martedì 22 marzo 2016

Scoperti 9 mostri stellari, 100 volte più grandi del Sole.

Rappresentazione artistica dei 'mostri stellari' 100 volte più grandi del Sole (fonte: NASA, ESA, P Crowther, University of Sheffield)Rappresentazione artistica dei 'mostri stellari' 100 volte più grandi del Sole (fonte: NASA, ESA, P Crowther, University of Sheffield)


Sono riunite in un unico ammasso.


Scoperte nove enigmatiche stelle supergiganti con una massa record di oltre 100 volte quella del nostro Sole: sono riunite in un unico ammasso stellare, chiamato R136. Le ha scoperte e descritte sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Paul Crowther, dell'università britannica di Sheffield, basandosi sulle immagini del telescopio spaziale Hubble. 

Di stelle con una massa centinaia più grande di quella del Sole, come quelle appena scoperte, se ne conoscono pochissime, appena qualche decina, e i meccanismi che ne rendo possibile la formazione rappresentano ancora oggi un punto interrogativo. La loro incredibile massa le porta a produrre un'enorme quantità di energia e per questo sono particolarmente calde e luminose, milioni di volte il nostro Sole. Caratteristiche che le fanno avere una vita breve, appena pochi milioni di anni, e le rendono difficili da vedere, perché la maggior parte della luce che emettono è solo ultravioletta. 

I nuovi 9 giganti stellari sono stati individuati all'interno di un ammasso stellare, una sorta di 'condominio' di stelle riunite in uno spazio ristretto, all'interno della nebulosa della Tarantola a 170.000 anni luce da noi. Vederli è stato possibile solo grazie a un particolare strumento, lo Space Telescope Imaging Spectrograph (Stis), che si trova a bordo di Hubble, il telescopio spaziale nato dalla collaborazione di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa). 

All'interno di questo ammasso stellare erano stati già trovati altri giganti simili, tra cui anche R136a1 la più 'pesante' e luminosa stella conosciuta. Ora, grazie alla nuova scoperta, sarà possibile analizzare meglio i possibili meccanismi proposti finora, che siano ad esempio il risultato della fusione di stelle binarie, per spiegare l'esistenza di questi giganti teoricamente 'impossibili'.

venerdì 18 marzo 2016

SEMI DI LINO: COSA ACCADE AL CORPO ASSUMENDONE UNA MANCIATA OGNI GIORNO. - Marta Albè

semi di lino Benefici Corpo
semi di lino rappresentano un ingrediente benefico utile da inserire nella dieta per favorire il buon funzionamento del nostro organismo. Ma sappiamo davvero cosa succede al nostro corpo se ne assumiamo una manciatina ogni giorno? Con i semi di lino facciamo il pieno di omega 3 e ci prendiamo cura del nostro intestino.
Essi sono considerati, infatti, una delle principali fonti vegetali di acidi grassi omega 3. Si tratta di acidi grassi essenziali che il nostro organismo ricava dal cibo e che dobbiamo assumere regolarmente per mantenerci in salute. Non a caso, tra le altre fonti vegetali di acidi grassi omega 3 troviamo anche l’olio di lino e le noci. Se assumiamo, quindi, regolarmente e ogni giorno una piccola quantità di semi di lino possiamo garantire al nostro corpo il fabbisogno quotidiano di omega 3 necessario per il nostro benessere.

Come assumere i semi di lino

I nutrizionisti consigliano di non assumere i semi di lino interi perché il nostro corpo non sarebbe in grado di assimilarli e li espellerebbe così come sono. Per questo motivo è necessario tritarli in modo da sminuzzarli prima di mangiarli. Così il nostro corpo potrà assimilare le preziose sostanze nutritive che contengono. Dato che gli acidi grassi omega 3 si deteriorano facilmente, il suggerimento è di tritare o macinare i semi di lino al momento. Può essere utile avere a disposizione un piccolo tritatutto o un macinacaffè elettrico per eseguire rapidamente questa semplice operazione.

