Renata Polverini e Francesco Miscioscia
Dal museo della zampogna a eventi in Kirghizistan Albania e Portogallo tutte le spese della Polverini per la comunicazione. Inclusa una campagna affidata a un candidato nella sua lista.
Renata Polverini va pazza per la pubblicità. Così, quando c'è da reclamizzare se stessa o le iniziative della Regione Lazio, la governatrice non bada a spese. Dall'inizio del suo mandato ha investito milioni e milioni di euro in campagne promozionali di ogni tipo. "L'Espresso" ha trovato tutte le determine: dai 20 mila euro spesi per il lancio del "Museo della Zampogna" di Villa Latina all'evento "Inno alla Luce" in Portogallo (costo 22.500 euro), passando per la celebrazione de "L'anno internazionale delle foreste" (38.700 euro) fino ai 18 mila euro per il volume "Rete Natura 2000", abbiamo scoperto che la Regione Lazio ha speso un fiume di denaro in convegni, cartelloni, dépliant, partecipazioni a fiere, progetti pubblicitari di ogni tipo e forma. Investimenti che troppe volte somigliano a sprechi, mentre in qualche caso il denaro è finito direttamente nelle tasche di amici e simpatizzanti.
Come quelle di Francesco Miscioscia, candidato nella lista Polverini e pubblicitario di professione. Su Facebook, all'indomani delle elezioni regionali, scriveva così: "Grazie a tutti di cuore. Ha vinto Renata Polverini, perché dopo l'ultimo periodo di "oscurantismo", l'intelligenza degli elettori ha comunque prevalso... Ho vissuto intensamente questi mesi di candidatura nella lista civica Polverini, un'esperienza che mi ha arricchito (tranne economicamente) come uomo "sociale" e "culturale"". Miscioscia non è stato eletto in consiglio regionale, ma il trionfo di Renata gli ha comunque portato fortuna. Lo scorso dicembre la sua agenzia di marketing ha infatti vinto una gara per realizzare una campagna promozionale sugli sconti sui biglietti di tram e metropolitane garantiti dalla Regione ai giovani under 30. Valore dell'appalto: 184.300 euro. Un bel colpo per la Miscioscia srl, che in tutto il 2010 ha fatturato 424 mila euro.
Al bando hanno partecipato in quattro. I plichi sono arrivati lo scorso 16 dicembre al dipartimento regionale Trasporti. La commissione di gara è stata nominata lo stesso giorno. Si mette al lavoro in giornata: apre le buste, studia le carte, sempre il 16 dicembre, decreta il vincitore (e poi dicono che l'amministrazione pubblica non funziona). Il prescelto è proprio lui, Miscioscia. "L'uomo con i puntini sulle "i"", come si auto-definiva in campagna elettorale, ha fatto l'offerta migliore. Il capo del dipartimento dei Trasporti Bernardo Maria Fabrizio ci spiega che Miscioscia si è occupato "della cartellonistica. Lo slogan "Me lo merito" e il sito Internet è invece farina del nostro sacco. Miscioscia candidato nella lista Polverini? Io non lo so. Dove si è candidato? Secondo me le hanno detto una cosa non vera".
Ma la Regione non ha fatto contento solo l'ex candidato della Polverini. Sono decine le agenzie di pubblicità ad essersi aggiudicati centinaia di iniziative e campagne promozionali. I progetti "Prevenzione Donna-Mi state a cuore" arrivano a 328 mila euro (la Manzoni, concessionaria del Gruppo Espresso, ha ricevuto 14.400 euro), la "Giornata della Donna" del marzo 2011 è costata 12 mila euro, mentre i battage per pubblicizzare il "Piano Rifiuti" e la raccolta differenziata sono costati ben 703 mila euro. Peccato che non abbiano funzionato: la raccolta differenziata della Capitale è ormai più bassa di quella di Napoli, mentre la Regione è ancora alla ricerca di un sito che prenda il posto della discarica di Malagrotta.
