mercoledì 9 dicembre 2020

PERMETTE UNA DOMANDA? - Rino Ingarozza

 

C'è poco da fare, quando trova uno che gli fa delle domande, non "confezionate" nei programmi degli amici, va in estrema difficoltà. Quando trova una persona che gli fa notare le sue incongruenze, le sue fantasiose analisi politiche, le assurdità dei suoi programmi, delle sue soluzioni basate sul nulla, solo su vuote parole, sul "tanto per dire", su cose irrealizzabili, il meglio che sa fare è il solito elenco, il solito mischiare cose che, tra di loro, non hanno nessun nesso, non riesce a raccapezzarsi, va in tilt, le pupille cominciano a girare come le palline dei vecchi flipper, tra tante luci fosforescenti, sino ad arrivare al game over. E in game over lo ha messo, sicuramente, Corrado Augias.

Lo ha fatto con la sua proverbiale calma. Probabilmente, all'inizio, il Senatur pensava davvero che gli stesse facendo un complimento, poi, probabilmente (almeno spero per lui) ha capito che lo stava prendendo per il culo. Lo avrà capito? Mah .....Augias è un gran giornalista, un grande intellettuale che non risparmia nessuno. Se deve fare una domanda, la fa, se deve inchiodare qualcuno sulle sue incoerenze, lo fa, senza pensare se, questo, può provocargli delle conseguenze. In una parola, fa il giornalista. Ed è quello che dovrebbero fare tutti. Sempre, in ogni situazione, chiunque si trovino davanti. Purtroppo, come spesso ho scritto, la destra controlla il 90 percento della stampa italiana e allora è molto difficile che ai due dell'apocalisse, vengano fatte delle domande non preconfezionate ed ecco, quindi, che la stampa italiana si è resa complice, di questa destra, per le sue malefatte e ha macchiato, sempre più, la qualità dell'informazione italiana, tant'e' che siamo agli ultimi posti della graduatoria come libertà di stampa. E quantunque questa cosa offenderebbe chiunque, loro non vengono neanche scalfiti, continuano ad andare avanti a tessere le lodi di questa destra, anche quando, alcuni di loro, come spesso accade, vengono presi con le mani nella marmellata. Sono capaci di dire che la marmellata non è marmellata ma la "figlia dello yogurt". Ma è possibile che questi giornalisti o, pseudo tali, la sera, quando ritornano a casa, non si chiedano "Ma che uomo sono? Sono costretto a difendere anche dei delinquenti, basta, non ne posso più". No, non lo fa nessuno, perché la mattina dopo, ritornano in redazione, magari ricevono un ordine dall'alto e via, si ricomincia. La dignità non è una cosa che si acquista al supermercato o all'Ikea, o si ha o non sia ha. Il giornalista ha un codice deontologico che lo obbliga a correggere, immediatamente, eventuali notizie, rivelatesi false, date in precedenza. Eppure avete mai letto o ascoltato una smentita, un accenno di scuse per le numerose notizie false date da certa stampa? Io mai. Parlo, per esempio, della farsa della aggressione di Grillo ad un loro giornalista, ai bambini che facevano lezioni in ginocchio, alla falsa leghista picchiata mentre distribuiva volantini, al presunto scoop del solito Filippo Roma (una iena che fa veramente pena) sull'assenteismo della Senatrice 5 stelle, Vittoria Bogo Deledda, pedinata per giorni e messa alla berlina da questo "galantuomo" e che invece si assentava perché malata di cancro e, purtroppo, morta, per questo. Hanno persino insinuato che Conte andasse dal barbiere in pieno lockdowm. Per arrivare alla cena in pieno lockdown dello stesso Conte con la compagna o dell'uso improprio, di quest'ultima, della scorta. Tutte cose che sono state smentite, categoricamente, da decine di persone.E potrei continuare sino al prossimo fine settimana (W la lingua italiana) ma mi fermo qui, perché provo una certa vergogna per loro. Niente, mai una rettifica, una correzione, due righe di scuse. Niente, per loro l'importante è dare in pasto a distratti lettori ed ascoltatori, queste fake e sono a posto. Hanno "evaso" gli ordini dall'alto. Provo una profonda tristezza per queste cose. Io penso che facendo il paragone con lo sport, sia come vincere una gara, una partita, un incontro, barando, dopandosi, imbrogliando. Ne' più né meno. Come si fa a guardare in faccia i propri figli, dopo aver fatto queste porcate? Se potessi fare una domanda, a questi "giornalisti " farei questa: " Ma perché offendete, quotidianamente, l'intelligenza delle persone? Credete veramente che il popolo sia un manipolo di coglioni creduloni? E come se non bastasse, lo offendono pure. Come ha fatto il signor toc toc, che lo ha chiamato "massa di pecoroni". Questo signore ha incitato tutti, all'insubordinazione. Ha incitato la folla a disobbedire alla legge. A "fare quel che cavolo ci pare".  A Porro........toc toc, sei un demente, i croccantini ti hanno dato al cervello. Ma come si fa a sputare, così spudoratamente, sui morti, sui medici, sugli infermieri.......... chi diavolo sei, tu, per contraddire gli scienziati? Come ti permetti a promuovere assembramenti, che potrebbero dimostrarsi fatali? Forse non hai capito una cosa, tu e quell'altro coglione di Fontana ( al quale non basta, evidentemente, il poco invidiabile record, della sua regione, dei morti per covid), che non siete voi e i vostri seguaci (o meglio, segugi) a subire le conseguenze dei vostri comportamenti, ma siamo tutti noi. Toc toc... Mi auguro che la tua vita e quella dei tuoi mediocri colleghi, si ribellino ai miserabili "involucri" che le contengono, che somigliano, vagamente, ad un essere umano e che possano, un giorno, dir loro: Siete uomini, non tappeti dei potenti, comportatevi da tali.

https://www.facebook.com/rino.ingarozza

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