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giovedì 23 settembre 2021

Bollette, il libero mercato ormai è più vantaggioso della maggior tutela. - Laura Serafini

 

Per chi passa ora ai contratti a 12 mesi a prezzo fisso risparmi di oltre 100 euro. 

I rincari delle bollette elettriche che il governo sta cercando di sterilizzare attingendo alla finanza pubblica riguardano gli adeguamenti trimestrali disposti dall'Arera (Autorità per l'energia) per gli utenti che si avvalgono delle maggior tutela. Peccato che quella categoria pensata per garantire prezzi sotto controllo rispetto a quelli di mercato oggi non tuteli più nessuno. Anzi, i circa 13 milioni di clienti italiani – famiglie e microimprese – che ancora pagano la bolletta elettrica sulla base di quella tariffa sono quelli che saranno tartassati di più dagli aumenti di questi mesi. Peccato che nessuno glielo dice.

A confronto 200 offerte.

A mettere nero su bianco l’effetto della “tutela” che dovrebbe garantire l’Arera ci ha pensato Sos Tariffe.it, che in un'interessante analisi del suo Osservatorio ha messo a confronto le 200 offerte tariffarie presenti sul mercato libero, in relazione a diversi profili di consumo - single oppure coppia o famiglia - e ha riscontrato che aderire alle offerte di mercato è sempre più conveniente.

Il 40% delle offerte per una famiglia a prezzo fisso e il 28% di quelle a prezzo variabile garantiscono un risparmio rispetto alla maggior tutela, con punte fino a 125 euro l’anno se cambia il contratto, passando dalla tutela al mercato libero, adesso. Per chi invece aveva scelto un contratto di mercato a prezzo bloccato, che in genere ha durata di 12 o 24 mesi, il risparmio arriva fino a 435 euro annui.

Nel caso di offerte Placet, a prezzo bloccato e rinnovate ogni 12 mesi sulla base di condizioni stabili da Arera, i risparmi sono inferiori e oscillano tra il 6 e il 24 per cento. È lo stesso osservatorio a giungere alle stesse conclusioni che molti operatori del settore sostengono ormai da tempo: restare nella maggior tutela non ha senso. Tanto che questa categoria è destinata ad essere abolita dal primo gennaio 2023: a quel punto o si passa al mercato libero oppure si viene assegnati con una sorta di asta a un altro operatore con un regime di prezzo esposto oggi come le tariffe della maggior tutela a una forte volatilità. E anche per Sos Tariffe lo strumento migliore oggi per difendersi dai rincari sono i contratti a prezzo bloccato.

Più conveniente il mercato libero.

Tanto per dare l’idea del paradosso al quale siamo arrivati con la sterilizzazione degli aumenti per il timore del rialzo degli adeguamenti trimestrali basta qualche numero: se oggi si convincessero tutti gli utenti della maggior tutela a passare al mercato libero essi beneficerebbero di risparmi immediati per circa 1,3 miliardi (13 milioni per 100 euro di risparmio medio). Questo mentre il governo vuole spendere 3 miliardi per calmierare gli incrementi generati da quello stesso regime tariffario.

La causa delle differenze.

Gli adeguamenti trimestrali vengono calcolati dall'Arera sulla base delle previsioni degli aumenti dei prezzi per i tre mesi successivi: a questi si aggiungono le variazioni avute nei tre mesi precedenti con le correzioni tra prezzi stimati e quelli effettivi. Nei fatti l'utente si prende tutti i rischi della volatilità senza alcuna tutela.

Nel caso del mercato libero i prezzi, soprattutto quelli bloccati, vengono stabiliti con un certo anticipo rispetto a quando vengono applicati perché l’operatore che fornisce l’offerta si copre dalle oscillazioni di lungo periodo comprando l’intero quantitativo di energia che vuole fornire o attraverso i contratti derivati. Nel caso, poi, che un cliente avesse concluso un contratto a prezzo bloccato per 12 mesi e poi i prezzi scendessero avrebbe la possibilità di recedere dal contratto con un preavviso (circa 30 giorni) e poi stipularne un altro a condizioni diverse.

IlSole24Ore

venerdì 16 luglio 2021

Bollette, maggior tutela o mercato libero? App, portale e call center: ecco gli strumenti per evitare i raggiri. - Celestina Dominelli

 

L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha ampliato il novero degli strumenti che possono sostenere la scelta dei consumatori finali: l’ultima novità riguarda il servizio di conciliazione. La fine della maggior tutela slitta al 1° gennaio 2023.

La fine della maggior tutela slitta al 1° gennaio 2023, ma l’ennesimo rinvio non ha scoraggiato la corsa ad accappararsi nuovi clienti con pratiche estremamente aggressive e telefonate di zelanti operatori che invitano ad accelerare il passaggio al mercato libero pena l’interruzione della fornitura.

Ecco perché l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha ampliato ulteriormente il novero degli strumenti che i consumatori possono utilizzare per formulare al meglio le proprie scelte di consumo energetico e per difendersi dai tentativi di raggiri.

Come risolvere le controversie.

L’ultima novità riguarda il servizio di conciliazione che consente ai clienti finali di risolvere le controversi con gli operatori e i gestori, gratuitamente e comodamente da casa o in mobilità, avvalendosi dell’assistenza di un conciliatore terzo e imparziale.

