venerdì 26 giugno 2020

Il Senato annulla la delibera sul taglio dei vitalizi. Ira M5s, ma anche di Pd e Lega.

L'Aula del Senato (foto archivio) © ANSA

Il legale degli ex senatori: 'Ripristinato lo stato di diritto'.

"La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera dell'Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari". Lo riferisce all'ANSA Maurizio Paniz, ex deputato e avvocato che ha difeso nel ricorso la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso. "E' stato ripristinato lo Stato di diritto", ha commentato Paniz.  La Lega, secondo quanto si apprende, ha votato contro questa decisione.
Di Maio, senza parole ma non li ripristineremo  - "La commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera sull'abolizione dei vitalizi. Ma davvero c'è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un'emergenza di questa portata? Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli". Lo scrive in un post su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Crimi: 'Casta tiene malloppo, schiaffo al Paese' - "La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. E' uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?". Lo scrive in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.
"Sconcerto" del Nazareno: "il Pd è totalmente contrario alla decisione assunta dalla commissione contenziosa del Senato sui vitalizi. Lo sottolineano fonti del Pd.
"Come Lega cercheremo di cambiare" la decisione della Commissione Contenziosa del Senato sul taglio dei vitalizi. Lo ha detto intervenendo a Dritto e Rovescio su Rete 4, il leader della Lega, Matteo Salvini.
"La delibera - spiega all'ANSA Paniz - è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell'Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere 'erga omnes", mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l'8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente". Paniz non nasconde la propria soddisfazione: "una soddisfazione professionale - sottolinea - ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. E' un risultato che mi ripaga dell'impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti".
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/06/25/il-senato-annulla-la-delibera-sul-taglio-dei-vitalizi_76311bc8-7258-4250-8da6-66551020f517.html
Semplicemente vergognoso, i nostri amministratori accampano solo diritti, tralasciando i doveri, e lo fanno di notte, come ladri. E in un momento di profonda crisi economica e sanitaria, loro che disertano il Parlamento quando si tratta di salvaguardare i nostri diritti. Manteniamo a caro prezzo una pletora di dis-onorevoli personaggi dediti ad incentivare ignobilmente se stessi, ignorando, da irresponsabili quali sono, di ottemperare al compito che gli è stato affidato e poi assegnato: amministrare con coscienza ed abnegazione, i nostri interessi, non i loro. Suscitano solo disgusto! c.

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