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venerdì 24 aprile 2020

Sì alla fiducia sul Cura Italia, le misure: dallo stop ai mutui al bonus baby sitter.

Una deputata in Aula con la mascherina © ANSA
Una deputata in Aula con la mascherina.

Il voto finale sul decreto legge da 25 miliardi di euro è previsto nel pomeriggio.

La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Cura Italia. I voti a favore sono stati 298, 142 i contrari, due gli astenuti.
Il voto finale sul provvedimento è previsto nel pomeriggio. 
Il decreto Cura Italia è lo strumento con cui, a metà marzo, il governo ha stanziato 25 miliardi per il contrasto al coronavirus, intervenendo su: potenziamento del Sistema sanitario, sostegno all'occupazione e ai lavoratori, supporto al credito per famiglie e pmi, sospensione degli obblighi fiscali. Molte delle misure, adottate per coprire la falla provocata dall'emergenza sanitaria, sono state poi riprese e modificate nei successivi decreti. Da un punto di vista politico, il percorso parlamentare del Cura Italia ha messo in piazza la rottura della fragile 'unità nazionale' che ha caratterizzato le prime ore dell'emergenza. In mancanza di un accordo fra maggioranza e opposizione, e per velocizzare i tempi, il governo ha chiesto la fiducia anche alla Camera dopo averla posta al Senato in prima lettura. Il provvedimento si avvia così al voto finale in Parlamento. Questi alcuni degli interventi principali.
- SANITA': il decreto ha individuato le coperture per 20 mila assunzioni nel Sistema sanitario nazionale, ha stanziato risorse per gli straordinari, ha finanziato l'aumento dei posti letto in terapia intensiva e ha fatto sì che per combattere l'emergenza fossero messi a disposizione anche personale, locali e apparecchiature delle strutture private.
- MUTUI: possono chiedere la sospensione del mutuo per la prima casa i lavoratori dipendenti, autonomi e i professionisti che abbiano subito forti ripercussioni di stipendi e entrate.
- BONUS BABY SITTER: per i genitori è previsto l'incremento di 15 giorni del congedo parentale retribuito al 50%. In alternativa, è previsto un bonus per i servizi di baby-sitting, nel limite di 600 euro.
- BONUS AUTONOMI: indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite Iva.
- REDDITO ULTIMA ISTANZA: è stato istituito un fondo per il reddito di ultima istanza per tutti gli esclusi dall'indennizzo di 600 euro.
- CASSA INTEGRAZIONE: con uno stanziamento di 4 miliardi di euro, la Cassa integrazione in deroga è stata estesa all'intero territorio nazionale (inizialmente era per le sole zone rosse), per tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. Anche le aziende con meno di 5 dipendenti possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga. - PMI: Potenziato di 1,5 miliardi il Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi. L'obiettivo è fornire garanzie per oltre 100 miliardi di finanziamento alle imprese. La garanzia è dell'80% per i prestiti fino a 1,5 milioni. Al di sopra di quell'importo, la percentuale viene modulata.
- FISCO IN STANDBY: è stabilito il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi per tutte le imprese di piccola dimensione, per i professionisti e per gli autonomi.
- RICONVERSIONE: stanziati 50 milioni di euro per sostenere le aziende che vogliono ampliare o riconvertire la propria attività per produrre ventilatori, mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza.
- SCUOLA DIGITALE: incrementate le risorse per il 2020 del Fondo per l'innovazione digitale e la didattica, per l'acquisto di piattaforme e strumenti digitali da parte delle scuole e per mettere a disposizione degli studenti i dispositivi digitali.
- STRAORDINARI FORZE DELL'ORDINE: stanziati oltre 100 milioni di euro per il pagamento degli straordinari per polizia, Forze armate, polizia penitenziaria, Vigili del Fuoco.

martedì 17 marzo 2020

Arriva la laurea abilitante in Medicina, subito 10 mila medici. - Valentina Roncati

Un medico in una foto di archivio © ANSA

Manfredi, risposta immediata per l'emergenza. 50 mln a atenei.

Laurea subito abilitante in Medicina, "il che significa liberare immediatamente sul sistema sanitario l'energia di circa 10 mila medici e far fronte alla carenza" di camici bianchi, come ha spiegato il ministro dell'Università Gaetano Manfredi, illustrando l'importante novità contenuta nel decreto Cura Italia. E ancora: 50 milioni per sostenere gli atenei; massima flessibilità per la restituzione dei fondi agevolati concessi agli Enti di ricerca; 85 milioni per la didattica a distanza, ovvero per fornire alle famiglie dispositivi digitali e formare i docenti; oltre 43 milioni per pulizie straordinarie negli istituti scolastici e per comprare saponi e disinfettanti.
Le scuole, inoltre, potranno chiudere mettendo tutto il personale in smart working - finora le lezioni erano sospese ma le scuole non chiuse - svolgendo solo attività indifferibili; tutela dei supplenti. "Fronteggiare l'emergenza Coronavirus - ha detto il ministro Manfredi - significa dare risposte immediate ma con una visione che consenta all'Italia di guardare in prospettiva al medio-lungo periodo. Cogliamo questo momento di difficoltà per adeguarci per sempre e con positività anche alle esigenze di una società che cambia". Da qui, dunque, la volontà di rendere il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, da questo momento in poi, immediatamente abilitante per l'esercizio della professione di medico-chirurgo. Il decreto Cura Italia contiene numerose misure per la scuola e l'università che attraversano un difficile momento per la sospensione prolungata delle lezioni, finora fino al 3 aprile. Tra l'altro è stata prevista la proroga dell'anno accademico universitario al 15 giugno, per permettere agli studenti di laurearsi senza rinvio alla nuova sessione.
Il decreto ha inoltre istituto un Fondo per le esigenze emergenziali dell'Università, da 50 milioni, e ha previsto una serie di norme regolamentari per per garantire agli studenti la continuità del percorso didattico sia nelle università che nelle Scuole di Alta Formazione. Per quanto riguarda la didattica a distanza nelle scuole invece la ministra Lucia Azzolina in diretta fb ha spiegato che "è innegabile che c'è grande entusiasmo e tanta curiosità. Non potrà sostituire la scuola ma in questa fase è l'unico strumento che abbiamo per tenere unita la comunità". E rivolgendosi ai docenti ha detto: "Andate avanti con la didattica a distanza, è il ministro che ve lo chiede". La ministra ha poi annunciato che, d'accordo con il premier Conte e la ministra della PA Fabiana Dadone, "i concorsi saranno banditi prestissimo: abbiamo bisogno di assumere presto i docenti precari". Critiche sono arrivate però dalla Uil scuola guidata da Pino Turi.
"Il decreto è positivo ma per la scuola vorremmo che ci fosse una rotta precisa mentre invece sembra che il ministero continui a navigare a vista". Preoccupati anche gli studenti che da giorni chiedono di sapere se e come l'esame di Stato verrà modificato e come sarà possibile recuperare le insufficienze. Nel frattempo è stato firmato il decreto che autorizza l'erogazione di contributi per 500 milioni alle scuole paritarie.