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mercoledì 3 febbraio 2016

Ryanair contro il Governo: "Scelte illogiche, costretti a tagliare 600 posti di lavoro per pagare la cassa integrazione di Alitalia"

RYANAIR

Ryanair chiuderà da ottobre le basi di Alghero e Pescara, taglierà alcune rotte e chiuderà tutti i voli di Crotone. Lo ha annunciato la compagnia spiegando che la decisione è presa "a seguito dell'illogica decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali". Con questa decisione, è stato spiegato durante una conferenza stampa, vengono chiuse 16 rotte, persi 800 mila clienti e tagliati 600 posti di lavoro.
"Dopo un anno da record per il turismo in Europa e un altro anno importante davanti - sono parole del direttore commerciale dell'aviolinea low cost irlandese, David O'Brien - il governo italiano ha deciso di darsi la zappa sui piedi aumentando le tasse sui passeggeri di circa il 40% per gonfiare il Fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia. Quale compagnia aerea più grande in Italia, volando su 26 aeroporti e trasportando 27 milioni di clienti all'anno da e per l'Italia - ha aggiunto - a Ryanair non è stata lasciata altra scelta se non quella di chiudere due delle sue 15 basi italiane (Alghero e Pescara) e spostare i suoi aeromobili, piloti ed equipaggi verso Paesi con costi più bassi per il turismo. Interromperemo anche tutti i nostri voli all'aeroporto di Crotone e saremo costretti ad effettuare ulteriori tagli alle rotte sui nostri aeroporti regionali italiani".
"Il Governo italiano ha aumentato di 2,50 euro la tassa municipale senza preavviso e senza giustificazione dal primo gennaio per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia", ha spiegato O'Brien, definendo questa una "cattiva notizia per gli aeroporti regionali: il Piano di Alitalia-Etihad di distruggere gli aeroporti regionali sta funzionando". "Il nostro non è un attacco diretto ad Alitalia - ha però puntualizzato O'Brien - riteniamo che non ci sia ragione d'essere di questa tassa".
"Questo aumento della tassa - ha detto ancora - danneggerà seriamente il turismo italiano, particolarmente negli aeroporti regionali dove la Ryanair porta milioni di visitatori ogni anno, contribuendo all'economia locale per milioni di euro attraverso turisti che spendono molto, supportando migliaia di posti di lavoro". Ricordando poi che in questo momento la disoccupazione giovanile supera il 40% e "il turismo è uno dei pochi settori che può stimolare la rapida creazione di posti di lavoro per i giovani delle regioni d'Italia", O'Brien ha fatto presente che "l'Italia si è resa poco competitiva e meno attrattiva per le compagnie aeree ed i turisti e poichè sempre più clienti evitano quest'anno il Medio Oriente ed il nord Africa per prenotare vacanze nel Mediterraneo, l'Italia consegnerà una opportunità d'oro di crescita ad altre destinazioni in spagna, Portogallo e Grecia che hanno minori costi per il turismo".
A fronte di tale analisi, Ryanair "rivolge un appello al governo italiano affinchè elimini questo dannoso aumento della tassa", richiedendo un urgente incontro con l'esecutivo proprio per "salvare il turismo, il traffico e i posti di lavoro in Italia".
Riguardo al potenziamento delle rotte sulla capitale, la low cost irlandese ha annunciato quattro nuove rotte per Lanzarote, Norimberga, Praga e Sofia e nuovi collegamenti invernali per Alicante, East Midlands, Malaga e Trapani e più voli per Atene, Bari, Berlino, Bruxelles, Budapest, Edimburgo e Manchester che "permetteranno - secondo una nota dell'aviolinea - di trasportare oltre 9 milioni di clienti all'anno e sosterranno 6.900 posti di lavoro presso gli aeroporti romani di Ciampino e Fiumicino".