Andiamo avanti. La nobile campagna "Donazione sangue" è costata la bellezza di 399 mila euro, quella per la "Famiglia 2011" 18.630 euro. Spiccioli rispetto ai 76 mila per pubblicizzare il "Piano Casa" (impugnato dal governo amico di Berlusconi per evidenti profili di incostituzionalità) e ai 421 mila euro girati a concessionari e attacchini per pubblicizzare le iniziative volte a "ridurre le liste d'attesa" negli ospedali (i maligni dicono che quei soldi, forse, potevano essere spesi per ridurle ancora di più). Ben 242 mila euro sono stati investiti in "pubblicità istituzionale" per i 150 anni dell'Unità d'Italia (vale la pena segnalare i 18 mila euro spesi per la mostra fotografica organizzata a Biskek nel consolato onorario d'Italia in Kirghizistan), altri 221 mila spesi per le campagne "antincendio boschivo" (quella del 2010 è partita a settembre, ad estate ormai conclusa). Si potrebbe andare avanti per ore: le pubblicità del bonus bebè ci sono costate 147 mila euro, quelle per cinque "Educational Tour" (eventi destinati ad attrarre turisti) oltre 223 mila, l'iniziativa "Mare Sicuro-Estate Sicura" altri 98 mila, per la fiera "Culinaria, il gusto dell'identità" sono partiti 60 mila euro.
Già. Alle fiere e alle manifestazioni Renata non vuole mancare. Mai. L'intento è nobile: valorizzare i prodotti made in Lazio. Per l'"Euroflora 2011" di Genova si sono spesi 120 mila euro, circa 311 mila per "Roma Cavalli 2011", 7.500 per le "Fêtes de Wallonie" in Belgio, 100 mila per la manifestazione di Viterbo "San Pellegrino in fiore", altri 226 mila finiscono nelle casse della Rimini Fiera spa per l'evento "Mia Sapore 2011".
A febbraio dello stesso anno 30 mila euro vengono girati invece all'Associazione gruppo sportivo Bancari romani, "per la realizzazione dell'iniziativa di visibilità e promozione dell'assessorato alla Cultura" in occasione della mezza maratona Roma-Ostia. Se 50 mila euro servono per partecipare alla Fiera "Think Further 2010" a Tirana, in Albania, 5 mila per il progetto "Battisti e basta" a Bruxelles, gli 8.000 dépliant "Un anno di assessorato per la Famiglia e le Politiche sociali" sono costati 7.800 euro. Non si finisce mai: per il "Tour Alex Podolinsky-Fertilità della terra" s'è deciso di investire 26.700 euro (Podolinsky è un guru dell'agricoltura biodinamica, inventata nel 1924 dal pedagogo Rudolf Steiner), per il "Festival del Libro di Istanbul" 20 mila, mentre per l'acquisto di 50 copie del volume "Mangiare Informati" sono serviti appena 3.050 euro. Il giornale di simpatie cielline "Tempi", diretto da Luigi Amicone, ha ricevuto da Polverini e compagni 80 mila euro a dicembre 2010 per uno stampato "per la promozione delle attività della Regione Lazio nell'ambito della Pmi, dell'artigianato e dei rifiuti", mentre l'Enit per pubblicizzare Roma e province in una tre giorni a Londra ha avuto quasi 200 mila euro. Costosa anche la partecipazione al "Dubai Natural & Organic Product Expo" del 2010: ben 180 mila euro.
La faccia di Renata e il marchio della Regione devono essere ovunque, questo il mantra che la governatrice ripete ai suoi collaboratori. La comunicazione è tutto, e la Polverini lo sa bene. Così 25 mila euro (denaro pubblico, ricordiamolo) finiscono ad agosto 2011 a Ventotene, per il seminario per "La Formazione Federalista Europea", 6.050 per il viaggio inaugurale del Leonardo Express Roma Termini-Fiumicino, 24.500 per la campagna di comunicazione del "Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013", oltre 152 mila per un battage pubblicitario negli schermi al plasma dei più importanti aeroporti italiani. La realizzazione di un fondamentale "video-animazione a fini divulgativi sulla situazione economico-finanziaria (disastrosa, ndr) invece 7.500 euro (chissà se gli spettatori hanno gradito lo spettacolo), i pieghevoli del pellegrinaggio mariano "Sulle orme di Giovanni Paolo II" 20 mila euro, la pubblicazione della "Rivista Storica del Lazio" 17.900, mentre fa impressione la convenzione da 602 mila euro tra la Polverini e la srl Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia (che gestisce il museo del Vittoriano) "per promuovere l'immagine della Regione in occasione di eventi culturali" nel 2011 e nel 2012. Se qualcuno parla di sprechi, Renata fa spallucce. E ricorda che la Regione non guarda in faccia a nessuno e sponsorizza tutti: dal "Family Day" di Fiuggi (un evento costato 147 mila euro) al numero verde "Gay Help Line" (altri 80 mila euro), "il contact center per gay, lesbiche e trans".
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/nostra-renata-degli-sprechi/2178027//1