Tutti gli anni il presidente Giorgio Napolitano compie gli anni. E quando lo fa, va a Capri. E quando è a Capri, passeggia. E quando passeggia esterna. Stavolta ha detto che per il bene dell’Italia bisognerebbe dare un taglio alle polemiche almeno fino alla fine del G8. Dice: “Capisco le ragioni della politica e dell’informazione, ma il mio auspicio in questo momento è di una tregua”. La Destra ha festeggiato la parola tregua e ha tradotto il “basta polemiche” con il “basta notizie, anzi gossip”. Trasformando l’innocua passeggiata di Napolitano in un auspicio al silenzio. Anzi in un viatico. Il che non ha migliorato l’umor nero (e l’eloquio) di Silvio Berlusconi che ne ha approfittato per moltiplicare le polemiche - i democratici sono morti, i complotti sconfitti, le pupe un’invenzione - ignorare le notizie, non rispondere alle domande, irridere i fatti, specchiarsi nel proprio trionfo farmacologico: “Il mio governo è il più stabile e il più forte dell’Occidente”. Ma naturalmente né lui, né la destra hanno capito l’auspicio del Presidente. Il quale, compiendo 84 anni, e tenendosi ben saldo ai valori costituzionali che in una democrazia occidentale presidiano il sommo bene dell’informazione, ce l’aveva proprio con le polemiche e gli insulti tipo “grumi eversivi”, “odiatori”, “invidiosi”, “comunisti”, “mentitori”, “giudici a orologeria”. E che usando la parola “polemiche”, temperata dal panama bianco, dalla camicia slacciata, dal sole caprese, non intendeva “fatti”, notizie”, “indiscrezioni”, “testimonianze”, “rivelazioni” “dichiarazioni”, eccetera. Conoscendo bene la differenza tra le chiacchiere fatte di vento (e di politica) e le notizie. Le quali continueranno a fluire liberamente e persino in modo speciale, proprio nei prossimi giorni, visto che sul palcoscenico del G8 attraccheranno non meno di 2 mila giornalisti stranieri accreditati. Nessuno dei quali si sognerebbe mai di ignorare la cronaca, fiorita in queste settimane su infiniti spunti, e tutti assai adatti ai tempi: l’inchiostro di Veronica Lario, i sorrisi di Noemi, il silenzio di Elio Letizia, le confessioni di Patrizia D’Addario, la paura di Barbara Montereale, gli attributi non intellettuali di Topolanek, il mistero delle 5 mila foto, l’attesa per un certo numero di registrazioni video e audio, i riscontri dell’inchiesta a Bari su malasanità, cocaina, prostituzione, la sentenza per la corruzione di Mills, lo sbriciolamento di Giampaolo Tarantini, la cena del premier a casa del giudice costituzionale Luigi Mazzella che dovrà pronunciarsi sulla costituzionalità del Lodo Alfano, l’inchiesta a Milano sui diritti tv. Notizie. Neanche mezza polemica, proprio come auspica il nostro presidente Napolitano dal mare blu di Capri, auguri. (Vignetta di Bandanas)
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