sulla piattaforma di crowdfunding: Soraya e Calogero.
1. Soraya è una giovane donna di 33 anni nata in Andalusia. Soffre di leucemia linfoblastica acuta, un tipo di cancro molto resistente. La sua salute adesso è così fragile che l’unica opzione presa in considerazione dai medici è di sottoporla proprio alla Car-T. Per questo motivo ha lanciato una raccolta fondi che in pochi giorni è diventata virale sui social in Spagna.
2. Calogero è un 27enne studente di Economia di Nissoria, in provincia di Enna. Due anni fa ha scoperto di avere un linfoma aggressivo, resistente a più linee di terapia: nemmeno la chemio ha avuto un effetto rilevante. Per lui l’ultima possibilità di cura risiede nella “Car-T”, terapia economicamente fuori dalla portata della sua famiglia. Le sorelle di Calogero hanno attivato una raccolta fondi sociale che in tre giorni è arrivata a 100mila euro grazie alle donazioni di quasi 6mila persone.
ILFQ
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