domenica 19 novembre 2023

ATTACCO ALLA FAMIGLIA. - Marco Travaglio (IlFattoQuotidiano-(10.11.23)

 

Per i parenti dei potenti, l’aria si fa ogni giorno più irrespirabile.

Si sa che in un Paese meritocratico, peggio che calvinista, come l’Italia, chiunque porti un cognome famoso, anche per pura omonimia, rischia grosso.
Dalla politica all’università, dalla cultura alla tv allo sport.

Riteniamo dunque non solo giusto, ma sacrosanto, che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia promosso Geronimo Stilton La Russa nel Cda del Piccolo Teatro di Milano per sottrarlo dalle prevedibili rappresaglie dei veri privilegiati d’Italia: i figli di nessuno.

Il rampollo del presidente del Senato completa così
(solo provvisoriamente, si spera) una collezione di poltrone che Barbacetto riepiloga a pag. 11 e che possiamo immaginare con quante lacrime e quanto sangue si è conquistato malgrado il cognome che porta.

La grama esistenza dei figli di papà, ma anche di cognati, nipoti, mogli, fidanzate e amici dei Vip è nota a tutti e ogni indennizzo ai malcapitati è benvenuto.

Si pensi soltanto all’ostracismo subìto nella Pa dai congiunti di Napolitano e Mattarella o dagli allievi di Cassese e al repentino dimenticatoio in cui la dipartita di B. ha relegato i pargoli Marina e Pier Silvio presso FI e il governo.

Sfido io che Gravina, presidente di Federcalcio, ha prontamente assunto la figlia di Giorgetti e il figlio di Tajani: un gesto caritatevole per metterli al riparo dalla vita di stenti cui li avrebbe costretti l’infausta parentela.

È la stessa logica che ha issato il cognato d’Italia Lollobrigida al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare,
la sorella d’Italia Arianna Meloni a capo della segreteria politica del partito (inspiegabilmente denominato “Fratelli d’Italia”),
il cugino del ministro Fazzolari all’Iss,
la fidanzata del viceministro Cirielli a capo della segreteria tecnica del ministro Schillaci (“ma solo in base al suo curriculum”, garantisce il fidanzato),
la figlia della colf di Sgarbi nello staff del sottosegretario,
che in precedenza aveva promosso il suo ex autista rimasto senza patente assessore all’Antimafia nel comune di Salemi:
il furore parentofobico tipico dell’Italia li avrebbe fatti a pezzi.
E non perché siano legati a uomini di governo.

Nunzia De Girolamo, ex ministra forzista
del governo Letta e moglie del capogruppo Pd Boccia,
è stata risarcita per il doppio handicap con un bellissimo programma su Rai3, Avanti popolo.
Ma il popolo si sta accanendo contro di lei boicottando proditoriamente il programma a colpi di telecomando solo per farle pagare la sua incolpevole parentela.

Era già capitato al povero Cetto La Qualunque:
“Vogliono negare a mia figlia il posto di primario di chirurgia con la scusa che non è laureata.
Ma a che cazzo serve la laurea!? Mia figlia ha due mani da fata: può operare”. 

https://infosannio.com/2023/11/10/attacco-alla-famiglia/

Mi sono fidata di te. - Rino Ingarozza

 

Ho creduto al tuo amore.
Alle tue parole.
Alle tue rassicurazioni.
Ho pensato che un uomo che ama
non potesse farmi del male.
Ho pensato che avresti capito.
Ho pensato che mi avresti capito.
Ho pensato che tu fossi una brava persona.
Ho pensato e creduto che non avresti mai alzato quella mano.
Ho pensato e creduto che mi avresti rispettata.
Ho pensato e creduto che avresti pensato.
Ho pensato e creduto che mi avresti pensata.
Ho pensato e creduto che ti saresti fermato.
Ho anche tentato di fermarti, di farti capire, di farti ragionare.
Persino un animale si sarebbe fermato, vedendo il mio pianto, il mio vacillare, la mia impotenza.
Ma tu no, hai continuato.
E ancora, ancora e ancora.
Fino a fermare il mio respiro e soddisfare il tuo ansimare. Fino a placare la tua sete omicida.

