Siamo alle solite, Calimero!
Qualcuno non deve aver capito che, se è stato eletto in Parlamento, è successo solo perchè noi cittadini gli avevamo concesso il compito di amministrarci sia economicamente che legiferando coscientemente per salvaguardare e proteggere noi e i nostri bisogni.
Noi avremmo provveduto a produrre, con il lavoro, il contante necessario, loro avrebbero amministrato il nostro denaro per assicurarci benessere.
E loro che fanno?
Vanno in Parlamento e, dimenticando qual'è il compito loro assegnato, da arroganti irresponsabili quali sono, approfittando del potere accordatogli, cominciano a fare ciò che più gli aggrada:
- agevolando i potenti di turno;
- fregandosene di noi e dei nostri bisognosi;
- tartassandoci a dismisura;
- varando leggi inopportune e scandalose per proteggere se stessi e quelli come loro;
- auto investendosi di immunità parlamentari assurde, ma necessarie a scudarli legalmente nel caso si trovassero a commettere reati amministrativi, agendo a proprio vantaggio, senta tema di controlli;
- aumentando il divario economico e sociale tra loro, stipendiati da noi, e noi, loro datori di lavoro;
- creando fazioni tra le fila di quel luogo che dovrebbe essere il centro della risoluzione dei problemi ed è diventato, per la loro cattiva direzione, un posto di diatribe tra fazioni, di dispetti, di rivalse fra loro, di complicazioni di cose semplici.
S'era fatta una proposta, con il ddl Zan, che avrebbe provveduto a salvaguardare la vita e la dignità di persone con attitudini diverse dalla consuetudine ma, allo stesso tempo, naturali, riscontrabili in diverse forme di vita, che è stata bocciata perchè proposta da una fazione in contrasto con i convincimenti e le elucubrazioni mentali dell'altra fazione...
Siamo tornati bambini, ci facciamo i dispetti, incuranti di ciò che è necessario fare per rendere la vita del posto in cui viviamo più accogliente e sicura.
Ieri abbiamo perso la dignità.
Ieri si è spezzato il filo che ci legava alla solidarietà, che avremmo dovuto salvaguardare; ieri la solidarietà, unico baluardo salvavita del mondo, è morta.
Stiamo andando verso una deriva che prevede ben poco di buono per il futuro del pianeta e di chi ci vive: la deriva del menefreghismo, dell'egoismo, dell'odio, dei personalismi, dell'arrivismo...
Stiamo attraversando un'era buia e quel piccolo punto di luce che intravedevamo in fondo al tunnel, si è ristretto così tanto da essersi chiuso, forse, per sempre.
E dimentichiamo paroloni come democrazia, politica, dignità, onestà, che non hanno più alcun valore o significato perché disattesi da tempo immemore.
Dobbiamo riprenderci la nostra sovranità, dobbiamo costringere chi si è assunto il compito di governarci che lo faccia, ma con la responsabilità del bravo genitore.
Non ci sono alternative.
cetta.
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