Crimini e silenzio.
L’intera storia della Chiesa Cattolica, soprattutto nell’esercizio del suo potere temporale, è costellata di crimini, scandali, violenze, soprusi, menzogne e mistificazioni. Da secoli e per secoli l’Istituzione cattolica romana ha costruito il suo impero sull’inganno diventando uno degli attori principali di quel sistema mondiale che ha diviso il pianeta in ricchi predatori e in poverissimi depredati. Quello che solo oggi è visibile agli occhi di tutti è la risultante di centinaia di anni di prevaricazione e prepotenza che hanno determinato l’incolmabile divario tra i popoli, tra le razze e la devastazione del sistema ambientale ad esclusivo beneficio di pochi potenti, intoccabili e impuniti che ingrassano le loro smisurate ricchezze affamando interi popoli. Anche il Vaticano è responsabile del miliardo di persone che ogni giorno muore nel genocidio più drammatico di tutti i tempi, quello provocato dalla fame e dalla estrema povertà, perché ha stretto accordi e affari con i dominatori disonesti di ogni dove, prestando le sue segrete stanze ai criminali di ogni tempo, dittatori, mafiosi, assassini, speculatori, finanzieri senza scrupoli, politici corrotti, tutti illustri colletti bianchi e porpora. Solo di alcuni di questi, dei più piccoli e più sacrificabili tra i pesci, si sono potute ricostruire le storie criminali e senza mai alcuna conseguenza per gli alti prelati vaticani, protetti dalle solide e sontuose mura di alabastro e dal silenzio compiacente dei maggiori mass-media che sono controllati dai medesimi gruppi di potere in cui siedono cardinali e vescovi.Non deve meravigliare perciò che di tutto il rumoreggiar che si è fatto dello scandalo dei cosiddetti “furbetti del quartierino”, dagli sms privati al vergognoso attacco che ha destituito il pg Clementina Forleo dalle proprie funzioni, poco, pochissimo risalto ha avuto invece un risvolto di questa inchiesta, a mio avviso, per niente secondario. Solo l’attenta penna di Curzio Maltese su Repubblica e un paio di ottimi libri (Capitalismo di rapina, Biondani, Malagutti, Gerevini Ed. Chiarelettere e (Onorevoli wanted, Travaglio e Gomez Ed. Riuniti) hanno riportato quanto uno dei principali protagonisti di quest’ennesima truffa ai danni degli italiani, Gian Piero Fiorani, ha raccontato in un brevissimo verbale ai magistrati che lo interrogavano.Prima però facciamo un piccolo passo indietro.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/11812/114/
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 25 maggio 2009
La verità la sappiamo.
Beppe Grillo dice:
"Si dice che un Paese che perde la memoria del suo passato sia condannato a ripetere i suoi errori. L'Italia non ha questo problema. Non ha nulla da ricordare. Tutto quello che è avvenuto nella Prima e nella Seconda Repubblica sono fatti senza spiegazioni, mai accaduti veramente. Incidenti atmosferici. Nessuno si domanda perchè piove. Piove e basta. E così è per l'omicidio Falcone, l'omicidio Borsellino, la strage di Portella delle Ginestre, Piazza Fontana, la strage di Brescia, di Bologna, l'Italicus, la morte di Aldo Moro, Ustica, Gladio, Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri, l'assassinio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Pasolini, di Mattei, di Ambrosoli."
Io rispondo che:
La memoria l'abbiamo, invece, ricordiamo tutto di ciò che è accaduto.Ricordiamo soprattutto i grossi dubbi che si sono insinuati nelle nostre menti mentre leggevamo i giornali o ascoltavamo i tg.La verità la sappiamo su "quasi" tutto, ci mancano solo le prove per dimostrarne la veridicità.
Che la giustizia funzioni male non abbiamo dubbi, soprattutto quando si tratta di accertare "certi fattacci" che riguardano i politicanti da strapazzo collusi con la mafia e stretti nella morsa dell'obbedienza e del servilismo.
