Il Governo Monti ha iniziato a tagliare sul serio i costi. A fare le spese di una crisi economica che sta flagellando il nostro paese non sono solo i comuni cittadini, finalmente iniziano i tagli ai piani alti della politica. E si scoprono dettagli imbarazzanti, come le decine di consulentidi cui si sono avvalsi negli anni Silvio Berlusconi e i suoi ministri o gli stipendia tre zeri percepiti dai dirigenti della Protezione Civile. La Repubblica svela in uno sconcertante articolo i numeri in fatto di denaro che l'ex premier ha raggiunto. Tra le cifre della discordia appaiono stipendi ad un'agopunturista esperta di postura e terapia antaglica, due traduttrici e cinque esperte di televisione. Tutte donne, tutte scelte dall'ex presidente.
Scrive così la firma del quotidiano, Annalisa Cuzzocrea: "A Luciana Pilotti, laureata in Medicina a Milano, ma perfezionata come "terapista antalgica" e "tecnico della postura", oltre che in "pratica clinica di agopuntura" in Cina, sono andati 8.750 euro più Iva negli ultimi sei mesi del 2011". Le esperte di televisione avrebbero - in teoria - dovuto dare il loro apporto al settore turismo: "Evidentemente strategico il dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, dove tra i molti componenti erano finite ben cinque ex collaboratrici di Michela Vittoria Brambilla alla tv della libertà". Figura come già detto anche la Protezione Civile, con stipendi da record: "Nel solo Dipartimento della Protezione civile risultavano, fino al 2011, 29 contratti esterni per oltre un milione di euro. Tra questi, un incarico annuale di consigliere giuridico a Giacomo Aiello, 80 mila euro. Stesso profilo — e 70mila euro — per l'avvocato dello Stato Ettore Figliola. Poi 130 mila euro annui ad Antonio Gabrielli, capo della struttura di missione espropri che opera all'Aquila dopo il terremoto, e quasi 85mila alla coordinatrice dell'ufficio stampa del capo del dipartimento, Francesca Maffini".
Senza tralasciare il team di cui si era avvalso Roberto Calderoli: 20 persone in tutto, per un totale di 361mila euro di stipendi. Vengono definiti addirittura "allarmanti" i dati delle consulenze rilevati dalla Corte dei Conti. Consulenze su cui si era già sollevata una bufera di polemiche almeno tre anni fa e che contava già allora un piccolo esercito di 123 persone tra esperti, consulenti e collaboratori di governo. In alcuni casi lo stipendio come consulente si andava ad aggiungere a quello base, come per esempio per Andrea Zoppini, docente di Giurisprudenza e collaboratore di Gianni Letta, oppure come nel caso dell'avvocato Salvatore lo Giudice (storico difensore di Bettino Craxi ai tempi di Tangentopoli), che nel 2009 è stato pagato 40mila euro più Iva come "esperto giuridico del dipartimento editoria e supporto al segretario generale".
Facendo due calcoli, tagliare i costi dei collaboratori esterni incaricati dal vecchio esecutivo farà risparmiare alle casse pubbliche circa 43 milioni di euro. L'aveva preannunciato Mario Monti, nel dicembre scorso: tagli del 50% sui consulenti di Palazzo Chigi. Tanto più che a detta di un funzionario del palazzo:"Berlusconi nemmeno li conosceva, delegava tutto a Gianni Letta. Ora Monti vuole vedere in faccia chi lavora per lui". Detto, fatto. Niente più fatture milionarie né libri paga per consulenti nominati non si sa bene a quale titolo. Il professore di economia procede come un caterpillar. Senza chiedere consulenza a nessuno.