Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 2 marzo 2012
Marco Travaglio: alta voracità - puntata 15 - Servizio Pubblico
Marco Travaglio ripercorre la storia della ferrovia Torino-Lione e illustra le conseguenze del progetto TAV. Il TAV è dannoso: lo è per le casse dello Stato e per le tonnellate di rifiuti (tra cui l'amianto) che verranno prodotti durante i lavori di costruzione.
giovedì 1 marzo 2012
Lucio Dalla.
Lucio Dalla - Balla Balla Ballerino (1980)
(Dalla,L)
Balla balla ballerino
tutta la notte e al mattino
non fermarti.
Balla su una tavola tra due montagne
e se balli sulle onde dei mare io ti vengo a guardare.
Prendi il cielo con le mani
vola in alto più degli aeroplani
non fermarti.
Sono pochi gli anni forse sono solo giorni
e stan finendo tutti in fretta e in fila
non ce n'è uno che ritorni.
Balla non aver paura
se la notte è fredda e scura
non pensare
alla pistola che hai puntato contro.
Balla alla luce di mille sigarette e di una luna
che ti illumina a giorno.
Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta
quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani.
Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte,
per la mia commozione
c'è un ragazzo al finestrino,
gli occhi verdi che sembrano di vetro
corri e ferma quel treno
fallo tornare indietro.
Balla anche per tutti i violenti
veloci di mano e coi coltelli,
accidenti.
Se capissero vedendoti ballare
di essere morti da sempre
anche se possono respirare.
Vola e balla sul cuore malato
illuso, sconfitto, poi abbandonato
senza amore
dell'uomo che confonde la luna con il sole
senza avere coltelli in mano
ma nel suo povero cuore.
Allora vieni angelo benedetto
prova a mettere i piedi sul suo petto
e stancarti
a ballare al ritmo del motore
e alle grandi parole di una canzone, canzone d'amore.
Ecco il mistero,
sotto un cielo di ferro e di gesso
l'uomo riesce ad amare lo stesso
e ama davvero
nessuna certezza
che commozione, che tenerezza
Pensieri.
E' morto Lucio Dalla stroncato da un infarto.
E' ingiusto, ma che c'è di giusto in questo mondo in cui chi merita di morire vive, chi merita di vivere muore?
Lui vivrà sempre nelle sue canzoni. Non lo vedremo più dal vivo, ma nessuno ci impedisce di vederlo ed ascoltarlo nei suoi videoclip.
Libero e puro, come le sua canzoni.
E' stato fra i primi ad ammettere pubblicamente di essere un "diverso", ma che diverso!
Un animo gentile, un fiore sempre in boccio con una fragranza straordinaria.
E’ morto Lucio Dalla.
E’ morto in Svizzera per un attacco di cuore. Il cantante è stato trovato cadavere nel suo letto in un albergo di Montreaux, durante una pausa dal suo ultimo tour musicale europeo. Bolognese, classe 1943, domenica prossima avrebbe compiuto 69 anni.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/01/morto-lucio-dalla/194810/
mercoledì 29 febbraio 2012
Roma, rise del terremoto: calci e pugni a Piscicelli, aggredito a Parioli
Roma - (Adnkronos) - l'imprenditore era finito al centro dell'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi e divenuto noto al grade pubblico per l'intercettazione in cui rideva alla notizia del terremoto che aveva appena devastato L'Aquila e i comuni della provincia, parlando degli 'affari' che si sarebbero potuti fare in Abruzzo con la ricostruzione.
Roma, 29 feb. - (Adnkronos) - Aggredito in strada a Roma l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli, finito al centro dell'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi e divenuto noto al grade pubblico per l'intercettazione in cui rideva alla notizia del terremoto che aveva appena devastato L'Aquila e i comuni della provincia, parlando degli 'affari' che si sarebbero potuti fare in Abruzzo con la ricostruzione. Due uomini lo avrebbero avvicinato e poi preso a calci e pugni. L'aggressione e' avvenuta a piazza Cuba, ai Parioli.
