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sabato 7 marzo 2015

Artocarpus heterophyllus - Jackfruit





Artocarpus heterophyllus fruits at tree.jpg






Artocarpus heterophyllus Lam. è una pianta tropicale della famiglia delle Moraceae. È coltivata per il suo frutto, il più grande esistente in natura tra quelli che crescono dagli alberi; in italiano viene chiamato giaca (dal portoghese jaca) o catala (denominazione derivata dall'hindi katahal), ma è anche comunemente usata la denominazione inglese jackfruit.

Distribuzione e habitat

L'albero è originario delle pendici meridionali dell'Himalaya orientale (India). Oggi è diffuso alle basse latitudini in tutto il sudest asiatico, sulla costa settentrionale dell'Australia, sulla costa atlantica del Brasile e, in misura minore, in altre regioni tropicali, inclusi alcuni paesi dell'Africa.

Descrizione

L'albero ha fusto robusto fino a 60 centimetri di diametro e foglie perenni. Il giaco è una pianta cauliflora e monoica, e presenta fiori maschili e femminili separati in diverse infiorescenze nella stessa pianta.
Il frutto è un sincarpo di forma ovale che si origina dallo sviluppo dell'infiorescenza femminile direttamente dal tronco e può superare i 40 cm di diametro e i 30 kg di peso. I singoli frutti del sincarpo derivano dall'ovario dei fiori e circondano ognuno un seme, anch'esso commestibile. Può essere paragonato a un fico gigante. Il colore della buccia matura è giallo scuro, quello della polpa è generalmente giallo carico. Il sapore è un misto di mela e ananas, con retrogusto di vaniglia, delizioso nelle migliori varietà.
Il giaco è un fruttifero tropicale che si è dimostrato resistente anche a vari microclimi subtropicali, come il Sud della Florida, dove le temperature non scendano mai sotto i -1 gradi. Tuttavia anche temperature poco sopra lo zero minano le qualità organolettiche dei frutti, per cui la sua coltivazione non è possibile neanche nelle zone più riparate del bacino del Mediterraneo, dove l'albero potrebbe crescere all'aria aperta, una volta adulto.

Usi

È coltivato principalmente per i frutti consumati in vari paesi del Sud Est asiatico, soprattutto in India. Spesso vengono inscatolati per l'esportazione, disidratrati o fritti sotto forma di chips. In alcuni Stati il succo viene fermentato per ottenere una bevanda alcoolica. I frutti poco maturi invece si possono ridurre a farina per varie specialità esotiche, o anche cucinati come i frutti del cugino "albero del pane" (Artocarpus altilis). Anche i numerosi grossi semi vengono utilizzati per essere cucinati in modo simile alle castagne.