Quanti semi di lino mangiare ogni giorno

La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana consiglia di assumere 1 o 2 porzioni di alimenti che contengono omega 3 ogni giorno per assicurare al nostro organismo il quantitativo corretto di acidi grassi essenziali.
In particolare nel caso dei semi di lino una porzione equivale a tre cucchiaini, mentre di conseguenza due porzioni equivalgono a sei cucchiaini. L’ideale sarebbe dunque assumere da 3 a 6 cucchiaini di semi di lino al giorno, sempre dopo averli macinati, in modo che il nostro corpo possa assimilarli in modo corretto.

I benefici dei semi di lino

Se assumiamo i semi di lino ogni giorno ci depuriamo e facciamo il pieno di omega 3. I semi di lino sono benefici per la nostra salute non soltanto per il loro contenuto di omega 3. L’assunzione di semi di lino, accompagnati da un bicchiere d’acqua, è consigliata soprattutto per risvegliare il nostro intestino, per depurarlo e per prevenire e contrastare la stitichezza.
Basta lasciare riposare per una notte un cucchiaio di semi di lino in mezzo bicchiere d’acqua perché si formi una sorta di gel naturale, una sostanza mucillaginosa considerata benefica da assumere al mattino a stomaco vuoto per risvegliare l’intestino.
Con i semi di lino potrete preparare un infuso a freddo per aiutare l’intestino a funzionare in modo corretto e a depurarsi al meglio. Qui trovate le indicazioni per la preparazione e altri rimedi naturali a base di semi di lino.
Assumere i semi di lino ogni giorno aiuta a bilanciare il corretto apporto di omega 3 e di omega 6 nella nostra dieta. Gli omega 6 sono molto più presenti negli alimenti rispetto agli omega 3 e dunque è molto più semplice assumerli nella normale alimentazione, mentre dobbiamo cercare di prestare più attenzione agli omega 3 e da questo punto di vista i semi di lino sono davvero un aiuto prezioso, soprattutto per chi è vegetariano o vegano e non assume omega 3 da fonti alimentari come pesci e molluschi (che però accanto agli omega 3 possono contenere, purtroppo, un livello eccessivo di mercurio).
Ricordiamo dunque che una manciatina di semi di lino macinati o di noci (circa 30 grammi al giorno) grazie agli omega 3 e agli altri preziosi elementi benefici che contengono ci aiutano a preservare la salute del cuore, della circolazione, del cervello e dell’intestino. Grazie ai semi di lino dunque potremo orientare la nostra alimentazione e il nostro stile di vita verso un maggior benessere.

Come inserire i semi di lino nella dieta quotidiana

Ora che abbiamo scoperto i principali benefici dei semi di lino, vediamo qualche trucco per inserirli più facilmente nella nostra dieta quotidiana. Per beneficiare degli omega 3 presenti nei semi di lino dobbiamo consumarli tritati e sempre crudi, perché il calore e la cottura alterano gli acidi grassi essenziali.
Il modo più semplice per mangiare una manciata di semi di lino ogni giorno è aggiungerli dopo averli tritati alla nostra tazza con il muesli o con i cereali per la colazione, oppure alle macedonie e ai frullati preparati in casa da noi.
Mentre a pranzo e a cena potremo aggiungere i semi di lino alle nostre insalate. I semi di lino daranno un tocco saporito e salutare in più a tutti i vostri piatti.Qui altri consigli utili per arricchire facilmente la dieta con i semi di lino.
Utilizzate già i semi di lino nella vostra dieta? Avete notato dei benefici?

AMARANTO, QUINOA E CAÑIHUA: I 3 SEMI CHE SALVERANNO IL MONDO. - Marta Albè

quinoa amaranto semi

Amarantoquinoa e canihua, ecco tre semi originari delle Ande che possono salvare il mondo. Infatti rappresentano una fonte molto preziosa di amminoacidi essenziali e la loro coltivazione può avvenire in condizioni climatiche avverse, senza ricorrere a erbicidi e pesticidi.
L’amaranto era considerato l’oro degli Inca e insieme alla quinoa e alla cañihua costituiscono gli alimenti basilari dell’alimentazione delle popolazioni sudamericane che vivono sugli altipiani andini. Amaranto e quinoa negli ultimi anni si sono diffusi in altri Paesi del mondo. Possono esserci utili per variare la nostra alimentazione. Scopriamo quali sono le caratteristiche di questi alimenti e perché possono contribuire a salvare il mondo.

