Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 21 giugno 2023
Uno dei classici più belli del Novecento? - G.Middei - Professor X
Quando mi domandano, c’è un libro che consiglieresti ad occhi chiusi? Un classico scritto in modo semplice, toccante e profondo al tempo stesso? A me viene subito in mente Il vecchio e il mare di Hemingway. Di cosa parla? Di un uomo che prende la sua barca e va a pesca, una semplicissima battuta di pesca. Non vi sembra una trama terribilmente banale? Ma la magia di questo libro non sta nella trama.
Hemingway riesce a trasformare una semplice battuta di pesca in un viaggio incredibile; e al termine della lettura scopri che questo libricino di appena cento pagine, ecco ti ha cambiato. C’è quest’uomo che fissa il mare e un cielo altrettanto immenso e infinito che sta sopra di lui; c’è la lotta per la sopravvivenza, c’è il bene, la solitudine, la bellezza e il male.
Vedete, ci sono momenti nella vostra vita in cui vorrete vedere con i vostri occhi ciò che ha visto chi si è arrampicato sulla montagna più alta del mondo; vi saranno momenti in cui avrete sete di poesia, «d’infinito» e sentirete in voi l’urgenza di dare un nome a quelle terribili domande che sentite dentro di voi, e in questi momenti sarete pronti per la musica de Il vecchio e il mare.
Un altro motivo per leggere Hemingway è che pochi scrittori sanno scrivere in modo tanto semplice e tanto bello al tempo stesso. Non farete alcuna fatica a leggerlo. Leggere Hemingway ti dà piacere, ti lascia un gusto dolcissimo in bocca; gli aggettivi che usa hanno un sapore unico. Perché un buon libro provoca innanzitutto uno sconvolgimento fisico. Ti fa avvampare, ti fa tremare, e c’è persino chi leggendo certe frasi avverte l’acquolina in bocca.
Vi ho incuriosito? Avete mai letto Hemingway?
G.Middei,anche se voi mi conoscete come Professor X #istruzione #letteratura #cultura
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Non conoscevo Manuel. - Simone Terreni
Cioè insomma, è successo quella roba lì.
E da quando è successo non penso ad altro. Fai le cose come se nulla fosse, ma non è così. Un magone allo stomaco, quasi un bruciore, un senso di angoscia.
Non conoscevo Manuel.
Ma il mio pensiero va continuamente a lui.
Come nel 2021 quando una bimba di Palermo di 11 anni morì in un’altra challenge di TikTok, una sfida fatta sui social.
Eh io cosa feci? Non lo accettai.
Invece di condannare i social e la tecnologia, come il coro dei perbenisti boomer benpensanti, mi dissi che dovevo fare qualcosa.
Invece di criticarli i ragazzi, mi dissi, proviamo a parlare il loro linguaggio.
Invece di criminalizzare i Social proviamo a riempirli di cose belle.
Così decisi di portare Dante su TikTok.
Tutta la Divina Commedia. E i ragazzi arrivarono e apprezzarono. E da allora mi sono impegnato come non mai. Libri, conferenze, incontri nelle scuole. Tanta tanta, cultura e divulgazione. Ci ho messo l’anima sempre gratis, sempre pensando di lasciare loro qualcosa.
La bellezza salverà il mondo, mi dicevo.
Poi, cioè insomma, succede quella roba lì.
Quando muore un bambino si blocca tutto. E mica ti rendi conto. Dici che non è possibile. Ed è inutile darti da fare, creare contenuti di qualità. È inutile dire che sotto i 13 anni si dovrebbero vietare i social, che servirebbe il Patentino Obbligatorio per lo Smartphone, che servono ore di Educazione Digitale obbligatoria nelle scuole, che è sempre una questione di EDUCAZIONE, che i primi a essere educati dovrebbero essere i genitori, che ogni like, OGNI SINGOLO LIKE che metti anche tu sui social, è importante.
Ma poi alla fine i ragazzi restano soli.
Preferiscono seguire e condividere le bravate web pericolose, fatte per monetizzare. E a te passa la voglia di fare tutto. Di arrenderti, di smettere. Capisci che hai perso. Perché a 5 anni davanti hai TUTTO. E tu non sai che cacchio sia questo “tutto”. Ma senti che era giusto che l’avesse questo cacchio di tutto.
