venerdì 3 aprile 2015

Legge anticorruzione: il Senato approva, ora tocca alla Camera. Ecco le novità.


Roma, 1 apr. (askanews) - Il ddl anticorruzione è finalmente a metà del guado, con l'ok dell'assemblea del Senato: è stato approvato con 165 voti a favore, 74 contrari e 13 astenuti. Il provvedimento passa all'esame della Camera dopo la lunga sosta di quasi due anni a Palazzo Madama e l'ok definitivo dell'aula del Senato arrivato oggi.
Al provvedimento, che inasprisce le pene per i reati di corruzione, concussione e peculato, sono stati aggiunti, durante l'esame in commissione Giustizia, tre articoli sul falso in bilancio, che modificano il codice civile prevedendo l'aumento delle pene in caso di società quotate e non.

Ecco i dieci "capisaldi":

Corruzione propria. Salgono a sei e dieci anni di detenzione le pene minima e massima per i pubblici ufficiali che compiono il reato di corruzione propria. Aumentano anche gli anni di carcere, previsti sempre da 6 a 10, per i pubblici ufficiali che omettono o ritardano un atto d' ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, in cambio di denaro o altro o ne accettano promessa per sé o per un terzo. Aumentato lo sconto di pena, da un minimo di un terzo a un massimo di due terzi, per i collaboratori di giustizia. La pena accessoria dell'interdizione dall'esercizio di una professione per chi viene condannato passa a tre mesi per il minimo e a tre anni per il massimo.

Corruzione in atti giudiziari. Aumenta di due anni la pena per la corruzione in atti giudiziari che andrà da un minimo di 6 a un massimo di 12 anni di reclusione. Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di qualcuno alla reclusione non superiore a 5 anni, la pena prevista va da un minimo di 6 a un massimo di 14 anni di carcere. Se l'ingiusta condanna supera I 5 anni o consiste nell'ergastolo, gli anni di reclusione previsti vanno da 8 a 20 anni. Anche nel caso di corruzione per induzione la pena minima passa da 3 a 6 anni e la massima da 8 a 10anni e 6 mesi. Per l'abuso d'ufficio sarà punito con la detenzione da uno a 5 anni. Aumenta anche la pena massima per il reato di peculato, che passa da 10 anni a 10 anni e sei mesi.

Associazione mafiosa. Con le nuove norme le pene potranno arrivare anche a 26 anni di carcere. Gli aumenti riguardano le fattispecie previste dal 416 bis del codice penale: per chi partecipa a un'associazione mafiosa la reclusione va dai 10 ai 15 anni; per chi la promuove, dirige o organizza da 12 a 18 anni; se si tratta di associazione mafiosa armata 12 a 20 anni e per i boss da 15 a 26 anni.

Patteggiamento. Chi è accusato di avere commesso il reato di concussione, corruzione per l'esercizio della funzione e in atti giudiziari, induzione indebita e peculato potrà accedere al patteggiamento della pena solamente se restituirà il prezzo del profitto del reato. Lo stesso varrà per la richiesta di sospensione condizonale della pena.

Obbligo per il pm di informare l'Anac. Il pubblico ministero, quando esercita l'azione penale per i delitti contro la pubblica amministrazione, avrà l'obbligo di informare il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione dando notizia dell'imputazione. All'Anac, inoltre, viene attribuito il potere di vigilanza e controllo sui contratti degli appalti segretati, come norma di prevenzione.

Aumenta la pena per i pubblici ufficiali. Ok a intercettazioni. La pena massima passa da 5 a 6 anni per corruzione per l'esercizio della funzione. Di conseguenza sarà possibile per il giudice autorizzare le intercettazioni del pubblico ufficiale interessato.

Appalti pubblici. L'imprenditore che si macchia del reato di corruzione non potrà accedere agli appalti pubblici per 5 anni. Inoltre, se si è condannati a una pena non inferiore a 2 anni ci sarà l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego con le Pa e società partecipate.

Prescrizione. Le nuove norme prevedono un aumento della metà dei tempi entro cui la prescrizione agisce sui reati di corruzione.

Falso in bilancio per società non quotate. Il provvedimento modifica il Codice civile in materia di falso in bilancio. Le false comunicazioni sociali, attualmente sanzionate come contravvenzione, tornano ad essere un delitto, punibile con la pena della reclusione, da 1 a 5 anni, in caso di società non quotate; il delitto è perseguibile d'ufficio, salvo nelle ipotesi in cui il fatto sia di lieve entità. Quest'ultimo sarà punito con la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. Sarà il giudice a valutare la lieve entità del fatto a tenendo conto "della natura e delle dimensioni della società e delle modalità o degli effetti della condotta".