Amaranto

Negli ultimi tempi l’amaranto ha fatto parlare di sé come protagonista di una vera e propria crociata naturale contro le coltivazioni OGM di Monsanto. L’amaranto è una pianta molto resistente che è in grado di invadere i campi coltivati con la soia OGM. Infatti l’amaranto, che potenzialmente è una pianta infestante, riesce a resistere al potente erbicida Roundup a base di glifosato che viene normalmente utilizzato come diserbante in agricoltura.
Oltre ad essere in grado di resistere ad uno degli erbicidi più nocivi utilizzati in agricoltura, l’amaranto si distingue per la sua ricchezza di vitamine, in particolare di vitamina A e di vitamina C, e per il suo contenuto proteico. La coltivazione dell’amaranto è in grado di sopportare molto bene le avversità climatiche.
amaranto quinoa semi
Le piante di amaranto non vengono colpite da particolari malattie e sanno difendersi dagli insetti in modo naturale. L’amaranto è la prova che le sementi super resistenti esistono già in natura e che il mondo non ha dunque bisogno di ricorrere agli OGM per migliorare le coltivazioni e incrementare i raccolti.

Quinoa

La FAO ha dichiarato il 2013 ‘Anno internazionale della quinoa’ per sottolineare che da secoli questo "pseudo cereale" è alla base dell’alimentazione delle popolazioni contadine delle Ande e che ora merita di essere riscoperto. La quinoa è una coltivazione molto resistente ed è anche l’unico alimento in grado di fornire da solo al nostro organismo in quantità adeguate tutti gli amminoacidi essenziali che ha bisogno di ricavare dal cibo per produrre le proteine.
Negli ultimi anni il consumo della quinoa sta diventando popolare al di fuori del Sudamerica e iniziano a sorgere dei dubbi sulla sostenibilità di una sua coltivazione su larga scala per soddisfare la crescita dalla domanda.
quinoa moda superfood
Esiste però una soluzione molto semplice per essere sicuri di avere a disposizione una quinoa sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di scegliere la quinoa del commercio equo e solidale, la cui produzione tutela il territorio e le popolazioni, permettendo ai contadini di uscire dalla povertà.

Cañihua

Cañahua o cañihua, ne avevate mai sentito parlare? Si tratta di una pianta erbacea annuale simile alla quinoa nell’aspetto e per la ricchezza di amminoacidi. Dal punto di vista nutrizionale ha un elevato contenuto di proteine e un basso apporto di grassi. Cresce molto bene in alta montagna e sopporta le basse temperature.
Si tratta di una coltivazione molto resistente. A differenza della quinoa però questa pianta non contiene saponine, una caratteristica vantaggiosa dal punto di vista della cottura. La quinoa invece contiene saponine e proprio per questo motivo va risciacquata prima di cuocerla così da eliminare le sostanze che le darebbero un sapore amaro. La sua coltivazione e il suo utilizzo avvengono su piccola scala e a livello esclusivamente locale in Perù e in Bolivia.
cañihua
La cañihua è originaria delle Ande e la sua coltivazione è molto promettente dato che questa pianta è in grado di resistere al gelo, ai parassiti, alle malattie e alla siccità. Le sue molteplici capacità di resistenza e le sue caratteristiche nutrizionali la rendono un alimento sicuro e benefico per le famiglie che vivono sull’altopiano boliviano. In questo modo anche le popolazioni più povere hanno a disposizione di che nutrirsi. La coltivazione della cañihua non ha bisogno di pesticidi, è sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Palermo: apre l'ipermercato a km zero, 2800 prodotti made in Sicily.

Palermo: apre l'ipermercato a km zero, 2800 prodotti made in Sicily

Sanlorenzo Mercato apre al pubblico nell'antica fabbrica di agrumi. Nove botteghe, marchi tipici Igp e Dop e una serie di eventi. Fra i partner la facoltà di Agraria dell'Università.

Si chiama Sanlorenzo Mercato e da domani sarà aperto al pubblico. Si trova al civico 288 nell'omonima via a Palermo. Un tempo era una fabbrica di derivati agrumari, dopo 40 anni torna a nuova vita. Gli antichi capannoni - uno spazio di 1.500 metri quadrati con annesso un giardino da 1.200 metri quadrati - ospitano nove botteghe (dalla caffetteria al forno, dalla pescheria alla macelleria, dall'ortofrutta alla salumeria, friggitoria e un'osteria) dove è possibile acquistare una selezione di 2.800 prodotti siciliani (29 Igp e Dop) a chilometro zero per un'offerta gastronomica che consente di passare dalla frittura di pesce, ai centrifugati di frutta e verdura, dal classico 'sfincione' alla mortadella d'asina al tè e ai frutti esotici.