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sabato 18 novembre 2023

PHILADELPHIA 1 DI 5. - Minerva Elidi Wolf

 

La vicenda dell'esperimento Philadelphia affonda le sue origini nel lontano 1955. Nell'ottobre di quell'anno il dott. Morris K. Jessup , residente a Coral Gables , Florida, ricevette una strana lettera proveniente dalla Pennsylvania. Jessup, che era un astrofisico dai molteplici interessi, aveva da poco pubblicato un libro" The Case For The UFO", in cui metteva a confronto gli enigmi del passato con i più recenti avvistamenti di UFO , coniugando così i suoi studi in astronomia e la passione per le civiltà scomparse. La lettera, scritta a mano in uno stile bizzarro e irrispettoso dell'uso corretto della punteggiatura e delle maiuscole, proveniva da un tale che si firmava " Carlos Miguel Allende". Costui sosteneva di essere stato testimone oculare di uno straordinario esperimento, condotto dalla marina statunitense nel porto di Philadelphia nel 1943, finalizzato ad ottenere la completa invisibilità di una nave da guerra e del suo equipaggio. L'esperimento si basava sulla teoria del "Campo Unificato" di Albert Einstein, che metteva in relazione i campi magnetici e gravitazionali con altri fenomeni subatomici. Secondo una libera interpretazione di questa teoria, applicando un violentissimo campo magnetico ad un corpo se ne provocherebbe la sparizione. In base a quanto sostenuto da Allende , la nave scomparve gradualmente dal molo di Philadelphia, circondata da una nebbiolina verdastra, ricomparendo instantaneamente a migliaia miglia di distanza, nel porto di Norfolk, Virginia. Dopo appena qualche minuto la nave scomparve di nuovo per poi rimaterializzarsi a Philadelphia, nello stesso punto di partenza. Tuttavia , aggiungeva Allende nella sua nota, l'esperimento ebbe degli imprevisti quanto devastanti effetti collaterali sull'equippagio. Alcuni marinai scomparvero totalmente, altri impazzirono, mentre altri ancora furono ritrovati parzialmente fusi con il metallo, della struttura della nave. Gli uomini che riuscirono a sopravvivere non furono più gli stessi , avendo riportato danni irreparabili al sistema nervoso centrale. Jessup , incuriosito dalla vicenda, chiese ulteriori dettagli al suo misterioso interlocutore. Dopo molti mesi Allende si fece vivo con una lettera nuova (firmata questa volta Carl Allen), dichiarandosi disposto a sottoporsi all'ipnosi, per ricordare meglio i dettagli della sua storia. Solo in un secondo tempo il cacciatorpediniere "invisibile " venne identificato dal ricercatore William Moore nell' USS Eldridge , codice DE 173. IN SEGUITO Jessup sembrò dimenticare lo strano episodio e non vi diede più peso.

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giovedì 16 novembre 2023

Esiste veramente un continente perduto? Scoperta un’antica città nell’Oceano Pacifico (Video) - Deslok

 

Nel mezzo dell’Oceano Pacifico si trovano le rovine di Nan Madol, un’antica città che si può vedere dalla costa orientale dell’isola di Pohnpei, tra Honolulu e Manila, in Micronesia. È possibile che siano i resti di un continente perduto?

Da migliaia di anni si crede esista un continente perduto . Molti storici lo menzionano nei loro racconti e diversi ricercatori si sono assunti il ​​compito di ritrovarne i resti .

Ora, nel mezzo dell’Oceano Pacifico , sembra esserci la prova della sua esistenza.

William Ayres , dell’Università dell’Oregon, assicura che Nan Madol era la capitale della dinastia Saudeleur , che governò l’area tra il 500 e il 1500 . Attualmente si possono vedere solo i resti di grandi templi ed edifici costruiti con il basalto.

La complessità degli edifici ha sorpreso gli storici: come sono riusciti a trasportare lastre così pesanti dalla costa nord di Ponape? Questo è l’unico deposito di questa pietra.

Nan Madol: prove di un continente perduto?

La storia di queste rovine è totalmente sconosciuta . Le sue origini, i suoi abitanti, tutto è un grande mistero.

Ovviamente le teorie e le leggende sulla sua origine abbondano. Le storie locali parlano di un “mago” che è arrivato da lontano, portando le enormi lastre con cui hanno costruito gli edifici.

Altre storie parlano di grandi zattere di legno di cocco, qualcosa di totalmente impossibile a causa della geografia dell’isola.

Ci sono alcuni blocchi che superano i 14 metri di diametro , quindi non c’è una spiegazione logica su come siano stati spostati.

Un altro mistero è la forza lavoro: da dove è arrivato il capitale umano per costruire un’infrastruttura del genere? Pohnpei, il centro abitato più vicino, ancora oggi, conta non più di 35.000 abitanti .

L’estrazione di metalli preziosi a Pohnpei dalla seconda guerra mondiale, dopo l’espulsione dei giapponesi, ha portato alla luce anche leggende più moderne .

Gli operai ed i soldati hanno assicurato di essere stati testimoni di alcune leggende indigene. La più sorprendente è quella che dice che Nan Mandol è solo la “porta d’ingresso” di una colossale città sommersa .

Quindi, questa sarà l’unica parte visibile di Kanimeiso, “Nobody’s City”. Luogo in cui vivevano i re del Sole.

Possibili prove che ci sia qualcos’altro

Ci sono un gran numero di denunce presentate in cui i subacquei della zona hanno visto costruzioni colossali , strade, monoliti ricoperti da coralli e alghe.