Società quotate. Il reato di falso in bilancio nelle società quotate sarà punito con un minimo di 3 sino a un massimo di 8 anni di reclusione. L'aumento della pena renderà possibile l'utilizzo di eventuali intercettazioni, lecite solamente in caso di reati punibili con più di 5 anni di carcere. Saranno inoltre sottoposte alle nuove norme anche le società che fanno appello al risparmio o lo gestiscono, le controllate anche se non quotate e quelle che hanno fatto richiesta di ammissione alla negoziazione in un mercato.

Follia di Stato, 112 reati depenalizzati: ecco l’elenco completo.

ENNESIMA PORCATA DEL GOVERNO RENZI, CHE PER RIDURRE IL PESO SULLA GIUSTIZIA ITALIANA HA DECISO DI DEPENALIZZARE 112 REATI: E TRA QUESTI VE NE SONO DI CLAMOROSI, TRA CUI STALKING, CORRUZIONE, TRUFFA E PERSINO L’OMICIDIO COLPOSO. ECCO L’ELENCO COMPLETO.

Profondo sconforto delle forze dell’ordine per la depenalizzazione dei reati minori: umiliati cittadini e poliziotti! Riuscite ad immaginare lo sconforto da parte degli operatori di Polizia – dichiara il segretario nazionale della Consap Giorgio Innocenzi – a seguito di questo provvedimento di depenalizzazione? Provate un attimo ad immaginare come dobbiamo sentirci noi poliziotti nel pensare che un omicidio colposo, furto, le percosse, il maltrattamento di un animale, la truffa, gli atti osceni, o una omissione di soccorso anche fatte sotto i nostri occhi possono non essere più oggetto di condanna penale. Riteniamo che questa forma di ingiustizia, non potrà fare altro che fomentare rabbia e sconforto tra gli operatori di polizia ma anche tra la gente comune!”
Il provvedimento di depenalizzazione dei reati minori sancisce un balzo all’indietro della giustizia in Italia – dichiara Igor Gelarda dirigente nazionale e Segretario regionale Sicilia del Sindacato di Polizia Consap. Si tratta, nei fatti, di una specie di amnistia preventiva nei confronti di numerosi reati, giacché lo Stato rinuncia a perseguirli. Oggi come mai mi sento di sottoscrivere quanto dichiarato dal mio conterraneo Leonardo Sciascia: Italia, altro che culla del diritto. Ne è la bara! È vero che si tratta di reati che non sono gravissimi- continuano dalla Consap- ma molti di questi influiscono notevolmente sulla vita quotidiana della gente e la loro non punibilità farà crollare sotto zero la percezione della sicurezza tra la brava gente, e farà invece schizzare la percezione di farla franca da parte di chi invece tanto bravo non è! Il carico giudiziario non si allenta in questo modo, ma potenziando i tribunali, le strutture di detenzione e assicurando, piuttosto la certezza della pena.”
112 REATI DEPENALIZZATI, ECCO L’ELENCO COMPLETO
– Abbandono di persone minori o incapaci – art.591 c.p. co.1
– Abusivo esercizio di una professione – art 348
– Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina – art.571 c.p.
– Abuso d’ufficio – art.323 c.p.
– Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico – art.615 ter
– Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio – art.508   c.p.
– Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute – art.441 c.p.
– Appropriazione indebita – art.646 c.p.
– Arresto illegale – art.606 c.p.
– Assistenza agli associati (anche mafiosi) – art.418 co.1 c.p.
– Attentato a impianti di pubblica utilità – art.420 c.p.
– Attentati alla sicurezza dei trasporti – art.432 c.p.
– Atti osceni – art.527 c.p.
– Atti persecutori (stalking) – art.612 bis co.1
– Commercio o somministrazione di medicinali guasti – art.443 c.p.
– Commercio di sostanze alimentari nocive – art.444 c.p.
– Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari – art.517 quater
– Corruzione di minorenne – art.609 quinquies co.1 c.p.
– Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi – art.434 co.1 c.p.
– Corruzione – art-318 c.p.
– Danneggiamento – art.635 c.p.
– Danneggiamento a seguito d’incendio – art.423 c.p.
– Danneggiamento seguito da inondazione,frana valanga – art.427 co.1 c.p.
– Danneggiamento di informazioni e programmi informatici – art.635 bis c.p.
– Danneggiamento di sistemi informatici o telematici – art.635 quater c.p.
– Detenzione di materiale pornografico – art.600 quater c.p.
– Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi – art.632 c.p.
– Diffamazione – art. 595 c.p.
– Divieto di combattimento tra animali – art.544 quinquies
– Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza – artt.392-393 c.p.
– Evasione – art 385 c.p.
– Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti – art.435 c.p.
– False informazioni al P.M. – art.371 bis
– Falsità materiale del P.U. – art.477 c.p.
– Favoreggiamento personale – art-378 c.p.
– Favoreggiamento reale art.379 c.p.
– Frode informatica – art.640ter co.1-2 c.p.
– Frode in emigrazione art.645 c.p.co.1
– Frode nelle pubbliche forniture – art.356
– Frode processuale – art.374 c.p.
– Frodi contro le industrie nazionali – art.514 c.p.
– Frode nell’esercizio del commercio – art.515 c.p.
– Furto – art.624 c.p.
– Gioco d’azzardo – art.718-719 c.p.
– Impiego dei minori nell’accattonaggio – art.600 octies c.p.
– Incesto – art.564 1 co. C.p.
– Inadempimento di contratti di pubbliche forniture art.355 c.p.
– Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato – art 316 ter