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Sanlorenzo Mercato non è solo uno spazio commerciale, ma vuole diventare un luogo culturale e per quest' anno ha già in calendario 150 eventi: si comincia il 31 marzo con un incontro sui cibi della salute. Tra i partner annovera anche l'università di Palermo: non a caso gli studenti della facoltà di Agraria frequenteranno ad ottobre la prima lezione del corso di Laurea in Scienze tecnologie agroalimentari. Sanlorenzo Mercato, che sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22 dalla domenica al giovedì, mentre  da venerdì a sabato fino alle 24, guarda anche al sociale; non a caso ha stretto anche un accordo con il Banco Alimentare di donare il cibo invenduto o prossimo alla scadenza alle famiglie in stato di bisogno del quartiere Sanlorenzo.

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"Mercato San Lorenzo vuole diventare un luogo di incontro - ha detto l'ideatore e imprenditore Dario Mirri - per allestire questo spazio abbiamo investito circa 3 milioni di euro. I prodotti freschi sono il nostro core business, è il primo esperimento in Sicilia. La formula scelta è quella della filiera corta, vogliamo mettere in contato produttori e consumatori". "In Sicilia esistono 5 mila imprese - ha aggiunto- che commercializzano agroalimentari e 220 mila aziende produttive, sono numeri importanti e ho immaginato che c'era la necessità di creare un luogo di intermediazione non solo per commercianti e produttori ma anche tra quest'ultimi e i consumatori finali".

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/03/17/news/palermo_apre_l_ipermercato_a_km_zero_2800_prodotti_made_in_sicily-135697844/

FOTOVOLTAICO: CREATO IL 'TAPPETO' CHE PRODUCE ENERGIA PULITA. - Francesca Mancuso

tappeto fotovoltaico

Si srotola come un tappeto, si trasporta facilmente ed è in grado di portare energia elettrica pulita anche nelle aree più remote del mondo. È il nuovo pannello fotovoltaico Roll-Array. a caccia di fondi sulla piattaforma Crowdcube.
Renovagen ha sviluppato e brevettato questo sistema portatile. Fino a 10 volte più potente rispetto alle soluzioni già esistenti, lo speciale pannello è molto sottile ed è stato progettato per essere utilizzato in aree difficili da raggiungere, come quelle colpite da disastrati e calamità naturali.
Roll-Array può alimentare una struttura medica di 120 posti letto eliminando la necessità di grandi generatori diesel. Il “tappeto” fornisce 100kW di potenzapermettendo la creazione di vere e proprie centrali elettriche trasportabili. E tutto senza produrre un solo grammo di CO2.
Anche il montaggio è molto semplice e veloce visto che il tappeto fotovoltaico è già dotato di tutto ciò che occorre per il suo funzionamento: dai cavi di alimentazione integrati ai moduli fotovoltaici.
Renovagen Roll
Non solo questa tecnologia è di veloce installazione ma garantisce anche una riduzione dei costi del carburante e la quantità di emissioni per il trasporto. I tappeti solari infatti non hanno bisogno di speciali mezzi ma possono essere trasportati da un veicolo 4×4 collegato a un piccolo rimorchio e possono essere trasportati in container standard.
Secondo Renovagen, un parco fotovoltaico standard richiede 22 ore d'installazione, mentre questi tappeti si srotolano in appena 2 minuti. Sono anche dotati di batterie e inverter in modo da garantire energia anche nelle ore in cui il sole non c'è.
Rollarray Renovagen
Un'altra alternativa agli inquinanti generatori diesel.

giovedì 17 marzo 2016

Omicidio al coca party, Foffo: “Ho fatto una cosa agghiacciante, non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca”. -