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio/Roma-rise-del-terremoto-calci-e-pugni-a-Piscicelli-aggredito-a-Parioli_313034601061.html
Fancazzisti 2.0 - di Alessandro Gilioli
Il senatore Achille Serra – ex Forza Italia, ex Pd, oggi Udc – dimostra concretamente che nell’aula di Palazzo Madama è arrivata la banda larga e che le nuove tecnologie sono ormai strumenti indispensabili per lo svolgimento dell’attività parlamentare.
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/02/29/fancazzisti-2-0/
Un fiore germoglia, 30.000 anni dopo. - di Pietro Greco
Il fiore è finalmente sbocciato, 30.000 anni dopo. Quello che David Gilichinsky, ricercatore dell'Istituto dei problemi chimico fisici e biologici del suolo che l'Accademia delle Scienze di Russia possiede a Pushchino (120 chilometri da Mosca) è riuscito a far germogliare (nella foto) e a vedere (lo studioso è venuto a mancare una settimana fa), è il più antico organismo multicellulare oggi vivente sulla Terra. Un autentico fiore della speranza.
Tutto inizia, come riporta il gruppo di David Gilichinsky sui Proceedings of National Academy of Science, quando scavano fino a 40 metri di profondità il terreno lungo il fiume Kolyma, in Siberia, imbattendosi in una rete di oltre 70 cunicoli scavati da scoiattoli vissuti decine di migliaia di anni fa. Molti di quei cunicoli erano ancora pieni di centinaia di frutti e di semi raccolti con paziente solerzia dai simpatici roditori prima che l'ecosistema della tundra - chiamata la "tundra dei mammut", perché frequentata anche da quei giganteschi pachidermi - fosse sommersa dal ghiaccio.
Prima che i ricercatori di Pushchino li riportassero alla luce, per decine di migliaia di anni tutto - i mammut, gli scoiattoli, ma anche i frutti e semi - sono rimasti seppelliti nel permafrost e perfettamente congelati. Così perfettamente che gli studiosi dell'Istituto dei problemi chimico fisici e biologici del suolo pensarono bene di farli germogliare, quei semi. E già pregustavano gli effetti della performance. Fino a quel momento l'organismo più antico riportato alla vita aveva 2.000 anni. I semi delle piante che si tentava di risvegliare avevano, invece, 30.000 anni. Erano piante del paleolitico.
I semi di diversi specie di piante, messi a coltura, sembrarono risvegliarsi. Ma poi il tentativo di germogliare sistematicamente falliva e tutte motivano. È a questo punto che David Gilichinsky ha un'idea: estrarre i tessuti placentali dai semi di una di quelle specie, la Silene stenophylla (una piante erbacea) e farli sviluppare in vitro. La tecnica ha funzionato: i tessuti placentali hanno prodotto dei nuovi semi che sono stati coltivati in vitro e sono germogliati, producendo dei fiori che, agli occhi dei ricercatori, non sono apparsi mai così splendidi.
La storia, riportata su PNAS, dimostra che il permafrost possiede dei tesori nascosti e ben conservati di inestimabile valore. Che il materiale genetico degli organismi viventi possono restare integri per decine di migliaia di anni. E che il loro orologio biologico può ritornare a ticchettare come se tutto quel tempo non fosse passato. Dal punto di vista scientifico questo consente sia di spalancare una finestra sugli ecosistemi del passato, sia di comprendere l'evoluzione fine che molte specie hanno subito nel corso di migliaia di anni.
Resta ancora da capire se la capacità di rinascere resta accesa anche per organismi più complessi, come quelli animali: gli scoiattoli che hanno raccolto quei semi o addirittura i mammut che si aggiravano in zona.
Per noi tutti, che esperti non siamo, quel fiore rinato a Pushchino dimostra tutta la gentile tenacia e potenza della vita.
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