– Ingiuria – art.594 c.p.
– Ingresso abusivo nel fondo altrui – art.637 c.p.
– Insolvenza fraudolenta – art.641 c.p.
– Interferenze illecite nella vita privata – art. 615 bis
– Interruzione di pubblico servizio – art.331 c.p.
– Intralcio alla giustizia – art.377 c.p.
– Introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi – art.474 c.p.
– Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui – art.636 c.p.
– Invasione di terreni o edifici – art.633 c.p.
– Istigazione a delinquere – art.414 c.p.
– Istigazione a disobbedire alle leggi – art.415 c.p.
– Lesione personale – art.582 c.p.
– Lesioni personali colpose art.590 c.p.
– Maltrattamento di animali – art.544 ter
– Malversazione a danno dei privati – art.315 c.p.
– Malversazione a danno dello Stato – art.316 bis
– Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – art.388 c.p.
– Manovre speculative su merci – art.501 bis c.p.
– Millantato credito – art.346 c.p.
– Minaccia – art. 612 c.p.
– Occultamento di cadavere – art.412 c.p.
– Oltraggio a P.U. – art.341 bis
– Oltraggio a un magistrato in udienza art.343 c.p.
– Omessa denuncia di reato da parte del P.U. – art.361
– Omicidio colposo – art.589 c.p. co.1
– Omissione di referto – art.365 c.p.
– Omissione di soccorso – art. 593 c.p.
– Patrocinio o consulenza infedele – art.380 c.p.
– Peculato mediante profitto dell’errore altrui – art.316 c.p.
– Percosse – art. 581 c.p.
– Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi – art.497 bis co.1.
– Procurata evasione – art.386 co.1
– Procurata inosservanza di pena – art.390 c.p.
– Resistenza a P.U. – art. 337 c.p.
– Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio – art.501 c.p.
– Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro – art.437 c.p.
– Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio – art.326 c.p.
– Rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale – art.379 bis
– Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione – art.328 c.p.
– Rissa – art.588 c.p.
– Simulazione di reato – art.367 c.p.
– Sostituzione di persona – art.494 c.p.
– Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro – art.334 c.p.
– Sottrazione di persone incapaci – art.574 c.p.
– Sottrazione e trattenimento di minori all’estero – art.574 bis
– Stato d’incapacità procurato mediante violenza – art. 613 c.p.
– Traffico d’influenze illecite – art.346 bis
– Truffa – art.640 c.p.
– Turbata libertà degli incanti – art.353
– Turbativa violenta del possesso di cose immobili – art.634 c.p.
– Usurpazione di funzioni pubbliche – art.347
– Uccisione di animali – art.544 bis
– Uccisione o danneggiamento di animali altrui – art.638 c.p.
– Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine – art.516 c.p.
– Vilipendio delle tombe – art.408
– Vilipendio di cadavere – art.410 co.1
– Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza – art 616 c.p.
– Violazione di domicilio art.614 c.p.
– Violazione di domicilio commessa dal P.U. – art. 615 c.p.
– Violazione di sepolcro – art.407 c.p.
– Violazione di sigilli art.349
– Violazione degli obblighi di assistenza familiare – art.570 c.p.
– Violenza o minaccia a P.U. art.336 c.p.
– Violenza privata – art.610 c.p.
– Violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato – art.611 c.p.
Questa follia di Stato rientra nelle Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto (decreto legislativo – esame preliminare) discusse nel Consiglio dei Ministri di lunedì 1 dicembre 2014, svoltosi alle ore 21.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
Sotto la dicitura di “Agenda per la semplificazione” si depenalizzano reati gravissimi quali la corruzione, la truffa, lo stalking, addirittura l’omicidio colposo.
Leggendo la nota del citato Cdm si ha conferma della follia di Stato: “Su proposta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto delegato che recepisce le proposte elaborate dalla commissione ministeriale nominata con D.M. 27 maggio 2014 e presieduta dal prof. Francesco Palazzo con l’obiettivo di rivedere il sistema sanzionatorio e dare attuazione alla legge delega 67/2014 in materia di pene detentive non carcerarie e depenalizzazione. L’istituto, costruito quale causa di non punibilità, consentirà una più rapida definizione, con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione, dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti di penale rilievo caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto, evitando l’avvio di giudizi complessi e dispendiosi laddove la sanzione penale non risulti necessaria. Resta ferma la possibilità, per le persone offese, di ottenere serio ed adeguato ristoro nella competente sede civile. L’attuazione della delega consentirà ragionevolmente, nel breve periodo, di deflazionare il carico giudiziario restituendo alla giustizia la possibilità di affrontare con nuove energie indagini e processi complessi, la cui definizione possa essere ritardata o ostacolata dalla pendenza di processi relativi a fatti di particolare tenuità.”
Scappate da questo Paese, finchè siete in tempo.
POST SCRIPTUM – Clicca qui per leggere il testo integrale della LEGGE 28 aprile 2014, n. 67 Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. (14G00070) (GU Serie Generale n.100 del 2-5-2014)

