martedì 20 novembre 2012

Per una stagione costituzionale.


sabato 24 novembre 2012 ore 14.30

Mediolanum Forum
via Giuseppe di Vittorio 6 Assago (MI)
Ingresso libero fino a esaurimento posti (10 mila)
Apertura cancelli ore 12.30 – 8 bar aperti al pubblico
Sul palco:

Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Umberto Eco, Roberto Saviano,
Paul Ginsborg, Gad Lerner, Don Virginio Colmegna, Nando dalla Chiesa,
Lirio Abbate, Roberto Natale, Lorenza Carlassare, Simona Peverelli,
Maurizio Landini, Gianni Barbacetto, Salvatore Settis, Elisabetta Rubini

Saluto del sindaco di Milano Giuliano Pisapia
Collegamento telefonico con Serena Dandini dal teatro Biondo di Palermo dove sono in corso le prove dello spettacolo “Ferite a morte” che si terrà la sera alle ore 21. Ferite a morte è un progetto teatrale scritto e diretto da Serena Dandini. E’ una “Spoon river” per ridare voce alle donne morte per femminicidio.
Interviene Tindaro Granata, attore, che presenterà un brano tratto dal monologo Antropolaroid
Ho voluto raccontare una storia nella quale il male si ripete sempre, come un’eredità misteriosa che passa di padre in figlio, che si presenta ad ogni nascita e ad ogni morte. Le storie di tutti i personaggi nascondono un tema, a mio parere universale e attuale, per quanto legato alla mia terra d’origine: la Sicilia. Noi trentenni di oggi abbiamo vissuto un’infanzia ricca rispetto a quella dei nostri genitori; illusi che saremmo cresciuti in un mondo di possibilità. Ma la mafia, la corruzione politica, l’assassinio di Borsellino e di Falcone ci hanno svegliato da questo sonno inesistente. Oggi ci rendiamo conto che la crisi profonda che stiamo attraversando non è solo economica ma innanzitutto umana. Attendiamo di riscattare il nostro passato per il nostro futuro. Per questo motivo giunto a trent’anni ho la necessità rendere reale qualcosa che mi faccia sopravvivere al niente che mi circonda”.
Proiezione di un video-messaggio di Moni Ovadia
Aderiscono al manifesto e saranno presenti:
Ivan
 Lo BelloRoberta De MonticelliBice e Carla Biagi, Filippo di RobilantStefano Pareglio, Aldo Gandolfi,Danco SingerGiulio ErcolessiFranco Sbarberi

Il politometro.



Premessa: sono contro l'evasione fiscale e ritengo che gli evasori vadano perseguiti, in particolare i grandi evasori, ad esempio quelli protetti dallo Scudo Fiscale del Pdl/pdmenoelle con l'obolo del 5%, i cui nomi dovrebbero essere resi pubblici dal Tesoro

La dichiarazione dell'Agenzia delle Entrate odierna chiama in causa 4,3 milioni di famiglie che potenzialmente evadono il fisco. Lo afferma lo staff di Befera, in virtù di un algoritmo, "il redditometro", che valuta entrate e spese. In sostanza, se uno spende più di quanto guadagna, potrebbe dover dimostrare dove ha preso i soldi. In Italia, come sanno anche i cani, molte famiglie vivono di prestiti dei parenti per sopravvivere o attingono ai risparmi. Sono anche loro potenziali evasori? Quello che disturba non è la lotta all'evasione in sé, ma l'accanimento mediatico, nel voler far passare gli italiani come popolo di evasori, come se la causa del disastro economico, di cui non si vede la fine, non sia attribuibile al debito pubblico, alla corruzione, alla totale incapacità e rapacità nell'amministrare la cosa pubblica. 

