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martedì 29 dicembre 2020

Verdini e le visite in carcere: da Salvini a Renzi, politici in processione a Rebibbia.

 

Se il saluto del segretario leghista al "suocero" appare scontato, meno ovvio è quello del leader di Italia Viva proprio nei giorni in cui soffiavano venti di crisi.

Sarà che spira aria di crisi di governo, ma è un fatto che tra il 23 e il 24 dicembre molti politici sono andati a trovare Denis Verdini, 69 anni, fiorentino, recluso nel carcere di Rebibbia dal 3 novembre, dopo la condanna a sei anni e sei mesi per la bancarotta del Credito cooperativo fiorentino. Una processione bipartisan, che va da Matteo Salvini a Matteo Renzi e Luca Lotti, passando per diversi esponenti del centrodestra.

Se, di fatto, la visita di Salvini appare piuttosto scontata, dal momento che il leader leghista è fidanzato da due anni con la figlia di Verdini, Francesca, meno ovvia invece è quella del leader di Italia viva. Che forse ha sentito il bisogno di consultarsi con il banchiere ed ex senatore proprio nei giorni in cui teneva il premier Conte con le spalle al muro sul Recovery fund minacciando la crisi. Singolare anche la visita di Luca Lotti: il deputato renziano, già ministro dello Sport, ma rimasto nel Pd (a suo tempo motivò la sua scelta di non trasferirsi nel partito di Renzi perché "il frazionismo mina la credibilità in politica") è tra i personaggi coinvolti nel caso Consip, assieme a Tiziano Renzi (padre di Matteo) e lo stesso Verdini.

A portare un saluto a Verdini, che nel frattempo si è fatto crescere una lunga barba bianca, anche molti ex compagni di centrodestra come Ignazio Larussa, Daniela Santanché, Maurizio Lupi e Renata Polverini. Ma anche il re delle cliniche romane e forzista Antonio Angelucci.

Come accennato la condanna per Verdini per la bancarotta dell'ex Credito cooperativo fiorentino è diventata definitiva il 3 novembre. lI giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Paolo Antonio Bruno, hanno confermato la condanna a più di sei anni inflitta in Appello, ad eccezione di quattro mesi caduti per prescrizione. I supremi giudici non hanno accolto quindi la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione che aveva chiesto per Verdini un nuovo processo d'Appello in relazione ad alcuni capi di imputazione.

https://www.repubblica.it/politica/2020/12/28/news/verdini_e_le_visite_in_carcere_da_salvini_a_renzi_politici_in_processione_a_rebibbia-280149938/

Io credo che uno dei motivi che spingono alcuni personaggi a fare visita al condannato Verdini, sia il fatto che lui sappia tutto di loro e che, pertanto, potrebbe distruggerli politicamente e legalmente.
Verdini è la vittima sacrificale provvista di un grande potenziale, quello di tenere in pugno personaggi da lui addestrati che risiedono in parlamento e che, a loro volta, in virtù dei "consigli" ed "aiuti" ricevuti, hanno il compito di portare a termine i programmi preventivamente pattuiti, quelli, cioè, meno graditi ai cittadini in quanto imposti da chi detiene il potere economico; per cui, alla prima inadempienza del contratto, scatta la ritorsione...
E, per evitare e bloccare la ritorsione, è necessario munirsi di spiegazioni che dimostrino, senza ombra di dubbio, i motivi del ritardo dell'adempienza. 
Renzi, conscio del suo scarso seguito, lo fa pubblicamente, lapalissianamente, (della serie: lo faccio a te, ma è per farlo sapere a mia suocera) ostacolando il governo. 

Verdini, a mio parere, è l'altra faccia della politica quella che perde il suo onorevole significato di arte di governare, per cui, chi si rivolge a lui per consigli e suggerimenti, è l'esempio del politico da non supportare.
cetta.

sabato 17 febbraio 2018

Cup, visite e tempi di attesa: tutto quello che c'è da sapere.


Cup, visite e tempi di attesa: tutto quello che c'è da sapere

Da che cos'è il Cup alle modalità di prenotazione di una visita, fino ai tempi massimi di attesa e le priorità di prestazione. Altroconsumo, l'associazione per la tutela e difesa dei consumatori, in 'Diritti in Salute', elenca e spiega tutto ciò che è opportuno sapere per prenotare visite ed esami. Obiettivo del progetto 'Diritti in salute', nato dalla collaborazione tra Altroconsumo e Acu, associazione consumatori utenti, e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, è dare una risposta ai dubbi più comuni in materia sanitaria.
Ecco, in sintesi, le principali informazioni utili ai cittadini, negli approfondimenti dedicati alla prenotazione e tempi di attesa per visite ed esami con il Ssn:

- COSA E' IL CUP? E' il Centro unico di prenotazioni a cui rivolgersi per prenotare visite ed esami in diverse strutture. Il sistema accentra la prenotazione delle prestazioni ambulatoriali presso strutture pubbliche (e in alcuni casi anche le private convenzionate) di una Asl, città, provincia o Regione; indirizza il cittadino alla struttura che ha la disponibilità di un posto nel minor tempo possibile; permette al cittadino di prenotare direttamente la visita presso la struttura che gli è più comoda o che è in grado di erogare la prestazione nel minor tempo, grazie al fatto che le strutture sono collegate in rete.