Abbiamo perso i migliori, c'è rimasto lo scarto, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo più giustizia, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo un'economia più solida che si basi sul reale.
Chi ci governa e chi ci ha governato ha già dato ampiamente prova di inefficienza e di mancanza di nobiltà d'intenti; è con la nobiltà d'intenti e spirito di sacrificio, infatti, che si governa una nazione.
E' ora di cambiare pagina, è ora di assumersi le proprie responsabilità, è ora di mandare a casa tutta questa pletora di inutilità vaganti.
"Si dice che un Paese che perde la memoria del suo passato sia condannato a ripetere i suoi errori. L'Italia non ha questo problema. Non ha nulla da ricordare. Tutto quello che è avvenuto nella Prima e nella Seconda Repubblica sono fatti senza spiegazioni, mai accaduti veramente. Incidenti atmosferici. Nessuno si domanda perchè piove. Piove e basta. E così è per l'omicidio Falcone, l'omicidio Borsellino, la strage di Portella delle Ginestre, Piazza Fontana, la strage di Brescia, di Bologna, l'Italicus, la morte di Aldo Moro, Ustica, Gladio, Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri, l'assassinio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Pasolini, di Mattei, di Ambrosoli."
Io rispondo che:
La memoria l'abbiamo, invece, ricordiamo tutto di ciò che è accaduto.Ricordiamo soprattutto i grossi dubbi che si sono insinuati nelle nostre menti mentre leggevamo i giornali o ascoltavamo i tg.La verità la sappiamo su "quasi" tutto, ci mancano solo le prove per dimostrarne la veridicità.
Che la giustizia funzioni male non abbiamo dubbi, soprattutto quando si tratta di accertare "certi fattacci" che riguardano i politicanti da strapazzo collusi con la mafia e stretti nella morsa dell'obbedienza e del servilismo.
Abbiamo perso i migliori, c'è rimasto lo scarto, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo più giustizia, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo un'economia più solida che si basi sul reale.
Chi ci governa e chi ci ha governato ha già dato ampiamente prova di inefficienza e di mancanza di nobiltà d'intenti; è con la nobiltà d'intenti e spirito di sacrificio, infatti, che si governa una nazione.
E' ora di cambiare pagina, è ora di assumersi le proprie responsabilità, è ora di mandare a casa tutta questa pletora di inutilità vaganti.
http://www.youtube.com/watch?v=2xkOvhb6Fzw
Un video molto toccante per ciò che dice e per ciò che si vede.
La strage di Via D'Amelio e di Capaci.
Il giudice Ingroia che parla dei legami tra la mafia, Dell'Utri e Berlusconi.
Un video da non dimenticare.
Un video molto toccante per ciò che dice e per ciò che si vede.
La strage di Via D'Amelio e di Capaci.
Il giudice Ingroia che parla dei legami tra la mafia, Dell'Utri e Berlusconi.
Un video da non dimenticare.
domenica 24 maggio 2009
Le bugie del presidente.
24 maggio 2009
Peter Gomez Il grande bugiardo
da espresso.repubblica.it
Dal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico.
Dimenticate Capodichino. Dimenticate la vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare l'amicizia con la giovane favorita.
Per raccontare Silvio Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno. E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del Cavaliere. Cominciando dalle più recenti.
Sentenza Mills "È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19 maggio 2009).Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte."Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari".(da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)"Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004)
Malpensa, Italia "Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008)."Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per l'Italia, 2008).Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500.
Sicurezza "Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine" (programma Pdl).Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di euro.
Giustizia "Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl).La manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri.
Intercettazioni "Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica', 16 luglio 2008)"Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008)"Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra)
Cimici e spie "Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità parlamentare!".È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate". Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.
Arriva l'onda "Avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008)."Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23 ottobre 2008).
Continua su:
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/05/24/il_grande_bugiardo.html
Peter Gomez Il grande bugiardo
da espresso.repubblica.it
Dal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico.
Dimenticate Capodichino. Dimenticate la vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare l'amicizia con la giovane favorita.