Quando muore un bimbo non muore solo una persona.
Cioè insomma, succede quella roba lì.
Muore la possibilità per una nazione di essere migliore.
#fattinonfosteavivercomebruti
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martedì 20 giugno 2023
Giuseppe Conte - Manifestazione #BastaVitePrecarie.
UNA BRUTTA STORIA ITALIANA. - Roberto Vallasciani
Stamattina una mia amica mi ha segnalato questo post.
Ho scritto una chiosa finale perché credo che quanto avvenuto sia tanto grave quanto emblematico.
"Sono Pasquale Tridico figlio di un padre analfabeta che, come cantava De Gregori, faceva il guardiano di mucche, non sapeva né leggere e né scrivere e che per buona parte della sua vita è stato sordomuto. Nel paese della Calabria dove siamo nati veniva considerato un ritardato.
Mentre studio, mia sorella scopre che la sindrome di mio padre è curabile, e che la mutua poteva passargli (addirittura gratis!) un apparecchio acustico. Papà ottiene la sua protesi e questo gli cambia la vita: recupera l’udito e persino la parola, anche se, per tutta la vita, parlerà come un bambino.
Ma non è finita: Un altro mio fratello, il secondo, va a studiare a Torino, dove scopre che c’è possibilità del ‘collocamento obbligatorio’ per le persone come lui; convince papà a fare domanda da bidello in una scuola di Torino. La presenta lui e papà viene assunto! Ci trasferiamo tutti.
Dai miei 15 anni, 4 mesi all’anno ho fatto vacanze-lavoro in Germania; ho fatto il lavapiatti, il lavapadelle, il cameriere, animatore e coordinatore nelle colonie estive.
Se non avessi avuto questa vita di lavoro alle spalle non mi sarei messo a studiare il reddito, non avrei desiderato realizzarlo con tanta forza. Se quando pubblicai il primo saggio scientifico, nel 2014, qualcuno mi avesse detto che cinque anni più tardi sarei stato a capo del soggetto che erogava il reddito avrei chiamato l’ambulanza per farlo ricoverare.
Sono figlio del welfare; senza stato sociale laverei le padelle in Germania!”
#PasqualeTridico
Pasquale Tridico è dal 2019 Presidente dell’INPS. La sua gestione in questi anni è stata virtuosa: la produttività è aumentata del 20% ed i tempi di liquidazione delle prestazioni si sono ridotti del 15%. E mai come adesso l’Istituto ha goduto di autonomia ed indipendenza.
Bene.
Qualche giorno fa il governo Meloni ha commissariato l’INPS ed ha deciso di sostituire Tridico con un uomo di propria fiducia. La colpa di Tridico…? Essere stato messo in quel posto nel 2019 dal governo presieduto da Giuseppe Conte, oggi leader del M5S.
Non essendo io mai stato un elettore grillino posso dirlo con molta serenità: Tridico è stato cacciato perché è un bravo professionista, favorevole al salario minimo, senza padrini né padroni. E, soprattutto, è una mente libera. Forse per la Meloni & co questo è un problema.
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C'è solo una notizia: "20.000 partecipanti". - Massimo Erbetti
La filosofia. - Peofessor X
Quando qualcuno chiede a cosa serve la filosofia, la risposta deve essere aggressiva, poiché la domanda è ironica e pungente. La filosofia non serve né allo Stato né alla Chiesa, che hanno altre preoccupazioni. Non serve a nessun potere stabilito. La filosofia serve a turbare. Una filosofia che non turba nessuno e non fa arrabbiare nessuno non è una filosofia. Essa serve a nuocere alla stupidità, fa della stupidità qualcosa di vergognoso. Non ha altro uso che questo: denunciare la bassezza del pensiero in tutte le sue forme.
Dovrà inoltre formare uomini liberi, che non confondano cioè i fini della cultura con gli interessi dello Stato, della morale o della religione, combattere la cattiva coscienza che hanno usurpato in noi il pensiero. (...) È vero che stupidità e bassezza continuano a esistere; ma non è un buon pretesto per decretare lo scacco della filosofia, giacché, se non fosse per quel po’ di filosofia che in ogni epoca ha impedito loro di spingersi sin dove volevano, esse avrebbero oggi proporzioni ancora maggiori.
Gilles Deleuze, “Nietzsche e la filosofia”.