domenica 2 agosto 2009

"Le Primarie", la nuova fiction all'italiana in onda ad ottobre.

Benny per favore, candidati alla segreteria del PD, menoelle, serve una persona giovane e coraggiosa! Così commentava tale Boris_Loris sul mio blog qualche giorno fa. Lo riprendo ora per qualche considerazione finale, mentre mi appresto a tagliare e a spedire con raccomandata a/r la tessera del Pd alla direzione di Roma, ora che la sua funzione è terminata. E non perchè i partiti politici sono come taxi, come li considerava Enrico Mattei, ma perchè fare parte di questo Pd senza avere i mezzi e il potere per cambiarlo è da masochisti. Rifletto sull'avventura lanciata con la mia autocandidatura alla segreteria nazionale, e mi rendo conto un paio di cose per me sorprendenti. Sono sempre stato molto severo con me stesso e ho sempre avuto i piedi di piombo; non so nè lodarmi nè imbrodarmi, specialità di cui strabocca il Pd. Ma mi rendo conto che fino ad oggi ho rischiato di essere il candidato più credibile tra i tre-quattro che ci sono attualmente in lizza. Ho aperto un sito ricco di funzioni e informazioni completamente dedicato alla candidatura; ho scritto un programma con il quale, con tutto il rispetto, nessuno dei tre- quattro altri può lontanamente competere, e non perchè sono un genio, ma perchè l'ho scritto con voi, con dei tecnici, e senza scrivere frasi retoriche e che tutti vogliono sentirsi dire: in quello hanno eccelso altri. Mi sono sempre confrontato con i miei sostenitori e soprattutto con i miei detrattori, e mai, mai mi sono negato al confronto in ogni luogo e in ogni termine: non ho mai fatto il "figo" e questo ha pagato enormemente, anche rispetto a chi all'inizio mi aveva crocefritto. Chi fra i tre-quattro altri può dire lo stesso? Franceschini, a cui le domande fanno l'effetto dell'Aulin? Bersani, che se avesse i baffi tutti lo chiamerebbero Massimo? E' triste però pensare che un ragazzino abbia, fino ad oggi, messo in campo più credibilità e convizione e competenza di tre-quattro big osannati da militanti che hanno ormai dimenticato la loro storia e i loro ideali, ed è triste che a dirlo non sia il ragazzino, ma centinaia di persone che il ragazzino magari non lo conoscono nemmeno di persona. Curiosamente a rispondere alle mie domande di questi tempi è stato l'unico non in corsa, Weltroni: Ciao Benny, grazie per averrmi scritto. Ho pubblicato nelle note della pagina sostenitori l'intervista di oggi al Corriere della Sera, in cui chiarisco anche le interpretazioni delle frasi su Berlinguer e Craxi. Te la invio, spero che la leggerai e aspetto di sapere cosa ne pensi. A presto, Walter. Da Franceschino, silenzio. E ora, quando ormai è chiara a tutti la farsa che faranno al congresso e alle primarie, il gioco sporco delle tessere regalate e triplicate in alcune città, io restituisco una tessera che non mi appartiene e che mai per un attimo ho sentito mia, ma sempre come un peso, a volte come un imbarazzo. Niente taxi, ripeto. Ma solo perchè, ad eccezione di una decina di uomini e di qualche donna, il Pd ha meritato tutto, fino in fondo, il suo declino, per la caparbietà ad inciuciare, al tenere sempre a galla i peggiori, a sbarrare la strada ai nuovi/ingombranti. E la vicenda Serracchiani, mandata al volo in Europa per evitare una sua candidatura alle primarie che avrebbe distrutto chiunque dei tre-quattro, è la lapide su un partito che purtroppo, purtroppo per le sue potenzialità, ha il destino segnato. L'ultima vergogna, in ordine di tempo, vietare a ripetizione l'iscrizione di Beppe Grillo al partito. A che titolo, con quale legittimità si impedisce a tizio o a caio di iscriversi ad un partito che ha rubato un aggettivo, "democratico", senza i requisiti minimi per farlo? Ehi Sam, ascoltami, non suonarla più, prendi il disco e spaccalo in mille pezzi, e poi mandane uno ad ogni mini dirigente: sarà la loro reliquia.

http://www.bennycalasanzio.blogspot.com/

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