Luca Varani

«Ho fatto una cosa terribile e agghiacciante, non so come potrò mai scusarmi con i genitori di Luca». È quanto detto oggi da Manuel Foffo al pm di Roma nel terzo interrogatorio in carcere sull’omicidio di Luca Varani. L’atto istruttorio durato quasi 4 ore.   
Al termine dell’interrogatorio l’avvocato Michele Andreano, difensore del giovane, ha spiegato che il ragazzo «appare molto provato». «Ancora non ricorda perfettamente i dettagli di questo terribile delitto e quindi abbiamo sospeso ma ci saranno ulteriori incontri con il pm. Manuel ha spiegato bene la sua posizione. Ricorda chiaramente cosa è accaduto in quella casa ma ci sono ancora dei vuoti. Ha ribadito la sua versione, sulla dinamica non ci sono grandi variazioni siamo ora ai dettagli su quanto successo», ha aggiunto.  
In carcere si è svolto anche un confronto tra Manuel Foffo e il padre, Valter. «Ma è vero che mi volevi uccidere?». «Sì, papà, è vero». I due, poi, sono scoppiati a piangere e si sono abbracciati. Il padre era rimasto molto colpito dalle dichiarazioni rese al pm dal figlio che parlando dell’omicidio di Luca aveva detto che sullo sfondo aleggiava questo suo desiderio di eliminare il genitore per il quale «provava una forte rabbia interiore». 


Scusarti? Si chiede scusa quando si fa una marachella, quando si offende qualcuno con parole o gesti.....ma quando si uccide un essere umano con tanta ferocia si chiede "PERDONO".

Ma credo che la colpa di ciò che hai fatto non sia tutta tua, ma di chi ti ha dato tutto e non si è mai curato di punirti quando lo meritavi, facendoti credere che eri immortale, intoccabile, furbo al punto di poter uccidere senza essere scoperto.

La vita non è come nei videogiochi dove c'è il "game over", nella vita, quando si muore, si è morti per sempre!
Cetta.

SCOPERTE DUE STANZE SEGRETE DIETRO LA TOMBA DI TUTANKHAMON.


Foto: http://www.archeomedia.net/egitto-trovata-la-tomba-di-nefertiti/

Nelle stanze ci sono tracce di metalli e materiale organico.

Potrebbe essere l'ultimo segreto del faraone-bambino, Tutankamon, il più celebre della storia egiziana. E' quasi certo che ci siano due camere nascoste dietro i muri della tomba del giovane principe a Luxor: lo ha annunciato il ministro delle Antichita' egiziane, illustrando i risultati preliminari di un'analisi sofisticata realizzata con il radar. L'ipotesi, che è quasi una certezza, suffraga la tesi di un archeologo ed egittologo britannico, Nicholas Reeves, secondo cui le camere nascoste sarebbero il sepolcro della leggendaria regina Nefertiti, la madre di Tut. 
Il ministro egiziano, Mamdouh al Damati, propende invece per un'altra tesi, che si tratti della tomba di un'altra sposa del faraone Akenaton, il padre dell giovane Tutankamon, o anche di una delle sue figlie.   

Lo studio con il radar realizzato dall'esperto giapponese, Hirokatsu Watanabe, ha rivelato che "c'è una probabilità del 90% che ci siano due stanze nascoste dietro la tomba di Tutankamon", ha spiegato il ministro durante una conferenza stampa convocata al Cairo. "Ci sono spazi vuoti" dietro due pareti, "ma non sono del tutto vuoti, contengono materiali organici e metallici". Il ministro ha aggiunto che nella tomba -che si trova nella Valle dei Re, sulla riva del Nilo, di fronte a Luxor- saranno condotte ulteriori ricerche a fine marzo. Contrariamente ad altre tombe di faraoni, che sono state quasi interamente saccheggiate, quella di Tutankamon, scoperta nel novembre 1922 dall'archeologo britannico, Howard Carter, era intatta: conservava più di 5mila oggetti, risalenti a 3.300 anni fa, molti dei quali in oro massiccio. 

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/scoperte-stanze-segrete-tomba-tutankhamon-57d59d15-8df9-448a-b400-710c4da0c097.html





Nefertiti e Akhenaton in famiglia con tre delle loro figlie. - fonte: http://blog.libero.it/osiris2/10527358.html


Pharaoh Akhenaten.jpg         
Akhenaton                                                        Nefertiti                                                        Tutankhamon