Per raccontare Silvio Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno. E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del Cavaliere. Cominciando dalle più recenti.
Sentenza Mills "È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19 maggio 2009).Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte."Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari".(da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)"Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004)
Malpensa, Italia "Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008)."Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per l'Italia, 2008).Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500.
Sicurezza "Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine" (programma Pdl).Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di euro.
Giustizia "Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl).La manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri.
Intercettazioni "Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica', 16 luglio 2008)"Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008)"Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra)
Cimici e spie "Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità parlamentare!".È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate". Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.
Arriva l'onda "Avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008)."Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23 ottobre 2008).
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Mediaset in sciopero bella notizia (oscurata)
Udite udite. E diffondete. Forse è l'unico modo per permettere a questa notizia di raggiungere più orecchie possibile: i lavoratori di Mediaset sono in sciopero. Difendono i loro salari e chiedono che vengano ripristinate le "normali relazioni sindacali". Ma oggi devono prima di tutto lottare contro il silenzio. La loro astensione dal lavoro, infatti, sembra non interessare a nessuno. Di loro non parlano neanche le agenzie di stampa. Paradossale ma vero: accade "qualcosa" - qualcosa di inedito, c'è da dire - nella più grande azienda di comunicazione italiana, e i protagonisti faticano a bucare lo schermo. Ma tant'è, a Berluscolandia.I fatti: Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per oggi uno sciopero dei lavoratori della Videotime di Roma. La Videotime è la società licenziataria di Mediaset-Rti che lavora nei centri di produzione "Palatino" e "Elios". Qui vengono registrati programmi molto seguiti: dal Tg5 a Matrix a Forum. I lavoratori della Videotime si occupano anche del programma "Uomini e Donne" di Maria De Filippi, che però viene registrato a Cinecittà. Si tratta dei tecnici, della parte di produzione, dei parrucchieri, dei truccatori, dei sarti. Insomma, di tutto il personale che serve per mettere in piedi un programma. Ebbene, dall'anno scorso sono tempi di magra. Mediaset dice di essere in crisi (ricavi netti nell'anno 2008: +9%, utile netto: +14,3%) e per questo stringe la cinghia: niente più diaria per gli esterni, fermi i passaggi di livello, diminuzione dei premi di produzione, azzeramento della politica retributiva. Questo è quanto denunciano i sindacati: "Un esempio - spiega Roberto Crescentini, delegato fistel-Cisl della Rsu di Videotime - sabato registriamo Matrix. I lavoratori hanno chiesto di lavorare in straordinario. Ma l'azienda ha chiesto ai parrucchieri solo quattro ore di lavoro, e non sette. Alla domanda: perché? La risposta è stata: l'azienda è in crisi. Figurarsi - dice Crescentini - noi siamo i primi a non voler affossare l'azienda e a capire che è in corso una grave crisi economica e finanziaria. Ma Mediaset è in crisi?". La domanda è pertinente, visto che, racconta Crescentini: "Alla puntata di Forum in cui era ospite Barbara D'Urso, Mediaset ha pagato un parrucchiere 1.300 euro. Come anche viene pagato tutti i giorni un parrucchiere per la conduttrice Rita Dalla Chiesa, ad un prezzo che ci pare esorbitante, visto il momento: 700 euro". Insomma, dicono i lavoratori, se bisogna fare sacrifici che li facciano tutti. Secondo il dato dei sidnacati lo sciopero è andato benissimo: l'adesione ha sfiorato il tetto del 95%. Ultima chicca: il Comitato di redazione del Tg5 ha inviato un comunicato di solidarietà ai lavoratori di Videotime. Il comunicato, a quanto pare, doveva essere letto durante l'edizione odierna. Ma è stato stoppato. Ci sono notizie più importanti.
