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sabato 19 febbraio 2022

Caro energia, via libera del Cdm al decreto da sei miliardi. Fondo auto, un miliardo l’anno per 8 anni.

 

I punti chiave


Sei miliardi da destinare a misure contro il caro bollette, sostegni all’automotive, con uno stanziamento del fondo unico pluriennale da un miliardo l’anno l’anno pe otto anni, correttivi al decreto Sostegni ter in ambito Superbonus 110% e un fondo di 15 milioni a sostegno dei familiari dei professionisti sanitari deceduti per Covid.

È un pacchetto ampio quello approvato dal Consiglio dei ministri che si è svolto dopo la “tradizionale” cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze politiche della maggioranza. Il tutto all’indomani dell’incidente politico che ha visto l’esecutivo battuto quattro volte sugli emendamenti al decreto Milleproroghe, in occasione delle votazioni notturne delle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali alla Camera.

Due decreti in Cdm, bollette e Superbonus.

Sul tavolo del Cdm sono giunti decreti distinti: un provvedimento energia per intervenire contro il caro-bollette e con misure strutturali per aumentare la produzione nazionale e un decreto con le correzioni alla cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus.

Giorgetti: a breve incentivi auto, non solo per elettrico.

«Insieme al ministro Cingolani a breve intendiamo presentare un decreto incentivi per l’acquisto di auto ecologicamente compatibili, non solo elettriche», perché nella fase di transizione «dobbiamo considerare anche altre fonti, come l’ibrido» ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa sul decreto bollette. Il ministro ha spiegato che il fondo di sostegno al settore automobilistico prevede circa un miliardo di euro l’anno su un periodo di otto anni «per accompagnare il processo di transizione».

Superbonus, possibile aumento sanzioni per frodi.

Sul fronte del Superbonus 110%, si prevedono fino a un massimo di 3 cessioni ma in ambito finanziario o bancario. Il credito avrà un identificativo univoco. La prima cessione eventuale all'impresa è fuori da questi tre passaggi. Inoltre, potrebbero essere aumentate le sanzioni per frodi. Se il credito viene sequestrato e poi dissequestrato viene dato a un intermediario, proroga del termine di utilizzo corrispondente al sequestro non motivato. Il tecnico che produce asseverazioni false o con omissione di informazioni rilevanti sul progetto che beneficia dei bonus fiscali per l’edilizia oppure che attesta il falso sulla congruità delle spese rischia la reclusione da due a cinque anni, oltre a una multa da 50mila a 100mila euro. La pena è aumentata «se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri». Viene quindi introdotto un codice che dovrà essere indicato «nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni, secondo le modalità previste dal provvedimento» che sarà disposto dall’Agenzia delle entrate. Le disposizioni entreranno in vigore dalle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal 1° maggio 2022.

Bollette, 5,8 miliardi per secondo trimestre.

Quanto al provvedimento sull’energia, il menù si compone di azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell’Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni. «L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni» ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco in conferenza stampa che ha spiegato come a favore delle famiglie vadano risorse per circa 4,8 miliardi.

Riduzione Iva e oneri settore gas per oltre un miliardo.

Riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore del gas per un ammontare di oltre 1 miliardo di euro. Secondo la bozza del provvedimento in questione le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022, sono assoggettate all’aliquota Iva del 5 per cento. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’aliquota Iva del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di aprile, maggio e giugno 2022. Gli oneri derivanti da questa misura sono pari a 591,83 milioni di euro per l'anno 2022. Al fine di contenere per il secondo trimestre dell'anno 2022 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, l’Arera provvede a ridurre, per il medesimo trimestre, le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a concorrenza dell’importo di 480 milioni di euro. Tale importo è trasferito alla Csea entro il 31 maggio 2022.

Manifestazioni interesse per aumento produzione gas.

Si punta anche sull’aumento della produzione di gas naturale in Italia per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi ragionevoli ai clienti finali. In base alla bozza del decreto, il Gse, su direttiva del ministro della transizione ecologica, avvia le procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale dai titolari di concessioni di coltivazione di gas. E invita i titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale, «ricadenti sulla terraferma e nel mare territoriale, a manifestare interesse ad aderire alle procedure comunicando i programmi delle produzioni di gas naturale delle concessioni in essere, per gli anni dal 2022 al 2031 nonchè un elenco di possibili sviluppi, incrementi o ripristini delle produzioni di gas naturale per lo stesso periodo nelle concessioni di cui sono titolari, delle tempistiche massime di entrata in erogazione, del profilo atteso di produzione e dei relativi investimenti necessari». Il riferimento è a concessioni che ricadono nelle aree idonee nell'ambito del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai), anche nel caso di concessioni improduttive o in condizione di sospensione volontaria delle attività. Il Gse poi stipulerà contratti di acquisto di lungo termine, di durata massima di dieci anni, con verifica al quinto anno, a condizioni e prezzi definiti per offrire poi prezzi calmierati ai clienti finali industriali, con riserva di almeno un terzo alle piccole e medie imprese.

