mercoledì 17 febbraio 2016

Test per i tumori: arriva la biopsia liquida dalla saliva.




Allo studio uno strumento per la diagnosi precoce del cancro.

Un nuovo test per i tumori consiste in una vera e propria biopsia liquida dalla saliva, che si effettua in una decina di minuti e costa davvero poco. E’ la nuova scoperta messa a punto da David Wong, dell’Università della California di Los Angeles. Il prototipo di questo test è stato presentato ad un convegno dell’Associazione americana per l’avanzamento delle scienze e promette risultati immediati ed attendibili. Il nuovo strumento costituisce un vero passo in avanti nelle possibilità di diagnosi dei tumori, un test che va ad aggiungersi alle possibilità attualmente in fase di studio di effettuare una biopsia sul sangue.
Questo nuovo strumento, messo a punto dal ricercatore americano, costa poco, meno di 20 euro, e può agire in 10 minuti ricercando frammenti di dna tumorale nei fluidi del corpo. In particolare è possibile verificare l’eventuale presenza di tumore a partire da una sola goccia di saliva. Secondo lo scienziato, il test può essere effettuato in qualsiasi luogo, dal medico o anche a casa, e si sarebbe rivelato totalmente accurato. In particolare le ricerche effettuate attualmente sul nuovo test sono rivolte alla diagnosi del tumore ai polmoni e i risultati sarebbero molto accurati. Nel corso dell’anno lo strumento dovrebbe essere sperimentato sui pazienti con questa patologia in Cina.
Bisogna ricordare, infatti, che attualmente per controllare la presenza di un tumore ai polmoni a partire dal sangue esistono dei metodi complicati e poco accurati, che possono dare risultati solo dopo due settimane e non possono essere utilizzati come un esame iniziale, ma solo per monitorare la diffusione del cancro.
Il nuovo test, invece, promette di fornire dei risultati precisi nel giro di pochi minuti, già a partire dalle prime fasi dello sviluppo della malattia.
Il ricercatore che ha sviluppato questo strumento pensa ad un utilizzo del test integrato con altri esami. Potrebbe essere usato, ad esempio, se dovesse emergere un nodulo da una radiografia, per confermare la presenza di un tumore a partire dall’esame della saliva. Potrebbe, quindi, rappresentare un metodo per effettuare la diagnosi precoce di alcuni tumori per i quali al momento non ci sono degli strumenti di analisi precoce efficaci. Secondo Wong, l’agenzia USA che regola i farmaci, la Food and Drug Administration, potrebbe fornire la sua approvazione nel giro di due anni e il test potrebbe arrivare già in quattro anni nel Regno Unito.
Lo studio delle biopsie liquide rappresenta, però, un settore ancora in fase di sviluppo. Esistono, infatti, altre ricerche al riguardo e c’è anche un progetto completamente italiano, il Cancer-Id, portato avanti dall’Istituto oncologico veneto, con l’obiettivo di determinare dei nuovi marker, che possano monitorare i tumori e l’efficacia delle cure evitando la biopsia e agendo esclusivamente sull’analisi del sangue. Sempre negli Stati Uniti, poi, il test del National Cancer Institute ha permesso di individuare, a partire dal sangue, la ricomparsa di tumori con diversi mesi di anticipo rispetto alla tac.

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