mercoledì 1 aprile 2015

Tremonti, inviata a Senato richiesta di autorizzazione a procedere per corruzione.

Tremonti, inviata a Senato richiesta di autorizzazione a procedere per corruzione

L'ex ministro dell'Economia è accusato dalla Procura di Milano di aver incassato da Finmeccanica una tangente da 2,4 milioni nel maggio 2008, per ottenere il via libera all'acquisizione del gruppo statunitense Drs, nonostante un primo parere negativo. Ora la decisione passa a Palazzo Madama.

La procura di Milano ha inviato in Senato la richiesta di autorizzazione a procedere per Giulio Tremonti in relazione a una presunta tangente che gli sarebbe stata versata da Finmeccanica nel maggio del 2008, quando era ministro dell’Economia, per ottenere, dopo un parere negativo, il via libera all’acquisizione del gruppo statunitense Drs, fornitore anche del Pentagono. Tremonti è indagato per corruzione e per una presunta tangente di 2,4 milioni di euro.
Lo scorso ottobre, con l’invio degli atti al Tribunale dei Ministri i pm hanno dato forma all’inchiesta a carico di Tremonti e che vede indagati anche il socio dello studio tributario fondato dal senatore, il professionista Enrico Vitali, oltre all’ex presidente e all’ex direttore finanziario di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini e Alessandro Pansa.
Il Tribunale dei Ministri di Milano dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta dalla Procura (come prevede la legge, dato che Tremonti all’epoca era ministro), aveva ordinato ai pm Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi, titolari delle indagini, di chiedere l’autorizzazione a procedere al Senato per andare avanti con il procedimento. E, da quanto si è saputo, la richiesta, firmata anche dal procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, è stata trasmessa al Senato e dovrà essere valutata, in prima battuta, dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere.
L’indagine, coordinata dagli stessi pm che, tra l’altro, sempre a fine ottobre avevano disposto la perquisizione dello studio “Tremonti, Vitali, Romagnoli, Piccardi e Associati” per un’altra inchiesta legata ad un presunto riciclaggio di denaro dell’ex deputato Marco Milanese, ha preso il via in seguito alle dichiarazioni rese nel 2010 al pm di Roma Paolo Ielo dall’ex consulente di Finmeccanica, Lorenzo Cola. Quest’ultimo a verbale aveva associato il cambio di rotta e l’ok di Tremonti all’operazione Finmeccanica-Drs ad un parcella milionaria liquidata dalla holding di Stato allo studio dei soci dell’allora ministro per una consulenza fiscale. Parcella che, è l’ipotesi degli inquirenti milanesi, sarebbe servita a mascherare in realtà la tangente da oltre 2 milioni di euro.
Il Tribunale dei Ministri, poi, a fine gennaio ha deciso di trasmettere di nuovo gli atti ai pm affinché chiedessero, come prevedono le norme, l’autorizzazione a procedere nelle indagini nei confronti del senatore Tremonti. Il Senato dovrà valutare se dare il via libera alla prosecuzione del procedimento e potrà bocciare la richiesta nel caso ritenga sussistente un ‘fumus persecutionis’ nei confronti dell’ex ministro.

