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martedì 17 settembre 2019

Dall’intelligenza artificiale all’IoT, l’innovazione “tira” le rinnovabili. - Vito De Ceglia

Le Officine Edison, il nuovo digital center del Gruppo alla Bovisa di Milano
Le Officine Edison, il nuovo digital center del Gruppo alla Bovisa di Milano. 

Più in sordina rispetto ad altri settori, le nuove tecnologie stanno trasformando i processi industriali e i mercati di sbocco delle fonti alternative. Ecco come Sviluppi nello storage.

Officine Edison, il raddoppio il digitale spinge l’energia.


Il ruolo strategico dell’intelligenza artificiale (IA) e degli algoritmi di machine learning per prevedere la produzione di energia eolica e fotovoltaica. L’adozione di sistemi di accumulo (storage) di piccola e grande taglia per gestire le fonti rinnovabili che sono per loro natura non programmabili. La diffusione di sistemi di Internet of Things (IoT), basati su una rete di sensori che misurano e comunicano tra di loro via internet, per fornire una quantità elevata di dati che poi vengono elaborati e tradotti in soluzioni efficienti in ambito industriale, residenziale e urbano. Sono temi di cui si sente parlare molto, ma quanto è concreto lo sviluppo e l’applicazione di queste tecnologie in ambito energetico in Italia, in Europa e nel mondo?

rivoluzione hi-tech.
Prendiamo il caso dell’IA, considerata dagli addetti ai lavori la tecnologia più rivoluzionaria in gran parte dei settori economici. Mentre le innovazioni nel campo dei trasporti, dell’industria manifatturiera e della domotica hanno avuto un’ampia risonanza nel dibattito pubblico, quelle nel settore energetico sono rimaste ai margini, relegate ad ambienti specialistici. Tuttavia, anche il mondo dell’energia è stato investito in pieno dallo sviluppo dell’IA e le ripercussioni stanno trasformando processi industriali e mercati di sbocco. In sostanza, si stanno diffondendo a macchia d’olio sistemi integrati in grado di raccogliere dati in tempo reale da una rete di sensori remoti disposti a monte e a valle della filiera produttiva: nel caso delle fonti rinnovabili, dall’impianto fotovoltaico o eolico alla rete di distribuzione. Dati che vengono trasmessi tramite connessioni wi-fi verso strutture di controllo, dove vengono elaborati attraverso sofisticati software di analisi e algoritmi di apprendimento automatico (machine learning). L’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) prevede che nei prossimi anni in campo energetico l’IA sarà determinante e trasformerà i sistemi energetici globali in maniera fondamentale rendendoli maggiormente interconnessi, affidabili e sostenibili. In particolare, per la produzione di energia pulita e il consumo di energia in generale, l’Aie sottolinea che l’IA può risolvere molte problematiche complesse.


Per quanto riguarda la produzione di energia, l’IA rappresenta lo strumento principe per privilegiare la produzione da fonti rinnovabili ed efficientare i processi, aiutando così a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del mix energetico nazionale e di decarbonizzazione della produzione. Per quanto riguarda il consumo di energia e l’efficienza energetica, l’IA sta forse avendo un impatto ancor più determinante. In ambito industriale, ad esempio, l’uso di energia è spesso una delle voci più significative dei bilanci annuali e i margini di miglioramento potenziali offerti dall’IA sono considerevoli.

Lo stoccaggio.
Spinta dall’attuale transizione energetica verso le energie pulite, anche la domanda di batterie subirà un aumento nei prossimi anni, rendendo questo mercato sempre più strategico. Circoscrivendo il perimetro di analisi all’Europa, secondo la Ue il potenziale del mercato comunitario potrebbe raggiungere un valore di 250 miliardi di euro l’anno a partire dal 2025. Non a caso, la Commissione ritiene che le batterie rappresentino una catena del valore fondamentale, in cui accrescere investimenti e innovazione. Dall’Europa al resto del mondo, il mercato globale dei sistemi di accumulo energetico crescerà velocemente, tanto che Bloomberg New Energy Finance (Bnef) ha recentemente rialzato le sue precedenti stime sulla diffusione dell’energy storage al 2040.

Si tratta di batterie impiegate in diverse applicazioni nel campo dell’energia, dalla ricarica dei veicoli 100% elettrici alle grandi installazioni di rete che servono a immagazzinare l’elettricità prodotta in eccesso dai parchi eolici e solari, passando per l’accumulo domestico behind-the-meter (dietro al contatore) e le tecnologie off-grid nelle aree più remote, scollegate dalle principali linee di distribuzione. Secondo Bnef, il mercato cumulativo arriverà a 942 GW e 2.857 GWh nel 2040, attirando investimenti per oltre 1000 miliardi di dollari nei prossimi 22 anni. Cina, Usa, India, Giappone, Germania, Francia, Australia, Corea del Sud e UK — evidenzia Bnef — saranno i paesi-guida di questo boom delle batterie e rappresenteranno due terzi dell’intera capacità installata in sistemi di accumulo nel 2040.

Internet of Things.
Per quanto riguarda invece l’efficienza energetica, una delle applicazioni più interessanti risulta l’IoT. Sistemi basati su una rete di sensori che misurano e comunicano tra di loro via internet, fornendo una quantità molto elevata di dati che poi vengono elaborati e tradotti in soluzioni efficienti. In particolar modo per la Smart Home, ossia la casa connessa e intelligente, dotata di un sofisticato sistema di misura e controllo per tutti gli elettrodomestici (lavastoviglie, frigorifero, lavatrice, forno a microonde). Proprio le Smart Home, o più in generale gli Smart Building, risultano gli ambienti ideali per testare soluzioni di piattaforma IoT. Soluzioni che giocoforza potranno rappresentare l’architrave per le future Smart City. Altro fattore chiave sarà l’elevata percentuale di penetrazione dei veicoli elettrici, che metterà a dura prova la capacità della rete elettrica. Da qui l’imperativo di gestire al meglio e in maniera intelligente il tessuto urbano, possibile grazie alle tecnologie e, in particolare, alle potenzialità dell’IoT. L’interesse è in aumento e lo si nota dalle stime: la stessa Abi Research prevede che i ricavi globali della tecnologia in chiave Smart City IoT sperimenteranno un incremento straordinario, passando da 25 miliardi di dollari registrati nel 2017 a oltre 60 miliardi entro il 2026, con un tasso di crescita medio dell’11%.


https://www.repubblica.it/economia/rapporti/energitalia/lascossa/2019/09/16/news/dall_intelligenza_artificiale_all_iot_l_innovazione_tira_le_rinnovabili-236163135/