Dopo la guerra agli scontrini negli agriturismi e sul Ponte Vecchio di Firenze, senza nel contempo dare alcuna incentivazione ai piccoli commercianti, incuranti che i negozi stanno chiudendo a decine di migliaia, viene ora introdotta la presunzione di reato affidata a un programma. Befera ha garantito che entrerà in funzione a gennaio 2013 e che "Noi lo adopereremo con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti tra le spese e i redditi dichiarati". Cioè? Chi decide? Su che base? Con quali regole? Che vuol dire "massima cautela"? Che significa "differenza eclatante?". Il risultato è che nessuno, anche se disoccupato, spenderà, o dichiarerà più nulla, per non finire sul banco degli imputati.
Vorrei integrare la proposta del redditometro con il "politometro". Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall'atto della loro nomina nell'arco degli ultimi vent'anni. Non è difficile realizzare un'applicazione che faccia la differenza tra patrimonio attuale (P2), patrimonio iniziale (P1) più il reddito ufficialmente percepito nel periodo (C). Quindi il risultato, che chiameremo Z, sarà dato da Z = P2 - (P1 + C). Se Z sarà superiore a 0, escludendo partite straordinarie come eredità o vincite al Superenalotto, la differenza dovrà essere restituita alle casse dello Stato con l'aggravio fiscale del 60%. Il politometro potrebbe essere applicato dalla prossima legislatura. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.


http://www.beppegrillo.it/2012/11/il_politometro.html#scrivi

Fisco, è on line il redditest Il redditometro fai da te. Befera: problemi solo per gli evasori



Si può verificare la congruità tra il reddito dichiarato e le spese annuali. A gennaio via al nuovo sistema di controllo.

ROMA - Il nuovo redditometro è pronto per entrare in azione e gli italiani già da oggi possono verificare la congruità tra il reddito familiare dichiarato e le spese annuali, scaricando da internet il programma,chiamato redditest, per un controllo fai-da-te, con la garanzia della privacy. 

SCARICA IL REDDITEST

Il misuratore del reddito nella nuova versione valuterà la capacità di esborso per risalire ai ricavi. Non ci saranno più i vecchi coefficienti, per esempio la barca non peserà più del camper, ma il sistema si baserà su 100 voci riconducibili a sette diversi gruppi (abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, investimenti mobiliari e immobiliari netti e altre spese significative). 

Il controllo incrociato con le dichiarazioni permetterà di misurare la coerenza tra uscite ed entrate. Se il risultato è un evidente discostamento il contribuente sarà innanzitutto chiamato a dare spiegazioni. Uno degli elementi d'innovazione, infatti, sta nella richiesta di dati e notizie per la ricostruzione sintetica del reddito, prima ancora di avviare il procedimento di accertamento ai fini della lotta all'evasione fiscale.

Il redditest è figlio dell'operazione redditometro, ma non ha alcun valor di autodenuncia. Si tratta di un software, da scaricare sul computer, a disposizione dei cittadini con l'obiettivo di orientare il contribuente, consentendo in autonomia una preventiva verifica della coerenza tra il reddito familiare prodotto e le spese sostenute.

Il sistema parla chiaro: se il risultato del test sarà una luce verde c'è la prova della congruità, altrimenti si accende un semaforo rosso, segno di una discrepanza tra reddito e tenore di vita. Una spia che indica a rivedere bene la propria dichiarazione per evitare di cadere sotto la lente del fisco. La verifica avviene sulla base delle spese più rilevanti, facilmente individuabili. I dati inseriti rimangono noti solo al contribuente e non ne rimane traccia sul web. 

Il nuovo redditometro partirà a gennaio. «Il nuovo redditometro è già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile», ha affermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel giorno di presentazione del redditest. «Noi lo adopereremo - ha sottolineato - con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti» tra le spese e i redditi dichiarati. 

Il nuovo sistema tiene conto di oltre 100 voci di spesa,dalle auto alle barche, dal possesso di cavalli al risparmio e ai movimenti bancari, dai contributi versati alle assicurazioni, ai mutui e ai lavori immobiliari, gallerie d'arte e tour operator. Il nuovo sistema considera «elementi certi» come la potenza delle auto e la lunghezza delle barche, non più solo presuntivi, gli incrementi patrimoniali e il risparmio dell'anno. Inoltre, considera la composizione della famiglia. 

