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martedì 16 ottobre 2012

Emendamento 1707, stuprare "lievemente" minorenni: il ritorno della bufala su Facebook.

fake facebook bufala emendamento 1707
(Pubblicato il 31 mar 2011 da Gabriele Ferraresi)


A volte su Facebook la solidarietà ingenua, automatica su certi temi, porta molti utenti ad abboccare a bufale clamorose. È certamente il caso di una catena di Sant’Antonio che sta girando di nuovo in questi giorni, il testo è questo, la pagina del gruppo questa
SE HAI VOGLIA DI STUPRARE “LIEVEMENTE” UNA MINORENNE DA OGGI PUOI FARLO!! Emendamento alla Camera n. 1707: “Niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali di LIEVE ENTITA’ verso minori”.I firmatari della legge: Gasparri(PdL),Bricolo(Lega),Quagliariello (PdL),Centaro(PdL), Berselli (PdL), Mazzatorta(Lega),Divina (Lega). Che schifo! copiate quanto scritto sul vostro stato!
Terribile, se fosse vero. Ma non è vero, ed è pure una storia vecchia, già girata nel 2010 e nel 2009. Paolo Granzotto de Il Giornale spiegò compiutamente perché non c’era niente di vero…
Ecco cosa scrisse Granzotto rispondendo a una lettera inviata al Giornale:
l’emendamento 1707, col quale si intendeva aggiornare l’articolo 380 del Codice di procedura penale, era formulato coi piedi. Troppo equivoco, troppo ambiguo e troppo vago per poter figurare in un Codice. E i sei firmatari del Pdl e della Lega - Gasparri, Bricolo, Quagliariello, Centaro, Berselli, Mazzatorta e Divina - avrebbero fatto bene a non presentarlo, così com’era (e uno dei firmatari, del quale taccio il nome per carità di patria, avrebbe fatto benissimo a non giustificarsi sostenendo che «le leggi che noi stessi votiamo non le capiamo bene. Leggere le leggi è uno sforzo evidente». Chi è chiamato dal popolo a legiferare - il Parlamento detiene il potere legislativo, lo sanno anche i bambini - ha l’obbligo di capire e ove necessario di sforzarsi di capire quel che fa). Resta il fatto che anche così mal congetturato e anche forzando l’interpretazione il 1707 non poteva dirsi un emendamento salva pedofili. L’intento dei diciamo così legislatori era quello di armonizzare l’articolo 380 del Codice che prevede l’arresto in flagranza per la violenza sessuale escludendo però (dall’arresto, non dalla denuncia) i casi di minore gravità. Diventati reato anche gli atti (cosa diversa dalla violenza) sessuali con minorenni, con conseguente obbligo di arresto in flagranza, l’emendamento mirava appunto ad aggiungere la clausola di esclusione già prevista per la violenza sessuale. In sostanza (…) il 1707 aveva come scopo evitare che due sedicenni sorpresi a sbaciucchiarsi finissero dritti dritti in galera. Tutto qui.
Se volete approfondire, c’è il post definitivo, con link al testo originale del Senato su butta.org.

mercoledì 19 settembre 2012

La parola "pedofilia" entra nel codice penale. Senato ratifica Lanzarote.


(AGI) - Roma, 19 set. - L'aula del Senato ha approvato all'unanimita' la ratifica della Convenzione per la protezione di minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, firmata a Lanzarote nel 2007. Dopo sei letture e' legge. Introduce nel nostro codice penale la parola 'pedofilia' (art.414 bis).
Inoltre disciplina anche i casi di grooming (adescamento attraverso internet) e di turismo sessuale.
"La ratifica e' una buona notizia per tutti i minori che vivono nel nostro Paese.
Si tratta di un'arma in piu' per contrastare gravi violazioni come l'abuso e lo sfruttamento sessuale", ha osservato Vincenzo Spadafora, autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza. La Convenzione di Lanzarote risponde alla necessita' riscontrata dal Consiglio d'Europa (Coe) di elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati del Coe per il contrasto allo sfruttamento e all'abuso sessuale dei minori.
La Convenzione e' stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 12 luglio 2007 e aperta alla firma il 25 ottobre dello stesso anno a Lanzarote. Allo stato attuale, il testo e' stato sottoscritto da 41 Stati membri del Coe, tra cui l'Italia, che l'ha sottoscritta il 7 novembre 2007.
Il disegno di legge italiano che recepisce le disposizioni della Convenzione prevede l'introduzione nel codice penale dell'articolo 414-bis ('Pedofilia e pedopornografia culturale') che punisce con la reclusione da tre a cinque anni chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, e con qualsiasi forma di espressione, istighi a commettere reati di prostituzione minorile, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore.
Stessa pena per chi "pubblicamente fa apologia di questi delitti".


Alla faccia di chi, durante il famigerato governo Berlusconi, voleva inserire l'emendamento 1707: “Niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali di LIEVE ENTITA’ verso minori”. 
I firmatari della legge: Gasparri (PdL), Bricolo (Lega), Quagliariello (PdL), Centaro (PdL), Berselli (PdL), Mazzatorta (Lega), Divina (Lega). E sappiamo benissimo chi volevano proteggere.
Cetta.