8 giugno 2010
“Si sospettava: si puo’ usare tranquillamente l’imperfetto, perche’ dubbi non ce ne sono piu’ riguardo alla presenza di sostanze tossiche sotto il fiume Oliva: ci sono almeno 4 siti interessati”.
“E pensare - osserva - che qui doveva nascere un parco naturale. Oltre alle aree che gia’ avevano individuato, adesso abbiamo trovato altre due aree, contrada Carbonara e contrada Giani, dove c’e’ un ammasso notevolissimo di rifiuti tossici, interrati e poi coperti con terreno naturale. Pensi che in contrada Giani il magnetometro era impazzito, durante le rilevazioni. Qui la benna, scavando, e’ arrivata a 5 metri e mezzo di profondita’, senza toccare il fondo del deposito”.
Secondo il magistrato “il problema e’ che sicuramente, negli anni, c’e’ stata un’infiltrazione nelle falde, perche’ il materiale si e’ diluito. Non possiamo ancora dire se ci sia materiale radioattivo, quello si vedra’. E se non c’e’ materiale radioattivo, la bonifica la dovranno fare solo gli enti locali, Regione e Provincia”. E Giordano aggiunge che “non ci sono discariche per fanghi industriali in Italia. Bisogna mandarli in Germania, e visti i quantitativi rilevanti, il costo sarebbe davvero ingente”. Si scavera’ ancora per un mese circa. Poi l’analisi dettagliata dei prelievi. (AGI)
Fonte: 9online.it
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