- COME SI PRENOTA UNA VISITA O UN ESAME? È possibile farlo in vari modi: telefonando al numero verde dedicato; andando di persona allo sportello nei centri Cup; recandosi in una delle farmacie che offrono questo servizio; tramite il Cup online, attivo solo per alcune Regioni.

- I TEMPI DI ATTESA. Esiste un Piano nazionale di governo delle liste d’attesa, elaborato dall’intesa tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, che stabilisce le priorità e i tempi massimi per l’erogazione di esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici da parte del Ssn. 
Le priorità temporali previste sono quattro, contraddistinte dalle lettere U, B, D e P. Il medico compilerà l’impegnativa e indicherà nel campo 'priorità della prestazione' la lettera corrispondente all'urgenza della prestazione:
Lettera U: prestazioni 'urgenti' a cui l’utente ha diritto entro 72 ore. In questi casi, sulla prescrizione sarà apposto il 'bollino verde'. Attenzione: le prestazioni urgenti vanno prenotate entro 48 ore dalla data di prescrizione, altrimenti decade l’indicazione di urgenza.
Lettera B: prestazione da fornire in tempo 'breve' (non più di 10 giorni). Va usata in situazioni in cui è necessario intervenire in tempi rapidi per evitare l’aggravarsi delle condizioni del paziente.
Lettera D: prestazioni 'differibili', che, se fornite in tempi meno celeri, non pregiudicano la salute del paziente. Sono prestazioni di prima diagnosi, da erogare entro 30 o 60 giorni (a seconda che si tratti di visite o di esami diagnostici strumentali).
Lettera P: visite ed esami 'programmati', non urgenti. È il caso delle visite di controllo, per le quali la regola stabilisce un massimo di 180 giorni. Se nella ricetta non sono indicati il sospetto diagnostico o la classe di priorità, la richiesta è collocata in classe P. Tra tutte le prestazioni che il Ssn offre, ne sono state individuate 58 (43 a livello ambulatoriale e 15 in regime di ricovero) il cui tempo massimo d’attesa deve essere garantito al 90% dei cittadini che le richiedono.

- AREE PRIORITARIE. Le malattie del sistema cardiocircolatorio e i tumori sono le principali cause di morte in Italia, pertanto è necessario che i tempi massimi d’attesa per ciascun piano diagnostico terapeutico non siano superiori a 30 giorni per la fase diagnostica e 30 giorni per l’inizio della terapia dal momento dell’indicazione clinica. Bisogna però dire, precisa Altroconsumo, che il rispetto di questi tempi è garantito in linea teorica per il 90% dei cittadini. E' quindi possibile che a un cittadino venga offerto un appuntamento con tempi più lunghi: in questo caso Altroconsumo invita a insistere per il rispetto dei tempi scrivendo direttamente all’azienda sanitaria territoriale.

- VISITE O ESAMI IN UNA REGIONE DIVERSA DA QUELLA DI RESIDENZA. E' possibile prenotare visite ed esami in una Regione diversa da quella di residenza, poiché la ricetta per prestazioni specialistiche e diagnostiche è valida su tutto il territorio nazionale. Una volta che si ha la ricetta del proprio medico di base, è sufficiente chiamare il Cup della Regione in cui si desidera effettuare la visita.

- COSA FARE SE L'APPUNTAMENTO E' TROPPO LONTANO? Nel caso in cui il primo appuntamento disponibile, in qualunque struttura, fosse superiore a 30 giorni per le prime visite specialistiche e 60 giorni per gli esami diagnostici strumentali, il Ssn è comunque tenuto a garantire la prestazione nel rispetto dei tempi regionali previsti ricorrendo a una prestazione in regime libero-professionale (intramoenia) a spese dell’azienda sanitaria locale, riservando al cittadino solo il pagamento del ticket. Lo prevede la legge (decreto legislativo n.124 del 1998), ma questa norma, fa notare Altroconsumo, è spesso ignorata e disattesa. Per richiedere il rispetto dei tempi è possibile compilare la lettera e inviarla all’Urp dell’azienda sanitaria di residenza.