«Se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere. Il problema ce l'avrà chi è evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia», ha detto ancora Befera, rispondendo a chi gli domandava se il nuovo redditometro rischia di ridurre ulteriormente i consumi nell'attuale periodo di crisi.

Segnaletica al Bosco di Capodimonte.



Bosco di Capodimonte, nuova segnaletica. Qua le cose sono due, o l'ha dipinta uno che stava ubriaco, o stiamo facendo la pubblicità ai Rotoloni Regina. Ma che pacienza, tengono i napoletani, troppa, troppa pacienza. (Francesca Riccio)

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Ragazzo ebreo manifesta contro Israele (e finisce molto male).



lunedì 19 novembre 2012

Quorum raggiunto in Valle d'Aosta!



"Il referendum contro la costruzione del pirogassificatore è andato bene. Dobbiamo un grande grazie a Beppe per essere venuto su a darci sostegno. La sua presenza nella piazza principale di Aosta ha segnato un momento di grande partecipazione. Circa il 50% degli elettori hanno votato, quindi il quorum è stato superato perchè era del 45% e soprattutto c'è stata una percentuale incredibile di SI' che ha raggiunto il 94%! Siamo soddisfatti del nostro impegno: ci siamo impegnati dall'inizio dell'anno con banchetti e riunioni in tutta la Valle assieme con delle altre persone che facevano parte del comitato del sì. Si trattava di fare una scelta tra il futuro di una Valle d'Aosta nuova e pulita e un tipo di scelta vecchio come vecchia è la classe politica che l'ha sostenuta. Il prossimo anno dovremo affrontare le elezioni regionali e nazionali e pertanto il MoVimento, forte di questo risultato, può partire con nuova energia.

Siamo convinti che questa scelta sarà vincente. Vogliamo mantenere questa valle verde. Vogliamo costruire un impianto che sia all'avanguardia per il trattamento dei rifiuti a freddo e incentivare al massimo la raccolta differenziata e il compostaggio. Un abbraccio virtuale a tutti quelli che ci hanno dato una mano in questa campagna il cui risultato era tutt'altro che scontato. Non abbiamo avuto paura e siamo riusciti a conseguire questo risultato." Stefano Ferrero, M5S Valle d'Aosta

http://www.beppegrillo.it/2012/11/quorum_raggiunt_1.html

Anonymous per la Palestina #Opisrael.



"Anonymous ha lanciato una campagna, denominata #OpIsrael, che ha attaccato circa 700 siti istituzionali israeliani in segno di protesta contro la nuova offensiva dell'esercito di Tel Aviv. L'attacco più eclatante è stato al sito del Ministero degli Esteri il cui database è stato cancellato dall'organizzazione pirata. Oltre a questo sono stati attaccati anche il sito di Kadima, il partito centrista che fa parte della coalizione di governo guidata da Netanyahu, quello della Banca di Gerusalemme e della città di Tel Aviv. Molti di questi siti sono semplicemente inaccessibili mentre alcuni riportano delle immagini e dei messaggi a favore dei palestinesi. Uno di questi, ad esempio, riportava il messaggio: "Questo attacco è in risposta all'Ingiustizia perpetrata contro il popolo palestinese". Anonymous, inoltre, sta cercando di dare supporto, come può, alla popolazione palestinese. Sul proprio account Twitter, infatti, l'organizzazione ha messo a disposizione il "Gaza Care Package", una sorta di pacchetto di salvataggio, che contiene informazioni in arabo e inglese in caso di caduta della connessione internet. Il pacchetto contiente anche informazioni su come evadere la sorveglianza dell'esercito israeliano ed istruzioni di primo soccorso." Mr SPOCK, VG

http://www.beppegrillo.it/2012/11/anonymous_per_l.html