La Spiaggia Nascosta più Bella al Mondo, Messico.



Acque incontaminate, coralli da ammirare, sole e silenzio. L’oasi cristallina è il luogo dove hanno girato il film The Beach con Leonardo di Caprio, diretto nel 2000 da Danny Boyle e tratto dall’omonimo romanzo di Alex Garland.

Il suo vero nome sarebbe Playa del Amor, ma vista la posizione si è guadagnata il nuovo nome di Hidden Beach (spiaggia nascosta). Siamo nell’arcipelago delle Isole Marieta ad ovest di Puerto Vallarta, in Messico (cercala nella mappa dei luoghi più affascinanti del mondo). La spiaggia segreta si trova all’interno di un grosso buco nella roccia, con sabbia chiarissima e acqua cristallina. Non si vede dall’esterno e l’unico modo di raggiungerla è percorrere un tunnel lungo 6 metri a cui si accede dal mare, nuotando o pagaiando dall’oceano: cosa che i turisti fanno spesso e volentieri per ammirare questo luogo incredibile.
Un posto da sogno l’arcipelago delle Marieta Islands, formatesi probabilmente secoli fa a seguito dell’intensa attività vulcanica della zona. Durante i primi anni del 1900, il governo messicano approfittò del fatto che le isole fossero completamente disabitate e utilizzò in particolare Hidden Beach per condurre degli esperimenti militari.
Fortunatamente oggi non è più così, infatti in seguito ad una serie di proteste le isole sono diventate patrimonio protetto e meta di escursioni. Ora questo paradiso fa parte dell’Unesco, grazie anche all’intervento di Jacques Cousteau. Nel 1960 lo scienziato guidò una protesta contro le attività umane che stavano devastando sulle isole ma solo nel 2005 le isole sono state dichiarate Parque Nacional Islas Marietas. Ora le uniche attività autorizzate sono il nuoto e la canoa, per evitare di turbare gli animali e le piante che dopo decenni sono tornati a prosperare su queste isole.
Dopo anni di ricerche e di sforzi per proteggere legalmente l’arcipelago, egli riuscì a guidare un gruppo di scienziati a convincere le autorità messicane a dichiarare le Marietas un parco nazionale protetto contro la pesca, la caccia e le altre attività umane potenzialmente dannose per il microcosmo creatosi nell’arcipelago.
Per questo motivo oggi, le isole sono disabitate anche se visitate da migliaia di turisti che, previa autorizzazione, possono vedere da vicino le meraviglie naturali nascoste in esse.
Hidden Beach è senza dubbio una delle più ambite attrazioni del luogo. Letteralmente “spiaggia nascosta”, è raggiungibile soltanto in barca, il viaggio dura circa 45 minuti, e nell’ultimo tratto a nuoto.
Questo luogo magico è accessibile soltanto attraverso un tunnel lungo circa 8 metri: i visitatori devono attraversarlo a nuoto per scoprire il paradiso terreste che nasconde. Il tunnel è abbastanza spazioso, tra l’acqua e la roccia ci sono circa 6 metri, motivo per cui non occorre dotarsi di attrezzatura subacquea.
La spiaggia è scavata all’interno di un grosso buco nella roccia ricoperta della fauna selvatica e caratterizzata da sabbia chiarissima e acqua cristallina. Si ritiene che Playa del Amor, a differenza dell’arcipelago che è nato da un’eruzione vulcanica, sia stata originata proprio dalle esplosioni che, dall’inizio del Novecento, si sono succedute in zona.
La spiaggia sarebbe diventata una meta popolare dopo che le sue immagini hanno fatto impazzire il web. Senza i social network ed i media, sarebbe ancor oggi nascosta oppure solo un’altra spiaggia in attesa di essere scoperta e rivelata al mondo. Possiamo affermare quindi di avere trovato l’ottava meraviglia. La spiaggia più nascosta sulla faccia del pianeta, alla quale,come dicevamo, è possibile accedere solo attraverso il famoso tunnel d’acqua che una volta superato si apre sul suo panorama mozzafiato.
Un vero e proprio angolo di paradiso ideale per rilassarsi e dimenticare lo stress della vita quotidiana.
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