Un’ondata di suicidi a catena, assembramenti nelle terapie intensive (di nuovo piene, ma stavolta per fegati rosicchiati) e corse verso i ponti e i viadotti più alti viene segnalata nelle migliori redazioni. Sono quelli che l’avevano detto.
“Conte pronto a svendere l’Italia. Vuole ricorrere al Mes, una trappola che ci consegnerà alla Troika” (Verità, 26.3).
“Inizia il dopo Conte” (Giornale, 4.6).
“Il governo punta al Mes. Lo chiederà a luglio con Spagna e Portogallo” (Repubblica,14.6).
“Conte prepara il sì al Mes” (Messaggero, 20.6).
“L’Europa fa cucù a Giuseppi” (Verità, 20.6).
“L’Ue sbugiarda Conte millantatore” (Giornale, 20.6).
“Conte pensava di avere già in tasca 200 miliardi. Peccato che mezzo continente lo detesti: debole e indebitato. I soldi ce li daranno con l’elastico” (Pietro Senaldi, Libero, 21.6).
“Il gelo Merkel-Conte” (Corriere della Sera, 27.6).
“Scontro Merkel-Conte” (Messaggero, 27.6).
“Il governo e la sindrome di Rumor. La strategia del rinvio sistematico” (Marcello Sorgi, Stampa, 3.7).
“Conte inizia il suo tour in Europa rimediando solo porte in faccia” (Verità, 9.7).
“Il principio di realtà rifiutato”, “Conte si sta appalesando come uno dei più straordinari illusionisti della nostra storia. Ipnotizzata la sua maggioranza, annuncia, dice, si contraddice, rinvia alla fine poi ricomincia riportandoci al punto di partenza” (Paolo Mieli, Corriere della Sera, 10.7).
“Giuseppi punta tutto sul Recovery Fund, ma Merkel gliel’ha già smontato. Saranno 500 miliardi e non 750. Germania e Olanda gongolano” (Verità, 10.7).
“Accattonaggio europeo. Conte chiede l’elemosina. Col cappello in mano” (Libero, 14.7).
“Una stagione al tramonto”, “Nell’ottobre 2011 un episodio ‘umiliante’ segnalò la perdita di credibilità di Silvio Berlusconi e del suo governo in Europa… I sorrisi ironici che Merkel e Sarkozy si scambiarono, seguiti dalle risate in sala, produssero sconcerto in Italia… Berlusconi fu indotto a dimettersi… A Berlino è accaduto qualcosa che sembra suggerire una certa analogia con quel lontano episodio… al termine del colloquio tra Merkel e Conte… Nessun sorrisetto, ma sembra prevalere di nuovo la sfiducia verso chi governa in Italia… la diffidenza e il sospetto… L’assetto politico di Roma suscita crescenti dubbi tra i nostri partner… Autostrade può essere l’incidente su cui il governo inciampa. Una stagione politica si sta concludendo… L’esaurimento del Conte2 è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere” (Stefano Folli, Repubblica, 15.7).
“Sul ring europeo con le mani legate”, “L’Italia non potrebbe arrivare peggio preparata al vertice europeo… Governo e classe politica hanno fatto il possibile per danneggiare le nostre capacità di negoziare da una posizione di credibilità… La gran confusione sul Mes non ha migliorato la nostra attendibilità… La debolezza politica di Conte è un altro elemento di vulnerabilità per l’Italia. Qualsiasi impegno che il premier potrà pronunciare sarà sempre visto col beneficio del dubbio sulla durata del governo… Il sovranismo economico riscoperto da Conte è stato, forse, l’errore più grave di tutti. Alla Merkel che suggeriva di prendere in considerazione il Mes, il nostro premier ha risposto: i conti in Italia li faccio io. Sbagliato… È stato proprio questo atteggiamento che ha spinto tedeschi e francesi, che pure avevano proposto il Recovery Fund, a dare credito alla richiesta dei ‘frugali’ di lasciare ai governi, e non alla Commissione, l’esercizio della condizionalità sull’elargizione dei fondi” (Andrea Bonanni, Repubblica, 17.7).
“Ue, l’Italia all’angolo”, “Processo all’Italia. L’Olanda guida l’accusa: ‘Non ci fidiamo più’” (Repubblica, 18.7).
“Conte Dracula. In Europa rischiamo di restare a secco”, “A questo governo i soldi dell’Europa fanno schifo” (Alessandro Sallusti, Giornale, 18.7).
“L’Ue non dà i soldi perché non si fida di Conte. Voi al suo posto cosa fareste? Spaventano le politiche dei grillini: nazionalizzazioni e assistenzialismo a pioggia” (Libero, 18.7).
“La Merkel ci usa per giocare la sua partita. Viene descritta come la nostra paladina, ci concederà poche briciole” (Claudio Antonelli, Verità, 18.7).
“Cosa abbiamo fatto per meritarci questo? Dopo il Cazzaro verde, abbiamo il Cazzaro con la pochette! In pratica l’Ue ci ripresterebbe una parte del nostro contributo al budget Ue (15 mld l’anno)… per evitare il crack, Conte sarà costretto a chiedere all’Ue un prestito. E a quel punto l’Italia ha la troika in casa. Una vittoria di Pirro che il Conte Casalino proverà a rivenderla come un trionfo… (per finire nella merda)” (Dagospia, 20.7).
“Conte viene gonfiato come una zampogna a Bruxelles” (Dagospia, 20.7).
“Grazie per gli spicci. Dopo aver calato le braghe davanti ai ‘frugali’, Conte esulta” (Dagospia, 21.7).
“Conte si fa fregare: invece di avere aiuti dall’Ue otterrà altri prestiti” (Libero, 21.7).
“Merkel e Macron salvano l’Italia. I soldi arrivano (200 miliardi), ma non è merito del governo: decisive le posizioni di Francia e Germania” (Alessandro Sallusti,Giornale, 21.7).
Dai, su, non fate così: andrà peggio la prossima volta.