Milano - (Adnkronos) - Trasmessa al ministro della Giustizia la richiesta nei confronti di Giacomo di Capua e di Roberto Lassini. Berlusconi chiede lo stop alle polemiche: ''Non facciamoci del male''. Pdl nel caos, Santanché contro la Moratti: ''Decidono i cittadini''. Formigoni: ''Lassini mai consigliere Pdl''. Il candidato al Consiglio comunale scrive a Napolitano: ''Le chiedo pubblicamente scusa'' (LA LETTERA)
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 11 maggio 2011
Manifesti anti pm, Procura Milano chiede autorizzazione a procedere contro Lassini.
Milano - (Adnkronos) - Trasmessa al ministro della Giustizia la richiesta nei confronti di Giacomo di Capua e di Roberto Lassini. Berlusconi chiede lo stop alle polemiche: ''Non facciamoci del male''. Pdl nel caos, Santanché contro la Moratti: ''Decidono i cittadini''. Formigoni: ''Lassini mai consigliere Pdl''. Il candidato al Consiglio comunale scrive a Napolitano: ''Le chiedo pubblicamente scusa'' (LA LETTERA)
Moratti calunnia Pisapia: “Ladro d’auto” Ma omette di dire che è stato assolto.
Lupi (Pdl): "Se si è incorsi in un errore, si chiede scusa senza crearne un caso”
Moratti omette di aggiungere che Pisapia è stato assolto da quelle accuse nel 1987. Il sindaco, infatti, ha fatto riferimento al primo grado, come ricostruisce e spiega Il Giornale che però omette, proprio come Moratti, i successivi gradi di giudizio che hanno portato Pisapia all’assoluzione per non aver commesso il fatto.
La campagna elettorale è stata impostata così dal premier, che a Milano si gioca il tutto per tutto. E Moratti si è allineata. Il caso di Roberto Lassini, padre dei manifesti “fuori le Br dalle procure” e candidato nella lista del Pdl a sostegno di Moratti, l’aveva trovata non allineata. Il sindaco, infatti, aveva inizialmente condannato Lassini spingendosi fino a minacciare: “Siamo incompatibili, in lista o io o lui”. E’ stata in breve riportata ad allinearsi. Si è adeguata ai toni del premier. Ieri Berlusconi ha detto che “quelli di sinistra si lavano poco”? Oggi Moratti dà del “ladro d’auto” all’avversario. Che, a sentire il Pdl dunque, dovrebbe essere, in estrema sintesi, uno sporco ladro d’auto. La sentenza però dice un’altra cosa: Pisapia è “assolto per non aver commesso il fatto”. Moratti lo sapeva? Se non lei direttamente, ne erano a conoscenza gli uomini del suo staff. Perché era stato proprio Pisapia, scottato dal caso Aler che aveva coinvolto la compagna Cinzia Sasso, a raccontare in un’intervista tutta la vicenda. Ma non è bastato.
”Il sindaco Moratti alla disperata ha estratto la pistola e si è sparata sui piedi ma questa arroganza la pagherà, sono tentativi di colpi bassi come un pugile che non sa più dove colpire”, ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Mentre per Emanuele Fiano “ormai tra la Moratti e Berlusconi non c’è più nessuna differenza. Nessun sorriso gentile può coprire il fatto che la Moratti ha usato nel faccia a faccia su Sky la calunnia nei confronti di Pisapia come strumento politico”, afferma. “Evidentemente la Moratti ha imparato dal suo capo-padrone che quando non si hanno idee e quando si presenta un bilancio totalmente insufficiente, allora bisogna calunniare l’avversario”. Lei, ha aggiunto, “che ha rubato a Milano cinque anni di sviluppo, di qualità della vita e di buon governo”. Mentre Pisapia, nel pomeriggio, ribadisce la falsità dell’accusa: “La Moratti ha messo in atto un killeraggio mediatico progettato a tavolino. La mia vita è trasparente e non ho mai commesso reati”.
Dal Pdl, dopo ore di silenzio, è arrivato un messaggio distensivo da parte di Maurizio Lupi. Il vicepresidente della Camera ha invitato a “evitare di alzare i toni, se si è incorsi in un errore, si chiede scusa senza crearne un caso”. In linea con la Lega. Davide Boni, presidente del Consiglio regionale lombardo, ha infatti suggerito come sia “importante abbassare i toni, evitando che ai cittadini arrivi un messaggio distorto e confuso”. Ma il sindaco uscente, in una conferenza stampa convocata a Palazzo Marino, ha insistito: “Io ho voluto solo indicare la differenza tra la mia storia personale che è quella di una persona moderata e quella di Pisapia che non ha un percorso politico moderato”.
Persino il direttore di Libero, Vittorio Feltri, intervistato da Sky, ha criticato Moratti. “Ha sbagliato, sta facendo di tutto per perdere. Forse non ci riuscirà ma certo ce la sta mettendo tutta”, ha detto Feltri. Moratti “ha commesso uno sbaglio piuttosto grave, è caduta un’altra volta in errore”. Così, ha aggiunto, “come qualche pasticcio ha fatto nel corso della sua amministrazione. Ecopass, ad esempio, una tassa sui poveri. E, proprio in questi giorni, i lavori per le piste ciclabili su corso Buenos Aires, una delle strade più centrali e trafficate di Milano, riducendo le corsie, creando forti disagi. Non solo, ma il tutto per realizzare solo dei tratti ciclabili che non consentono di percorrere tutto il viale”, ha concluso.
