giovedì 12 marzo 2015

La legge Sederino (Marco Travaglio).

Natangelo

Ci risiamo. La sentenza della Cassazione che conferma quella d’appello e assolve definitivamente B. nel processo Ruby dalle accuse di concussione e prostituzione minorile ha scatenato il solito diluvio di cazzate, riassumibili nei titoli degli house organ al seguito: 
“Il bunga-bunga era una bufala” (Il Giornale), 
“Silvio assolto, ora chi paga?” (Libero), 
“Un assurdo processo politico” (Il Foglio). 
Non si accontentano che il padrone l’abbia fatta franca grazie alla legge Severino, o Sederino visto che glielo restituisce bello lindo, roseo e levigato come il culetto di un bambino (la frode fiscale è già passata in cavalleria). Non accendono un cero a Santa Paola. Pretendono pure di farci passare tutti per fessi, forse perché cercano compagnia. Incredibilmente si associa al coro una persona solitamente seria come Michele Emiliano, ex pm, ex sindaco di Bari, ora leader Pd in Puglia e candidato a governatore, che invita addirittura la Boccassini a “scusarsi con B.”. Roba da matti.
   1) Chi paga? Se la domanda riguarda i costi dell’indagine, quella della Procura di Milano sul gigantesco sistema prostitutivo nella villa di Arcore, accertato e confermato dalle condanne in primo grado e in appello per Mora, Minetti e Fede nel processo Ruby-bis, è costata meno di qualunque altra su fatti simili: 65 mila euro (di cui 26 mila per le intercettazioni, come scrive Luigi Ferrarella sul Corriere). Se invece la domanda riguarda il prezzo pagato da B. in termini di discredito (per lui e per l’Italia governata da lui) e di voti persi, chi è causa del suo mal pianga se stesso: se B. non si fosse riempito la casa di mignotte, di cui alcune minorenni, e se poi non avesse telefonato in Questura, abusando del suo potere, per far rilasciare Ruby nelle mani della Minetti e della “collega” Michelle Conceicao per evitare che parlasse, non sarebbe mai stato processato.   
2) Assurdo processo politico? Uno dei due reati contestati, la prostituzione minorile, è frutto di due leggi fatte dalle sue ministre Prestigiacomo e Carfagna per inasprire le pene contro gli sporcaccioni che vanno con le ragazzine. I pm, scoperta la presenza di almeno una minorenne ad Arcore, erano obbligati ad applicarla. Idem per il reato di concussione. Il 27-5-2010, quando B. chiamò il capo di gabinetto della Questura di Milano, Piero Ostuni, l’articolo 317 del Codice penale puniva da 4 a 12 anni “il pubblico ufficiale… che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità”.
È proprio quel che fece il premier B. che, da pubblico ufficiale, costrinse o indusse Ostuni a dargli indebitamente l’utilità di rilasciare subito Ruby, fermata per furto, contro il parere del pm minorile e contro la prassi ordinaria, prima che parlasse dei festini di Arcore. 
Quindi quella telefonata era reato (concussione per costrizione o per induzione) quando fu fatta, quando la Procura aprì l’indagine, quando B. fu rinviato a giudizio e quando iniziò il processo. 
Poi, il 6 novembre 2012, il Parlamento di cui B. era il leader di maggioranza nel governo Monti approvò la legge Severino che spacchettava la concussione: quella per costrizione (violenza o minaccia) restava tale e quale; quella per induzione diventava un reato minore (induzione a dare o promettere denaro o altra utilità), con pene più basse e prescrizione più breve, ma soprattutto impossibile da dimostrare, perché richiede non solo un “indebito vantaggio” per l’induttore (l’ex concussore, cioè B.), ma anche per l’indotto (l’ex concusso, allora vittima e ora complice nel nuovo delitto, cioè Ostuni). Il vantaggio per B. è noto: se Ruby fosse rimasta in Questura quella notte, avrebbe potuto svelare ciò che i pm scoprirono qualche mese dopo. 
Il vantaggio per Ostuni è nullo: ha obbedito al premier per servilismo, piaggeria, quieto vivere. Quindi ciò che prima era reato, ora non lo è più. Il Tribunale aggirò l’ostacolo condannando B. per concussione per costrizione: per i primi giudici, la pressione esercitata dal premier su Ostuni era irresistibile. 
La Corte d’appello, confermati l’altro ieri dalla Cassazione, ha invece considerato quelle telefonate resistibili, dunque rientranti nel nuovo reato di induzione. E qui hanno dovuto assolvere B.: perché, nonostante il pacifico “abuso della sua qualifica per scopi personali”, Ostuni non ricavò dal suo cedimento alcun vantaggio indebito. È sparito il reato, per legge: ma i fatti restano.   
3) A Sallusti che titola “Il bunga-bunga era una bufala” ha già risposto l’avvocato Franco Coppi, difensore di B.: “Nemmeno noi contestiamo che ad Arcore avvenissero fatti di prostituzione compensati, anche per Ruby”. Quindi, di grazia, di che dovrebbe scusarsi la Boccassini? Di aver applicato la legge senza prevedere che gliel’avrebbero cambiata sotto il naso col voto determinante dell’imputato e dei suoi cari? O di aver sospettato che B. sapesse che Ruby era minorenne? Fermo restando che, in mancanza di prove schiaccianti, è anche legittimo pensare il contrario, resta insuperata e insuperabile una domanda: visto che l’istituto dell’affidamento è riservato ai minori, perché mai B. si scomodò dal vertice internazionale di Parigi a telefonare in Questura per far affidare Ruby alla Minetti, se pensava che Ruby fosse maggiorenne?   Ciò detto, massima solidarietà ai servi di B., costretti a sostenere qualunque balla e a passare per fessi pur di conservare il posto e lo stipendio, finché dura. “Ognuno – diceva Totò – ha fa laccia che ha, ma qualche volta si esagera”.
Da Il Fatto Quotidiano del 12/03/2015.