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/823/
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/823/
l'amara partita di Berlusconi
Tifosi rossoneri contro il presidente del Consiglio: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri...veline?"di FABRIZIO BOCCA
MILANO - Nel giorno della festa di Maldini, settantamila persone con una sciarpa celebrativa in mano, lo stadio di San Siro ha messo in scena anche una contestazione alla società e a Berlusconi, arrivato allo stadio proprio per festeggiare l'addio al Meazza del capitano rossonero. Ma ha trovato un clima molto diverso da quello che si aspettava. Dal secondo anello della curva sud dello stadio, dove risiede il tifo ultrà rossonero, sono arrivati anche fischi indirizzati alla società e al presidente del Milan. E soprattutto sono stati esposti pesanti striscion di contestazione. Il più pesante questo: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri ... le veline?". Per l'intero corso dell'anno i duri del tifo rossonero hanno contestato la società e Adriano Galliani se ne era anche lamentato in più di un'occasione dicendo che in altri paesi tutto questo non succede, che i tifosi sono molto più vicini alla squadra e alla società. Alternando anche insulti ai tifosi della Roma, gli ultrà sono andati però sul pesante: "Vendi kakà per risanare la società, e non spendi più i tuoi milioni . Caro Berlusconi grazie di tutti e vai fuori dai c....". Un altro ancora molto più secco: "Devi spendere!". Parte del tifo si oppone anche alla separazione del Milan da Ancelotti dopo otto anni di panchina e numerosi successi tra cui due Champions League: "Carletto uomo di onestà vittima perdente di questa società". Altri attestati di stima nei confronti di Shevchenko. Sfogate le frustrazioni di mercato e contestata la società poi i tifosi hanno preso a sostenere normalmente il Milan in una difficilissima partita contro la Roma.
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24 maggio 2009
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=412400403823b338
MILANO - Nel giorno della festa di Maldini, settantamila persone con una sciarpa celebrativa in mano, lo stadio di San Siro ha messo in scena anche una contestazione alla società e a Berlusconi, arrivato allo stadio proprio per festeggiare l'addio al Meazza del capitano rossonero. Ma ha trovato un clima molto diverso da quello che si aspettava. Dal secondo anello della curva sud dello stadio, dove risiede il tifo ultrà rossonero, sono arrivati anche fischi indirizzati alla società e al presidente del Milan. E soprattutto sono stati esposti pesanti striscion di contestazione. Il più pesante questo: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri ... le veline?". Per l'intero corso dell'anno i duri del tifo rossonero hanno contestato la società e Adriano Galliani se ne era anche lamentato in più di un'occasione dicendo che in altri paesi tutto questo non succede, che i tifosi sono molto più vicini alla squadra e alla società. Alternando anche insulti ai tifosi della Roma, gli ultrà sono andati però sul pesante: "Vendi kakà per risanare la società, e non spendi più i tuoi milioni . Caro Berlusconi grazie di tutti e vai fuori dai c....". Un altro ancora molto più secco: "Devi spendere!". Parte del tifo si oppone anche alla separazione del Milan da Ancelotti dopo otto anni di panchina e numerosi successi tra cui due Champions League: "Carletto uomo di onestà vittima perdente di questa società". Altri attestati di stima nei confronti di Shevchenko. Sfogate le frustrazioni di mercato e contestata la società poi i tifosi hanno preso a sostenere normalmente il Milan in una difficilissima partita contro la Roma.
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24 maggio 2009
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=412400403823b338
Anche parte del suo popolo, quello rossonero, si ribella.
Vogliono fatti e non parole.
Le verità che saltano fuori.
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-2/parla-gino/parla-gino.html
A quanto pare il premier non ha conosciuto Noemi attraverso i suoi genitori, ma , al contrario, ha conosciuto prima Noemi e poi i suoi genitori.
Se effettivamente le cose stanno in questi termini, noi abbiamo al governo un essere privo di ogni freno morale, pronto a tutto pur di soddisfare i suoi indegni desideri.
A quanto pare il premier non ha conosciuto Noemi attraverso i suoi genitori, ma , al contrario, ha conosciuto prima Noemi e poi i suoi genitori.
Se effettivamente le cose stanno in questi termini, noi abbiamo al governo un essere privo di ogni freno morale, pronto a tutto pur di soddisfare i suoi indegni desideri.
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