Rafforzato bonus sociale elettrico e gas.

Sempre in base alla bozza, per il secondo trimestre dell'anno 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale sono rideterminate dall’Arera, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per il secondo trimestre 2022, fino a concorrenza dell’importo di 500 milioni di euro. Tale importo è trasferito alla Csea entro il 31 maggio 2022.

290 mln per credito imposta rinnovabili al Sud.

Arriva il credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti per l’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle regioni del Sud, pari a 145 milioni di euro all’anno per il biennio 2022 e 2023. Per promuovere invece la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le Pmi nasce il “Fondo Rinnovabili Pmi” con una dote di 267 milioni. Per quanto riguarda il credito d’imposta, rientrano nell’agevolazione «gli investimenti per conseguire» maggiore «efficienza energetica e per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive».

Azzeramento oneri sistema per 2° trimestre 2022.

Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico - si legge ancora nella bozza - l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, provvede ad annullare, per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. A tal fine, sono trasferite alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea), entro il 31 maggio 2022, ulteriori risorse pari a 1.800 milioni di euro. Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l’Arera provvede ad annullare, per il secondo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. A tal fine, sono trasferite alla Csea, entro il 31 maggio 2022, ulteriori risorse pari a 1.200 milioni di euro».

Al via l’Anagrafe dei dipendenti pubblici.

Nasce l’Anagrafe dei dipendenti pubblici. «Per il completo raggiungimento dei traguardi e obiettivi» della missione del Pnrr su digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione e «per il completamento del fascicolo elettronico del dipendente», nella bozza del decreto bollette all’esame del Consiglio dei ministri è previsto l’avvio del censimento anagrafico permanente dei dipendenti pubblici, avvalendosi della base di dati del personale della Pa, istituita presso il Mef.

Fondo produzione nazionale microprocessori.

Nella bozza del decreto bollette all’esame del Consiglio dei ministri previsto un fondo per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori, la riconversione dei siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti in Italia. Lo stanziamento è ancora in corso di definizione ma riguarda un periodo che va dal 2022 al 2030.

Fondo per personale sanitario pari a 15 milioni.

Sarà invece pari a 15 milioni di euro il fondo a sostegno dei famigliari del personale sanitario deceduto per Covid. «È un giusto riconoscimento che l’Italia deve a chi ha svolto il proprio lavoro per tutelare la salute di tutti noi» ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. La misura è contenuta nel decreto di spesa sulle bollette, insieme a quella che prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro per le spese Covid che le Regioni hanno sostenuto per far fronte alla quarta ondata della pandemia e per l’aumento della bolletta energetica al quale le strutture sanitarie hanno fatto fronte.

giovedì 24 settembre 2020

Fridays For Future: le finte svolte green dell’Europa e dei governi dell’Unione. - Fridays For Future Italia

 












Dalla Merkel, a Macron, a Conte, per non parlare dell'Europa di Von der Leyen. Tutti sposano programmi per l'ambiente, ma incrementano le centrali inquinanti e l'estrazione di gas e petrolio.

Come la politica continua ad ignorare il clima.

Il 2019 è stato l’anno del clima. Milioni di giovani in tutti i continenti sono scesi per la prima volta in piazza al grido di “non c’è più tempo” e “giustizia climatica”, mentre Greta Thunberg è diventata un simbolo delle lotte ambientaliste a livello globale. Politici di destra e di sinistra hanno cercato di cavalcare l’onda, proponendosi come interlocutori della scienza e dei nuovi movimenti. È il caso della Von der Leyen e del suo European Green Deal, del Klima Paket di Angela Merkel, della Commissione per il Clima di Emmanuel Macron, del Decreto Clima voluto dal nostro premier Giuseppe Conte. La battaglia, dicono alcuni, sembra ormai avviata verso una felice conclusione: le istituzioni hanno ascoltato gli esperti e, finalmente, agiscono.

La realtà, però, è più complessa.

