Questo in sintesi, un passaggio del videomessaggio inviato per il convegno commemorativo promosso a Ravenna per il centenario della nascita di Benigno Zaccagnini, del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ; come non trovarsi d’accordo con il nostro Presidente.
Con l’ombrello dell’immunità, se ne impippano alla grande se sono stati scoperti con le dita sporche di marmellata, restano beati e tranquilli a fare il loro comodo con la totale certezza che loro sono “antropologicamente diversi” dai comuni cittadini.
Il Presidente sottolineava : « Guai a fare di tutte le erbe un fascio, a demonizzare i partiti, a rifiutare la politica » , qui non si tratta di un fascio d’erbetta ma di un covone di malcostume imperante, grufolano nello sterco di Satana a mandrie ; nemmeno il più bravo esorcista ci riuscirebbe a riportarli sulla retta via.
Se parliamo, giusto di una cosina “del reato di corruzione per l’esercizio della funzione”, attualmente che succede ? una beata cippalippa, e di personaggi ne abbiamo una pingue lista.
La riforma del sobrio governo tecnico qual è : “aumentare a cinque anni la pena massima del reato”, ergo un buffettino con la ramanzina di non farlo più ; con questo spauracchio da passerotti si vorrebbe metter paura a degli avvoltoi consumati.
Come direbbe il grande Totò : “ma ci faccia il piacere”, se veramente vuole togliere il marciume politico allora adotti norme che non permettano questo sconcio di spettacolo ; certezza della pena e nessun patteggiamento, interdetti dalla vita politica e professionale, forse saranno buoni per l’agricoltura a zappare.
Oggi, non è solo un rifiuto alla politica, ma bensì una repulsa a qualcosa di stomachevole e ributtante, dalla corruzione alla concussione ed all’abuso dei rimborsi elettorali è tutta una ruberia acclarata.
E giustamente scrive Famiglia Cristiana : “La vera antipolitica è l’insensibilità dei partiti, la loro resistenza a un profondo rinnovamento”, ormai sono troppo andati oltre per tornare indietro, come disse Gesù ai farisei: «Caricano gli altri di pesi insopportabili, che loro non toccano nemmeno con un dito» (Luca 11,46) ; è questa la verità signor Presidente.
Sor Presidè ce rivole mastro Titta, avrebbe scritto Pasquino.
http://www.lavocediquasitutti.it/il-colle-via-il-marcio-dai-partiti-non-sono-il-regno-del-male/