L'assoluzione di Berlusconi. - Andrea Scanzi


Si fa un gran parlare dell'assoluzione di Berlusconi sul caso Ruby. Per carità, i berlusconiani fanno bene a esultare (più che altro fa bene Berlusconi). Due considerazioni a margine, però, forse aiutano. 
1 - Ho sempre pensato che, tra tutti i processi che lo vedevano coinvolto, questo fosse il più pruriginoso (e dunque il più televisivo) ma anche il meno rilevante. E' curioso come, in Italia, tanti abbiano ritenuto più grave fare sesso con le olgettine che non frodare il fisco, o avere avuto per "ideologo" un uomo condannato per mafia, o avere scelto Mangano come "stalliere". Eccetera. 
2 - Ai neo-esperti di giurisprudenza andrebbe fatto notare che Berlusconi è stato assolto grazie alla legge Severino (Governo Monti), che ha cambiato la legge sulla concussione nel corso del processo. Se fosse stata in vigore la norma esistente prima del novembre 2012, Berlusconi sarebbe stato condannato. La legge Severino ha spacchettato in due il reato di concussione: costrizione e induzione. La seconda si verifica solo se l'indotto ne trae vantaggio. E Piero Ostuni, capo di Gabinetto della Questura, non ha tratto vantaggio. Quindi, secondo la Corte d'Appello, niente concussione. 
La Cassazione, che non decide nel merito ma si pronuncia sulla legittimità, ha confermato. Per quanto assolto, il processo ha comunque ribadito 
a) che Berlusconi ha telefonato in questura, 
b) che c'è stato abuso di potere, 
c) che questo reato è stato poi cancellato.
Così, giusto per la precisione.
P.S. Davvero stiamo ancora parlando di tutto questo? Davvero siamo ancora qui? Davvero l'Italia è così allergica a evolversi?