È infatti possibile scaricare la nuova App “Servizio conciliazione”, vale a dire la versione mobile della piattaforma con il proprio cellulare o tablet, e accedere direttamente alla propria area riservata per risolvere ancora più rapidamente eventuali contrapposizioni con i venditori.

Come funziona il servizio? Il cliente, in caso di errori in bolletta o altre contestazioni, deve inviare prima un reclamo all’operatore e, se la risposta ricevuta non è soddisfacente o in assenza di replica, può attivare on line il servizio collegandosi al sito www.sportelloperilconsumatore.it, partecipando direttamente o facendosi rappresentare da un delegato (per esempio, un’associazione di consumatori). Nel 2020, come comunicato dall’Arera nei giorni scorsi, il servizio di conciliazione ha consentito a clienti e utenti di recuperare oltre 10,3 milioni di euro con oltre 18mila domande presentate.

Come orientarsi tra le tariffe.

Per chi intende trovare una nuova offerta, la legge Concorrenza del 2017 ha previsto la nascita del Portale offerte luce e gas (www.ilportaleofferte.it), la piattaforma informatica realizzata e gestita dall’Acquirente Unico sulla base delle disposizioni dell’Autorità presieduta da Stefano Besseghini, che consente di comparare tutte le proposte luce e gas presenti sul mercato. Si tratta dell’unico comparatore pubblico disponibile sul web.

Per poter confrontare le diverse offerte, il cliente finale deve fornire alcune informazioni reperibili nella sua bolletta: dal consumo annuo di gas e/o energia elettrica al codice di avviamento postale (non tutte le offerte sono disponibili lungo l’intera penisola), fino al consumo per fasce orarie (nel caso dell’elettricità). Queste informazioni permettono di al consumatore di visualizzare le offerte disponibili nella zona dove è collocata la sua utenza e di ottenere per ogni offerta una stima della spesa annua cui andrebbe incontro scegliendo l’una o l’altra proposta.

Come muoversi in caso di difficoltà nella scelta.

Se la ricerca non avesse esito positivo o il consumatore non fosse in grado di trovare una proposta in linea con il proprio profilo di consumo, è possibile optare per una tariffa Placet (prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), offerte del mercato libero a prezzo fisso o variabile.

Le offerte Placet non prevedono la fornitura congiunta di energia elettrica e gas naturale: il cliente può, tuttavia, sottoscrivere due distinti contratti di offerta Placet, uno di energia elettrica e uno di gas naturale, con lo stesso venditore. I contratti delle offerte Placet hanno durata indeterminata con condizioni economiche che si rinnovano ogni 12 mesi.

Resta sempre valida la facoltà del cliente di sciogliere il proprio contratto (recedere) e cambiare il proprio venditore o tipo di contratto con lo stesso venditore con le tempistiche e le modalità indicate nel contratto. Alla base di queste offerte, che hanno condizioni economiche liberamente stabilite dai venditori, vi sono una struttura di prezzo e una serie di condizioni contrattuali definite dall'Autorità .

Come consultare i propri consumi.

Per effettuare una scelta ponderata, è anche possibile consultare i propri consumi. Dal 1° luglio, infatti, è operativo il Portale Consumi dell’Arera consultabile all’indirizzo www.consumienergia.it, che consente ai consumatori di tenere sotto controllo i consumi registrati dalle bollette di luce e gas. Il sito, previsto dalla legge di Bilancio 2018, permette infatti di consultare i propri dati di consumo storici, elettrici e gas, in modo chiaro e fruibile.

Per l'accesso servono le credenziali sicure dello Spid (il Sistema pubblico di identità digitale), con nome utente, password e la generazione di un codice temporaneo di accesso.

Il Portale consente quindi di recuperare tutte le informazioni sui propri contratti di luce e gas: la denominazione del venditore o dei venditori, il tipo di mercato, come pure la data di inizio del contratto di fornitura e, se nota, della conclusione. E poi ci sono i dettagli sui consumi: dallo storico della fornitura alle letture per ciascun punto di prelievo, fino ai consumi calcolati tra due letture consecutive.

Come aderire ai gruppi d’acquisto.

Tra le possibili opzioni, c’è anche l'adesione a un gruppo d’acquisto rivolto a clienti finali domestici e piccole imprese che s’impegna ad assicurare informazioni e assistenza agli aderenti secondo le linee guida dell'Autorità. I gruppi d’acquisto puntano a selezionare uno o più venditori per la fornitura di energia elettrica e/o gas naturale ai clienti finali riuniti nel gruppo.

Sono promossi da un “organizzatore” attraverso campagne che possono essere periodiche o permanenti, durante le quali singoli clienti finali possono aderire al gruppo. E, solo aver selezionato le offerte commerciali più vantaggiose, il gruppo d’acquisto le propone ai propri membri che possono stipulare il proprio contratto di fornitura con il venditore alle condizioni stabilite.

Va detto anche che l’Arera ha fissato delle regole di comportamento specifiche cui i gruppi di acquisto che aderiscono devono conformarsi per un periodo iniziale di almeno due anni. Gli aderenti sono accreditati e compaiono in un elenco apposito consultabile sul sito dell’Authority (www.arera.it).

foto Google.

IlSole24Ore