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mercoledì 10 aprile 2013
WikiLeaks: le trame d'Italia. - Stefania Maurizi
Le manovre di Kissinger. L'appoggio Usa a Formigoni e Cl. Il visto negato da Washington a Napolitano. Lo strano incidente di Berlinguer in Bulgaria. Una nuova ondata di cablo sugli eventi degli anni '70.
E' stato uno dei più grandi protagonisti della politica estera americana del ventesimo secolo. Un uomo che ha deciso i destini del mondo. Da Washington a Roma, dall'Argentina al Vietnam, le sue decisioni e ossessioni hanno condizionato governi, spianato la strada a colpi di stato e dittature atroci, combattuto la guerra Fredda negli anni più caldi del comunismo. Henry Kissinger, potente segretario di Stato americano ai tempi di Richard Nixon e Gerald Ford è al centro delle nuove rivelazioni di WikiLeaks, a cui "l'Espresso", in collaborazione con "Repubblica", ha avuto accesso esclusivo per l'Italia, insieme a un team di diciotto media internazionali: dal quotidiano argentino "Pagina12" all'agenzia "Associated Press", dal giornale "The Hindu" a quello australiano "The Age".
Un database di 1.707.499 cablo della diplomazia americana che vanno dal 1973 al 1976: "i Kissinger Cables'. Comunicazioni tra Henry Kissinger e le ambasciate di tutto il mondo, che rivelano una miniera di informazioni su tutte le nazioni della Terra, tra colpi di stato e scandali che hanno caratterizzato quegli anni in cui il mondo era diviso in due superpotenze: l'America e l'Urss.
Dai file sull'Italia emergono le trame e i personaggi che hanno fatto la storia del Paese negli anni più bui, ma che ancora oggi sono al centro della scena politica o, comunque, della memoria collettiva. Dal celebre visto per l'America, negato a Giorgio Napolitano nel 1975, alle rivelazioni su Formigoni e Comunione e Liberazione. Dalle responsabilità del Vaticano nella collaborazione con i peggiori regimi dittatoriali che hanno insanguinato l'America Latina all'incidente stradale di Berlinguer in Bulgaria: un banale scontro di automezzi o il tentativo di assassinare un leader di indiscusso carisma che, però, non piaceva a troppi?
Henry KissingerQuesti documenti che oggi pubblica WikiLeaks e che riguardano gli anni dal '73 al '76 sono stati desecretati dallo stesso governo degli Stati Uniti. Quello che l'organizzazione di Assange ha fatto è stato assemblarli in un potente database costruito dal gruppo e ricercabile per parole chiave, dove è possibile trovare sia 1.707.499 di file dal 1973 al 1976 (che il gruppo ha ribattezzato "The Kissinger Cables"), sia i 251287 cablo segreti che vanno dal 2002 al 2010 ("Cablegate") pubblicati da WikiLeaks per la prima volta nel novembre 2010: una mossa che scatenò la reazione infuriata della Casa Bianca, di Hillary Clinton e del Pentagono, perché quei cablogrammi tanto recenti non erano mai stati desecretati dal governo americano, che di fatto ancora oggi, a fini legali, li considera documenti riservati, nonostante siano in rete e siano finiti sulle pagine dei giornali di tutto il mondo.
Mettendo insieme in un avveniristico database i file di Kissinger e i cablo degli anni 2000, l'organizzazione di Assange ha creato una grande libreria pubblica della diplomazia Usa: "PlusD", ovvero la "WikiLeaks' Public Library of the United States Diplomacy", uno strumento preziosissimo che da oggi in poi permette a chiunque di cercare i documenti che vuole, senza filtri o senza avere abilità particolari.
Questa operazione è ancora più importante se si considera che gli Stati Uniti si riservano comunque la facoltà di poter secretare di nuovo anche i documenti che il loro stesso governo ha desecretato, togliendoli dal dominio pubblico, se ritengono che le informazioni in essi contenute possono danneggiare gli interessi degli Stati Uniti. Come è successo, per esempio, nel 2006, quando l'amministrazione Bush ha deciso improvvisamente di secretare oltre 55mila dossier che, in molti casi, erano stati diffusi ormai da anni, e il cui contenuto era anche finito in libri e articoli di stampa. Un'operazione che può sembrare paradossale, ma come conferma a l'Espresso il guru della segretezza, l'americano Steven Aftergood: «Sotto certe condizioni, i documenti rilasciati pubblicamente possono essere secretati di nuovo».
Con questa libreria di WikiLeaks, i documenti non potranno più essere sottratti al pubblico dominio. E le storie che lasciano affiorare sull'Italia e il Vaticano permettono di riallacciare i fili di un passato di trame, scandali, sotterfugi, influenze che tiene ancora il Paese sotto scacco.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/wikileaks-le-trame-ditalia/2204227
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