Le teste Moai dell’isola di Pasqua hanno un corpo. - Matteo Rubboli

Le teste Moai dell'isola di Pasqua hanno un corpo 5
Lo sapevate che le teste di pietra giganti dell’isola di Pasqua hanno un corpo? Non si conosce la ragione precisa per cui i mastodontici corpi siano stati interrati, potrebbero esser stati sepolti di proposito, oppure potrebbero esser stati interrati dal tempo. In effetti, perché realizzare una statua per poi interrarla? Le figure, Moai il loro nome scientifico, sono state realizzate fra il 1250ed il 1500 dal popolo Rapa Nui. gli esemplari più grandi pesano sino a 75 tonnellate, e venivano tutti realizzati nella cava di tufo del vulcano Rano Raraku, per poi essere trasportate sino alla costa in un modo ancora oggi sconosciuto. Tradizione locale narra che i Moai camminassero da soli sino alla riva, ma nel 1955 fu dimostrato come, con corde e tronchi, qualche decina di uomini fossero in grado di spostarne una in pochi giorni.
Si ipotizza che le statue avessero un significato benaugurante, e sono quindi rivolte al mare per favorire la pesca. Le più piccole invece si stima potessero avere una valenza raffigurativa di personalità dell’isola, mentre invece è improbabile un significato religioso. Sino a poco tempo fa comunque, non si era a conoscenza del corpo interrato. Per saperne di più, visita il sito ufficiale dell’università che sta eseguendo gli scavi per portare alla luce queste magnifiche realizzazioni dal fascino immutabile del mistero.
Le teste Moai dell'isola di Pasqua hanno un corpo 2
Le teste Moai dell'isola di Pasqua hanno un corpo 3
Le teste Moai dell'isola di Pasqua hanno un corpo 4

mercoledì 11 marzo 2015

Ulivo millenario - La regina.



L’albero d’Ulivo denominato ”La Regina” e’ un’imponente pianta ultramillenaria, della varieta’ autoctona ”Ogliarola Leccese”. Ha un’eta’ stimata di oltre 1.400 anni e misura una circonferenza alla base di circa 14 metri. E’ posizionata in agro di Vernole/Lecce (Puglia), individuabile su Google Maps attraverso le coordinate: 40.33.17.80N – 18.26.85.90E.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203924761748196&set=a.10202107718963262.1073741826.1496380403&type=1&theater

Chi ci manda Tsipras a parlare con i tedeschi e con la Bce? Ecco il ritratto dell’uomo più importante d’Europa. - Sergio Di Cori Modigliani