Tutti i piani sopra elencati – pur presentati in pompa magna – sono lacunosi, insufficienti, talvolta persino dannosi. Si distingue in negativo, poi, il governo italiano, timido fino al ridicolo nell’affrontare la questione. E così la Von der Leyen promette un Europa a zero emissioni in trent’anni ma intanto continua a finanziare il gas fossile; Angela Merkel incontra Greta ma apre nuove centrali a carbone; Macron promette grandi cose e intanto si contende i pozzi petroliferi del Nord Africa.

Al risveglio della popolazione non sono – ancora – seguite reazioni sufficienti. Ma protestare ha portato ad un’attenzione mai vista sul tema e atti – stop ai sussidi al fossile in Spagna, massiccio disinvestimento da gas&oil nelle Borse mondiali, impennata delle rinnovabili – comunque senza precedenti. La sfida, insomma, procede, ma bisogna giocarla fino in fondo.

Arriviamo, dunque, alla cronaca. Approfittando cinicamente dell’attenzione rivolta al covid, alcuni leader cercano di fare precipitosi passi indietro sui temi ambientali. Eccone alcuni esempi.

Trump nega l’evidenza.

La costa est degli Stati Uniti brucia ormai da settimane, vittima di incendi resi sempre più violenti e incontrollabili dalla crisi climatica. In questo contesto il Presidente Trump – in piena campagna elettorale – si è detto convinto che le “temperature globali, invece di aumentare, diminuiranno”. Una tesi, inutile dirlo, che non trova riscontro in nessuno studio scientifico e men che meno nell’esperienza degli americani accerchiati dal fuoco. “Le prove osservate parlano da sole: il cambiamento climatico è reale e ha aggravato gli incendi” gli ha risposto uno sconsolato governatore della California, lo stato più colpito dalle fiamme.

L’Unione Europea gioca col gas.

“L’European Green Deal sarà il nostro uomo sulla Luna” aveva detto una gongolante Ursula Von Der Leyen presentando il suo piano per la transizione ecologica. Già allora, in realtà, denunciammo l’inconsistenza del progetto, e oggi abbiamo l’ennesimo riscontro: il Parlamento Europeo ha ammesso tra gli investimenti verdi anche quelli sul gas, combustibile fossile responsabile della crisi climatica. E’ come se si raccomandassero baci e abbracci in un decreto anti-Covid.

I petrolieri italiani all’attacco.

Il Ministero dell’Ambiente italiano sta lavorando da mesi ad un piano di parziale riconversione dei SAD (sussidi ambientalmente dannosi) in sussidi favorevoli a clima, natura e salute. Un progetto in verità tutt’altro che rivoluzionario, criticato per la sua timidezza, ma già troppo per i petrolieri italiani. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, l’Unione Petrolifera Italiana si starebbe opponendo al provvedimento, spingendo affinché tutto rimanga com’è. Saprà il nostro governo resistere a queste pressioni?

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/09/22/fridays-for-future-le-finte-svolte-green-delleuropa-e-dei-governi-dellunione/5938096/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=fatto-for-future&utm_term=2020-09-22

domenica 15 marzo 2020

Coronavirus: bozza 113 articoli, da sanità a famiglie. 100 euro a chi lavora in sede.


Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri.

Testo non definitivo, sarà a vaglio di preconsiglio e Cdm.

Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. E' di 113 articoli la nuova bozza del decreto anti-Coronavirus che l'ANSA ha potuto visionare. Il testo, sottolineano fonti di governo, è ancora soggetto a revisione e dunque suscettibile di modifiche: sarà vagliato anche dai tecnici nel pre-consiglio previsto alle 16, prima di arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in serata.

Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi 'speciali' saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L'indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Lo prevede l'ultima bozza del decreto ancora suscettibile di modifiche. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.

Un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Lo prevede la bozza di decreto, suscettibile di modifiche, con le misure per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l'anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

Agli automi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. Lo prevede la bozza del decreto anti-Coronavirus, suscettibile ancora di modifiche. L'indennità è prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell'agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

Arrivano fondi per 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l'acquisto di guanti e mascherine. Lo prevede l'ultima bozza del decreto anti-Coronavirus ancora suscettibile di modifiche. Le risorse saranno trasferite dall'Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Previsto anche un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d'impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro.

E' consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. E' quanto prevede la bozza del decreto, ancora suscettibile di modifiche. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all'Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine,rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L'Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

"Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese. L'Italia è più forte del Covid-19. Sono le ore decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la faremo". Lo afferma il ministro dell'economia Roberto Gualtieri su twitter.