Visualizzazione post con etichetta Pegomastax africanus. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pegomastax africanus. Mostra tutti i post

domenica 7 ottobre 2012

Scoperto un nuovo tipo di dinosauro nano. - Francesco Tortora



Il Pegomastax africanus era erbivoro, lungo circa un metro e pesava meno di un gatto.

MILANO - Era lungo circa un metro e pesava meno di un gatto, ma grazie ai suoi denti affilatissimi e alla sua grande mascella, riusciva a difendersi nel mondo preistorico di 200 milioni anni fa. Mercoledì scorso è stato presentata sulla rivista online ZooKeys una nuova specie di «dinosauro nano», il Pegomastax africanus. I resti fossili, scoperti in una roccia rossastra nel lontano 1963 in Sudafrica e conservati a lungo all’Università di Harvard, negli Usa, solo recentemente sono stati riuniti e si è potuto ricostruire l'anatomia dell'animale preistorico. Erbivoro, appartenente alla famiglia degli Eterodontosauri e soprannominato il «mascellone africano» aveva due gambe, il corpo ricoperto da aculei di porcospino e un becco che assomigliava a quello di un pappagallo.
ERBIVORO - Secondo la ricostruzione di Paul C. Sereno, paleontologo dell'Università di Chicago e autore dello studio sulla rivista online, i denti aguzzi presenti sull'arcata superiore e inferiore servivano non solo a tagliare le piante e i frutti: Le zanne di questo dinosauro - spiega lo studioso americano - sono molto insolite perché è davvero raro che un erbivoro abbia canini così appuntiti e così grandi. Probabilmente servivano anche a pungere e a difendersi e non per mangiare carne. I denti nella mascella e nella mandibola funzionavano come forbici auto-affilanti». A dire la verità altri scienziati pensano che occasionalmente il piccolo dinosauro si nutrisse di carne o almeno di insetti. «Poteva assomigliare a un porcospino a due gambe - continua il paleontologo - le setole non erano abbastanza forti come quelle di un istrice. Forse erano colorate e contribuivano a differenziare la specie o facevano apparire il Pegomastax più grande di quello che realmente era e ciò gli permetteva di difendersi da potenziali predatori».
BECCO - Lo studioso si sofferma anche sul becco del dinosauro, simile a quello di un pappagallo e lungo meno di 5 centimetri: «Forse assomigliava a Dracula - scherza Sereno in un'intervista al sito web LiveScience - Visto che siamo vicini ad Halloween, questa scoperta è più che attuale». Il paleontologo ha spiegato di aver visto per la prima volta i resti del dinosauro erbivoro quasi trenta anni fa: «Sono imbarazzato nel confessare che la prima volta che ho visto il fossile era il 1983. Sono rimasto stupefatto e ho capito che si trattava di una nuova specie. Ma al tempo ero solo uno studente dell'American Museum of Natural History. Per tanto tempo da allora mi sono chiesto se qualche altro scienziato avesse riconosciuto questa creatura nascosta tra i cassetti del laboratorio». Ma l'onore di farla conoscere al grande pubblico è toccato proprio a lui: «Pazientare qualche anno in più in scatole di cartone prima di essere scoperto non deve essere stato un problema per questo piccolo dinosauro morto duecento milioni di anni fa» ha commentato ironicamente il sito transalpino Maxisciences.