Che cosa ne dite di questo signore?
La sua faccia vi ispira?
Secondo voi è pulito, schietto, sincero e ce la farà?
Oppure è semplicemente la maschera di un’eterna finzione che finirà per deludere tutti?
Innanzitutto, il suo nome: si chiama Yani Varoufakis.
Il Wall Street Journal lo ha definito “il falco del radicalismo di sinistra in Europa”.
Ma non è un giornalista o qualcuno in cerca di visibilità televisiva.
Dal 26 Gennaio 2015, costui è il nuovo Ministro delle Finanze della Grecia.
Il suo “protettore”, maestro, (nonché capo ufficio) è lo statunitense James Kenneth Galbraith, un economista e pensatore americano che rappresenta l’indomito spirito antagonista dei liberals d’oltreoceano. Galbraith lo ha voluto a tutti i costi nella università di cui lui è preside, la prestigiosa University of Texas, ad Austin, dopo averlo scoperto come assistente alla cattedra di macroeconomia presso l’Istituto di Studi di Alta Economia a Canberra, Australia.
Varoufakis ha due lauree, una in scienze dell’economia, l’altra in matematica. E’ specializzato nella “teoria dei giochi” ed è un esperto di “simulazione di costruzione di realtà virtuali di composizione e decomposizione della scena finanziaria”.
E’ l’incubo della finanza speculativa internazionale, non tanto per il fatto che avesse potere, non ne aveva nessuno dato che era soltanto l’allievo prediletto di James Galbraith, quanto piuttosto per il fatto che è considerato il più grande esperto tecnico al mondo sui sofisticati giochetti speculativi dell’architettura finanziaria.
Fino a ieri, lo conoscevamo in pochi e il suo potere -tranne che all’interno dei circuiti progressisti statunitensi- era equivalente a zero.
Non è più così.
Da oggi è il Ministro delle Finanze della Grecia.
Da ieri è diventato per la troika, la Bce, la Merkel e Juncker, l’uomo più temibile in assoluto.
Si racconta che il magnate proprietario di Sky, di centinaia di tabloid, e della Fox news, Rupert Murdoch, quattro mesi fa aveva inviato (firmata di suo pugno) una informativa -probabilmente un ordine dall’alto - a tutti gli impiegati della cupola mediatica che fanno parte del suo impero, spiegando che per nessun motivo doveva essere né intervistato, né citato, pena il licenziamento in tronco del giornalista che avesse osato dargli spazio.
Apparso tre settimane fa sulla BBC, aveva dichiarato che “l’Europa non esiste più, è stata sequestrata da una cricca di criminali assetati del sangue pulsante dei cittadini, i quali vogliono dettar legge truccando i conti, alterando i bilanci, distruggendo i diritti civili, approfittando del fatto che nel loro quartiere generale persone davvero molto in gamba, e altamente competenti nel campo dell’alta tecnologia finanziaria, sono in grado di operare seguendo lo schema di un gioco perverso e diabolico che finirà per distruggerci tutti, riportandoci nel buio del medioevo. Datemi la possibilità di sedermi al loro tavolo e spezzo loro la spina dorsale”.
E’ uno che parla così.
Questo è l’uomo che venerdì mattina, 28 Gennaio, alle ore 12, incontrerà nel suo ufficio di Atene gli emissari della Bce, del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione Europea, oltre al braccio destro del ministro dell’economia tedesco.
Per averlo lì, Alexis Tsipras ha compiuto un’azione di grande azzardo, da tutti considerata geniale quanto pericolosa. Si è alleato con la destra alla quale ha dato il ministero degli interni e il ministero della difesa affidando loro l’incarico di gestire il disagio sociale, pretendendo in cambio (e ottenendo) carta bianca per Varoufakis.
“Distruggeremo le basi sulle quali hanno distrutto l’Europa, decennio dopo decennio, costruendo un sistema che succhia l’energia e il potere economico da ogni altro membro della società…l’Europa, nelle loro mani, è diventato un riformatore vittoriano, perché questo è il loro progetto: far regredire i popoli e costituire una neo-aristocrazia imperiale di tipo dittatoriale, una vera e propria monarchia assoluta”.
Così si concludeva la sua intervista alla BBC.
Non ha nessuna intenzione di uscire dall’euro e ha ufficialmente dichiarato (poche ore fa) che Mario Draghi può dormire sonni tranquilli a condizione che sia disposto e disponibile a svegliarsi prima che sia troppo tardi; “io sono a disposizione, e posso dire che come Ministro delle Finanze, pienamente appoggiato e delegato dal capo del governo, non andrò alla riunione dell’Eurogruppo cercando una soluzione che sia buona solo per il contribuente greco e cattiva per quello slovacco, irlandese, tedesco, francese, italiano. 
Il divide et impera è finito”.
In Italia, il Sole24ore, a nome della Confindustria, ha pubblicato oggi un articolo su di lui (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-27/alle-finanze-falco-varoufakis-economista-accidentale-103043.shtml?uuid=ABFDzdkC) che intitola “Chi è il falco Yani Varoufakis”, in cui leggo tra le righe il timore reverenziale per una personalità con la quale non sarà facile trattare, tanto meno sarà possibile abbindolarlo.
In America, un entusiasta Galbraith, nel commentare l’avvenuta nomina al dicastero delle finanze del suo allievo e adorato pupillo, ha detto “è una grandiosa vittoria per le speranze, le ambizioni e i progetti di ogni progressista europeo che voglia combattere”.
E’ l’osso più duro disponibile sul mercato in Europa.
Staremo a vedere che cosa combina, come se la cava, che cosa ottiene.
E’ presto per dirlo.
Ma mi sembra davvero una ottima notizia per tutti noi europei che a fronteggiare i mastini della guerra e i fondamentalisti finanziari ci vada qualcuno che ha la giusta competenza tecnica e il suo merito se l’è conquistato sul campo.
Non è davvero poco, di questi tempi.
Buona fortuna e che il Signore lo assista.

Moloch horridus - Diavolo spinoso





Scheda Rettili – Ordine Lucertole
Nome: Moloch
Famiglia: Agamidae
Specie: Moloch horridus
Status: Raro
Lunghezza: 15-18 cm.