Precedenti di questo articolo
Ocse, al fisco 46,9 % dei salari Italia sale al quinto posto.
L’onere del fisco nel nostro Paese è aumentato di 0,4 punti percentuali rispetto al 2009, quando si attestava al 46,5 per cento. Nella classifica dei Paesi membri dell’Ocse, aggiornata alla fine dello scorso anno, l’Italia sale dal sesto al quinto posto per peso fiscale sugli stipendi, sorpassando l’Ungheria (46,4 per cento), ma restando dietro a Belgio (55,4 per cento), Francia (49,3 per cento), Germania (49,1 per cento) e Austria(47,9 per cento).
Inoltre l’Italia resta in fondo alla classifica Ocse sui salari, ma sale dal 23° al 22° posto superando la Grecia. Il salario netto medio di un single senza figli a carico in Italia è stato di 25.155 dollari nel 2010. La cifra è inferiore sia alla media Ocse (26.436 dollari), che a quella dell’Ue a 15 (30.089). Il salario lordo è stato invece di 35.847 dollari, lievemente superiore alla media Ocse (35.576) ma inferiore a quella europea (42.755). In questa classifica l’Italia è al 19° posto.
Celentano: “Io sto con Pisapia ma il futuro è 5 Stelle”.
Il cantante: "L'avvocato ci può traghettare verso il miracolo di sconfiggere anche il governo nazionale". Per il vero cambiamento dico Calise". Adriano lancia un appello: "Basta scempi sull'ambiente, con le schede elettorali la rivoluzione è possibile"
Costruiranno nuove centrali NUCLEARI e presto la RADIOATTIVITA’ sarà sulle nostre tavole (Leggi l’appello sul referendum di Adriano Celentano). Tremonti, che bisognerebbe licenziare in TRONCO, ma ancora meglio sarebbe sul TRONCO, vuole regalare le spiagge agli imprenditori per la costruzione di stabilimenti balneari a cinque metri dal mare.
Ora, chiunque abbia un minimo di buon gusto può immaginare quale stravolgimento subirebbe il mare delle nostre coste. Nel giro di pochi mesi, sarebbe travolto da uno TSUNAMI di CEMENTOche, a differenza di quello NATURALE, non si placherebbe mai più.
E comunque anche per coloro il cui immaginario fosse momentaneamente ridotto a zero (può capitare), esiste, già pronta, una serie di orrende costruzioni, verificabili quindi dal vero, da cui è possibile misurare la portata che avrebbe la SVENTURA italiana, qualora fosse approvata la proposta di Tremonti. Per cui, prima di andare a votare, è consigliabile fare quattro passi alle Varesine di Milano, dove lo sfacelo, tutt’ora in atto, ha OSCURATO una buona parte di cielo. E ancora non è finita. Il BUIO seminato dai grattacieli firmato Moratti-Formigoni continuerà imperterrito la sua avanzata.
Cari milanesi, credo sia arrivato il momento di cambiare le cose. È chiaro che, votando Pisapia si cambia. Non so fino a che punto, però si cambia e questa è già una grande notizia, essendo lui il migliore e quindi il più credibile fra i rappresentanti dei vari partiti…
Ma, se davvero volete dare una svolta a questa nostra Milano così tanto amata da Leonardo da Vinci, dovete farlo in modo che il CAMBIAMENTO sia RADICALE. Non esiste altro momento più opportuno per riaccendere nel vostro cuore quella luce di entusiasmo che i PALAZZINARI CORROTTI hanno spento senza alcuna pietà. Ma, per farlo, bisogna avere il coraggio di imboccare la strada dell’incertezza: solo lei ci può dare quel NUOVO da cui nasce la speranza di un mondo migliore lontano da ogni logica di partito. E questa speranza è sotto gli occhi di tutti: si chiama Mattia Calise, 20 anni, tre esami alla laurea in Scienze politiche, giovane e forte, membro del movimento Cinque Stelle. Per ora la sua candidatura a Sindaco di Milano vale solo il 5 per cento, ma è proprio in questo 5 per cento che si nasconde la Milano del futuro. Un movimento, quello delle Cinque Stelle, la cui avanzata, lenta ma inesorabile, sta svegliando le coscienze in gran parte d’Italia. A Bologna, in un anno e mezzo, è salito dallo 0,7 al 12 per cento dei consensi.
Mi rendo conto però che ciò che vi sto chiedendo certo non è una piccola cosa. Si tratterebbe di un vero e proprio miracolo politico che tuttavia solo voi milanesi avreste il coraggio di fare. Perché voi siete i milanesi delle “Cinque Giornate” di Milano. Allora fu necessaria la forza, per liberarci dal dominio austriaco, ma oggi basterebbe scrivere una semplice crocetta sulla casella giusta del foglio elettorale e la rivoluzione è fatta.
Ma forse anche per questo non siete ancora pronti e io non vi biasimo. Probabilmente quello delle Cinque Stelle, per come siete stati maltrattati fino adesso, è un salto troppo grande anche per voi milanesi. Un salto che tuttavia, ora come ora, è raggiungibile solo attraverso Pisapia. Mi sbaglierò, ma è lui l’uomo giusto. L’uomo di transizione. Colui che ci traghetterà verso quel CAMBIAMENTO RADICALE che è sì nell’animo delle cinque STELLE, ma credo anche nel CUORE di Pisapia.