Visualizzazione post con etichetta cedimento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cedimento. Mostra tutti i post

domenica 29 novembre 2015

Si inclina un pilone anche sulla Palermo-Sciacca, interrotta la strada.

{}

Cedimento su un viadotto tra San Cipirello e San Giuseppe Jato, la Statale è stata chiusa dal chilometro 23 al 28.

I tecnici dell'Anas stanno verificando cosa sia successo. Le ipotesi sono che ci sia stato un cedimento strutturale della Statale nella zona del viadotto Traversa 2 o, come successo per il viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania, che una frana abbia provocato l'inclinazione del pilone. Sono in corso verifiche strutturali per comprendere quanto grave sia il cedimento e se, come è successo nel viadotto Himera, vi siano altre parti del viadotto a rischio. Già a ottobre i carabinieri avevano segnalato un pericolo riguardante il pilone del viadotto Traversa 2: i tecnici dell'Anas nel corso di un sopralluogo avevano dichiarato che il tratto di strada era sicuro. Adesso, le piogge di questi giorni, come accertato nel corso di un sopralluogo dei carabinieri, hanno fatto sprofondare il terreno attorno al pilone, che si è inclinato. Si sono anche allargati i giunti di dilatazione; da qui la decisione di chiudere la strada.

Il viadotto Himera sulla Palermo-Catania è stato colpito dalla frana nello scorso aprile. I lavori di demolizione della campata sono in corso ma per la riapertura i tempi saranno ancora lunghi: il ponte a piloni verrà sostituito da una struttura in acciaio a campata unica. Nel frattempo sulla Palermo-Catania sono state aperte due strade di collegamento che aggirano il viadotto chiuso: una trazzera finanziata dai grillini dell'Ars, e una bretella realizzata dall'Anas.


http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/29/news/si_inclina_un_pilone_anche_sulla_palermo-sciacca_chiusa_la_strada-128410701/

giovedì 1 ottobre 2015

Prima il ponte o prima l'autostrada?




Come ben sappiamo, un pilone dell'autostrada A19 Palermo-Catania, ha avuto un cedimento, peraltro già preannunziato (http://www.lasicilia.it/articolo/pilone-ceduto-anas-e-regione-sapevano-ma-dieci-anni-nessuno-ha-fatto-nulla), che ha, di fatto, diviso la Sicilia in due a danno di chi, per recarsi da Palermo a Catania e viceversa, dovrà prolungare i tempi di percorrenza su strade a dir poco disagevoli, antidiluviane e piene di pericoli, (la sottoscritta ne sa qualcosa per un incidente subito ad una curva per il manto stradale che, con qualche goccia di pioggia, produceva lo sgradevole effetto saponata).
Il pilone, come possiamo vedere, poggia le sue basi su un torrentello e già la cosa insospettisce, ci si chiede: quale ingegnere ha mai potuto progettare un ponte autostradale, pertanto soggetto a molti stress, su un torrente e, quindi, a rischio frana? 

Inconcepibile! Ma vero.

Comunque, pare che la ricostruzione verrà affidata a tre imprese diverse: che provvederanno a: demolire il tratto che ha ceduto; controllare che non sia compromesso per poi fortificare il tratto rimasto illeso; costruire una bretella di circa 1 kilometro e 800 metri da allacciare al tratto rimasto illeso. Almeno così mi è parso di capire

Il costo sarà di circa 9 milioni, tanto per cominciare, ma sappiamo come vanno le cose...

Passiamo alle notizie più fresche.
Pare che ad Alfano sia venuta la fregola di riacquistare il terreno perduto porgendo agli amici-scambidi voto-sempreaffamati una leccornia servita in un piatto d'argento: la costruzione del ponte sullo stretto di Messina.
In piena crisi economica.
Ma va da se che i suoi capricci sono prioritari, gli appetiti dei suoi amici insaziabili.

Facendo due conti il ponte verrebbe a costare 10 volte più che in ogni altra parte del mondo, e, oltretutto, verrebbero impiegati materiali scadentissimi come è solita fare l'industria nostrana, con gravi rischi per i viaggiatori.

Non sarebbe il caso di accantonare per sempre o, almeno per il momento,  questa malsana idea?

Non sarebbe il caso di provvedere a migliorare le reti ferroviaria e viaria della nostra meravigliosa regione distrutta da malaffare e corruzione?

Quindi, per i nostri amministratori, non è e non sarà possibile, per chissà quanto tempo ancora, una viabilità sicura e agevole in Sicilia  ma sarà possibile attraversare lo stretto di Messina in auto o in treno....

Non sarebbe più logico rimettere a posto prima l'autostrada e poi, magari, pensare al ponte?


Cetta