Descrizione: Il Moloch, una delle lucertole più strane dell’Australia, ha un corpo tozzo e appiattito coperto da grandi spine che gli dà l’aspetto di un cactus. La coppia di spine più grandi è posizionata direttamente sopra gli occhi e una curiosa protuberanza spinosa è presente dietro al collo. Il Maloch è rosso scuro-marrone, con strisce longitudinali irregolari marroni chiare lungo la testa ed il corpo.


Distribuzione: Australia occidentale e centrale. Nel deserto.
Riproduzione: Depone 3-10 uova.
Specie Simili: Rospo cornuto americano.


http://www.animalitaly.it/content/view/1253/9/

Formica del miele. - Giorgio Malferrari





Le formiche da miele che quì descriverò vivono sugli altipiani del Messico, del Texas e del sud degli Stati Uniti d'America.

Appartengono al genere MYRMECOCYSTUS. 

Esse fabbricano, sempre in posizione elevata, dei formicai in forma di cumuli, mediante piccoli sassolini, con un'entrata verticale alla sommità. Il canale d'entrata, di pochi centimetri, mette in comunicazione una galleria orizzontale con molte altre ramificazioni, per un'estensione di circa due metri, che conducono a parecchie camere. 
I formicai contengono, oltre la regina madre, le femmine vergini e le operaie, oltre una quarta categoria d'individui la cui missione sembra essere quella di servire da serbatoi di miele per la comunità. La regina è sempre circondata da una trentina di "guardie" che la spazzolano, la nutrono e l'aiutano mentre depone le uova.
Le formiche "otri" si riempiono di miele fino a gonfiare il loro addome come un grosso "pisello" poi si attaccano alle pareti del soffitto delle loro camerette con le mandibole, rimanendo così sospese per non intralciare il traffico lungo le gallerie, la quantità di miele che contengono le fà pesare fino ad otto volte il loro peso normale.


Se per disgrazia una di queste formiche dovesse cadere al suolo, l'effetto sarebbe disastroso, si spaccherebbe come una bottiglia di vetro, e subito entrerebbe in funzione il servizio di sicurezza del formicaio che velocemente sostituirebbe con una nuova formica quella caduta, col compito di raccogliere il miele e sostituirla, mentre altre porteranno il cadavere fuori dal nido. Lo strano è che solo le formiche di questo tipo possono svolgere questo compito mentre le operaie comuni non sanno fare nulla in questi casi, pensate che esse vengono letteralmente abbandonate anche in caso di catastrofi, di attacchi da parte di nemici, ecc. 

Il miele di queste formiche è come quello delle api, di origine vegetale.
Al calare della notte le operaie partono alla ricerca di una forma di    
"Galle" che una vespina produce pungendo le foglie delle quercie nodulate.
La vespina si chiama CYNIS QUERCUS MELLARIA. 


Una volta trovate queste GALLE con le mandibole ne raschiano l'epidermide, dalle ferite provocate subito comincerà a sgorgare un liquido mellifico che loro s'appresteranno a portare alle formiche otri. Il và e vieni durerà tutta la notte. Nelle stagioni di carestia le formiche di tutto il formicaio attingeranno da questa riserva le sostanze di cui abbisognano e grazie a questi otri viventi il formicaio non correrà mai seri pericoli. Hanno un nemico piccolissimo, un acaro che si sviluppa nei loro formicai a tal punto a volte, da farne morire tutta la popolazione. Sebbene le formiche sappiano rendersi reciproci servizi di toelette, non sanno liberarsi da tali insidiosi parassiti, specialmente intorno alla bocca o fra le antenne. Un altro nemico, questa volta molto più grosso, lo trovano, negli indios del Messico che fanno ricerca dei loro nidi e si deliziano di queste formiche, di cui grazie al miele che contengono, sono enormemente golosi.

Dopo averle fatte saltare in padella, in modo da dare al miele la possibiltè di croccantarle le mescolano con una ricotta di pecora e le mangiano con le "Tortyllas", preferendole di gran lunga a noccioline, croccante, torrone o pop-corn.


http://www.kultunderground.org/art/12252