giovedì 17 ottobre 2019

Politica, politici, caos.

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Ascoltare i politici che parlano dei propri antagonisti è devastante, come devastante è sentirli parlare di politica. Da ogni loro dire traspare come e quanto tengono al potere personale, e come e quanto poco tengono ad assolvere il compito loro assegnato, che è: lavorare per fornire ai cittadini i servizi essenziali per la loro sopravvivenza dignitosa.
Io spero che il governo attuale riesca, anche in minima parte, a regolamentare la politica e l'approccio ad essa.
Siamo stanchi di ciarlatani che, avendo assaporato il potere, non hanno alcuna intenzione di mollarlo e di rinunciare, pertanto, ai privilegi che si sono arbitrariamente ed indebitamente attribuiti, privando noi che, per mantenere loro ed i loro privilegi, dobbiamo rinunciare, talvolta, anche all'essenziale.
Sono così distanti da noi, sono intoccabili, fanno leggi che non rispettano, sono assurti al ruolo di dei e si sono barricati sull'Olimpo, ben lontani da chi ha creduto in loro, ben lontani dal voler assolvere ai propri doveri, almeno quello di mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale!
E chi ancora razzola nell'aia, fuori dall'Olimpo, ma senza rinunciare ai privilegi che si è attribuito indebitamente, lo fa solo per alimentare il proprio ego; ego smisurato e mai sazio, per cui ama circondarsi di inutili marionette ignare anche del motivo per cui vengono chiamate a fare caciara, che è quello di attirare l'attenzione di scribacchini in cerca di scoop allettanti...per essere sempre in prima pagina, sempre in bellavista e, pertanto, sempre presente nella mente di chi vede e ascolta,, lanciando slogan accattivanti per assicurarsi consensi.
Far parlare di se li tiene in vita, e in Parlamento a bivaccare.
Nel frattempo, il viscidume primario - il politico arrogante - si accoppia al viscidume secondario - la calca di marionette insipienti e di scribacchini pronti a cogliere l'attimo - creando una pozza di mota puzzolente che inquina l'area circostante.
Puniscono i lavoratori che timbrano il cartellino e vanno via, mentre loro non hanno neanche l'obbligo di timbrare il cartellino, anche se dovrebbero farlo per rispetto nei confronti di chi li manteniamo nel lusso;
cambiano casacca tradendo le aspettative di chi li ha scelti, guardandosi bene dal dimettersi dalla carica prima di farlo.
Tra clero e politica siamo messi molto male, oltre ai danni ambientali, qui soffriamo di altri mali, forse ancor più gravi, quello di non voler pensare, di non usare quel bel dono del quale madre natura ci ha dotato: la materia grigia.
Se la mettessimo in moto riusciremmo a vedere ciò che di strano succede e potremmo anche decidere di rimettere ogni cosa al suo posto.
Ma questa è un'altra storia.
Cetta.

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