Prova inconfutabile che Nan Madol potrebbe essere solo la punta dell’iceberg e che i resti di un continente perduto esistano forse sul fondo del Pacifico.

Volevano costruire una città vicino all’antica città degli dei ? Le leggende della magia e dei maghi parlano da sole, mentre la scienza non può spiegare la loro costruzione.

Inoltre, dobbiamo anche ricordare che questo modo di far “levitare” gli oggetti non è la prima volta che viene menzionato nelle culture antiche.

Tra i molti monumenti in Egitto, sull’Isola di Pasqua, in Tibet, Tihuanaco, lo Stonehenge, la levitazione potrebbe essere stata usata come un modo potenziale per spostare rocce colossali nella loro posizione attuale.

Inoltre, la sofisticata tecnologia necessaria per costruire tali edifici non può essere appartenuta ad una civiltà vicina al tempo di Cristo.

Sono la prova che una civiltà molto avanzata ha abitato la Terra in questo un continente perduto? Finora le indagini continuano, ma ci diranno davvero il significato di queste rovine? Cambieranno la storia tradizionale?

https://www.hackthematrix.it/esiste-veramente-un-continente-perduto-scoperta-unantica-citta-nelloceano-pacifico-video/

martedì 14 novembre 2023

La pietra di Ingà.

Situata in Brasile, è una meraviglia archeologica mondiale. Ha più di 6000 anni e ha centinaia di strani simboli.
Scienziati di tutto il mondo hanno cercato di decifrarlo senza successo, l'unica cosa che si sa è che ha personaggi egiziani, fenici, sumeri anche simili al rongorongo dell'isola di Pasqua e soprattutto simboli della lingua nostratica, la più antica e rara dell'umanità.

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domenica 12 novembre 2023

Civiltà Perdute Tracce di Atlantide. - Minerva Elidi Wolf

 

Molti specialisti biblici hanno avanzato l’ipotesi che Ophir corrispondesse all’attuale Zimbabwe (ex Rhodesia).
Peoples, seas, shardana, ships, “popoli, mari, navi”) raccolse le prove che, fin dai tempi più antichi, gli egizi ottenevano molti minerali proprio da questa regione. Comunque, sia che circumnavigassero l’africa da est piuttosto che da ovest, sembra che le navi da carico risalissero lo Zambesi fino alle cascate vittoria per imbarcare i carichi d’oro.
Innegabilmente dato per autentico, conservato nel museo di scienze naturali di Vienna ''il disco della vita'' precolombiano mostra il percorso genetico della trasformazione da rana a essere umano, con la nitidezza di una serie di ecografie in 3d che noi non abbiamo ancora raggiunto.
Impossibile che sia stato scolpito a mano, lavoro che avrebbe richiesto oltre trent'anni, e' stato realizzato minimo 6.000 anni fa su lidite, una pietra dura come il granito, ma al contempo molto fragile avendo una struttura ''a foglie'', struttura che renderebbe quasi impossibile realizzarlo anche ai giorni nostri, a meno che non si disponesse all'epoca presunta di un microscopio, non si capisce come sia stato possibile agli autori raffigurare ovuli spermatozoi e altri ''componenti'' umani scoperti solo nel 1677, e la meccanica della fecondazione.
Ogni tentativo di indagine manuale richiederebbe di mandare in frantumi il disco, proprio per quella sua struttura a ''fogli'' che dicevamo prima al di fuori di ogni logica tempo e conoscenza sfida ogni nostra cognizione attuale ma e' li' c'e' inquietanti le fattezze degli esseri umani, un maschio e una femmina raffigurati, che non possono essere solo una licenza ''artistica'' data l'accurata riproduzione delle altre parti che sembrano come scritto sopra, mostrarci le fasi di una ecografia.
Non sono certo la sola, che va immediatamente col pensiero agli Anunnaki, e alla infinita quantita' di reperti protosumeri che hanno in America precolombiana i loro massimi esponenti, nel vaso di La Venta, la collezione di padre Crespi proveniente dalla Cueva de los tajos fino a giungere alla piramide, ai dischi, al cobra e alla serie di graal fluorescenti di La Mana, agli ''aerei'' in oro dati come pesci e ad altre strane figure che possono far pensare a macchine complesse.
Ma credo che oltre me, non siano in molti quelli che fanno risalire la presenza degli Anunnaki in periodi molto antecedenti a quelli descritti dai sumeri, e soprattutto dall'altra parte del pianeta, dove erano iniziati moltissimo tempo prima di quelli raccontati dai testi mesopotamici, gli esperimenti genetici, dalla rana all'uomo, un uomo che non corrisponde a nessuna razza che conosciamo al momento, puo' essere ''la rana'' un richiamo a quegli oannes, esseri anfibi, con pelle di pesce, e portatori di conoscenza?