venerdì 17 giugno 2022

ESCLUSIVO: “Tesoro alieno” di 7.000 anni trovato in Messico.


Un antico tesoro scoperto in una grotta in Messico confermerebbe che una civiltà aliena ha vissuto sulla Terra per migliaia di anni.

Nel video (sotto), Klaus Dona mostra un certo numero di artefatti , risalenti a oltre 7.000 anni fa, che raffigurano figure come alieni con musi lunghi con occhi rotondi accanto ad UFO che volano sopra la terra.

Il video è stato realizzato in Messico e pubblicato sul canale UFOmania …

Una persona ha commentato nel video:

“Non ho mai visto questi artefatti prima, ma nessuno di loro mi sorprende. C’è molto altro in arrivo.”

Un altro aggiunto:

“Prove incredibili per sostenere che gli extraterrestri hanno vissuto sulla Terra per molto tempo.”

Un terzo scriveva ancora:

“Hanno vissuto sulla Terra per oltre 7.000 anni e hanno creato l’uomo.”

Naturalmente vi terremo informati su questa vicenda, sempre che non sia un falso…..

https://www.hackthematrix.it/?p=18793&feed_id=126415&_unique_id=62ab0da9dae7e&fbclid=IwAR1t1juUXrqmRIkO8WPb1Qxborfb_HjrxcfRFrkC9SfHEsxLfA6F6bsiD_o




Storia Le geometrie nascoste del tempio più antico del mondo.

Il sito archeologico di Göbekli Tepe si trova nell'odierna Turchia, al confine con la Siria. Wikimedia Commons

Undicimila anni fa, un gruppo di cacciatori raccoglitori della Turchia eresse il tempio di Göbekli Tepe seguendo un piano architettonico ben preciso.

Il tempio in pietra più antico del mondo, nel sito archeologico di Göbekli Tepe (Turchia) potrebbe essere stato eretto seguendo un preciso piano architettonico basato su motivi geometrici. Di per sé non sarebbe un fatto così sorprendente, se non fosse che il complesso megalitico fu costruito circa 11.500 anni fa, prima che agricoltura e allevamento diventassero attività economiche stabili: a progettarlo fu probabilmente una popolazione di cacciatori-raccoglitori, molto più avanzata di quanto si credesse. 

SIGNIFICATO RELIGIOSO. Il tempio di Göbekli Tepe, da molti considerato il più antico santuario costruito dall'uomo, precede Stonehenge di 6.000 anni. Consiste in una serie di recinti circolari in pietra grezza delimitati da enormi pilastri calcarei e da una quarantina di pietre assemblate a forma di T, alcune delle quali alte anche cinque metri e pesanti 50 tonnellate. Parte di questo materiale è decorato con incisioni e sculture di ispirazione animale, prodotte tra 9.600 e 8.200 anni prima di Cristo. Poiché attorno al sito non c'è traccia di insediamenti umani, si pensa che Göbekli Tepe ("collina tondeggiante", in turco, "sacre rovine", in curdo) fosse una sorta di cattedrale sopraelevata, un luogo sacro su una collina.

I recinti principali del sito di Göbekli Tepe sono disposti a formare un triangolo equilatero. © Gil Haklay/AFTAU

GEOMETRIE INATTESE. Un gruppo di archeologi dell'Università di Tel Aviv e dell'Israel Antiquities Authority ha sfruttato una tecnica di analisi basata su algoritmi spaziali per misurare il piano architettonico di Göbekli Tepe. È emerso che le tre strutture principali del complesso, i recinti B, C, D, sono "legate" da un motivo geometrico preciso: i loro centri formano un triangolo equilatero praticamente perfetto, nonostante dimensioni e posizioni dei recinti siano apparentemente causali. Muretti e pilastri sarebbero stati disposti secondo un progetto unitario e - al contrario di quel che si pensava - sarebbero stati eretti nella stessa epoca. 

Nessuno tra gli archeologi si aspettava questo livello di pianificazione in una cultura distante millenni dalle invenzioni della scrittura. Perseguire forme così precise implicava una conoscenza almeno rudimentale dei sistemi di calcolo e della geometria, e la possibilità di tracciare mappe geometriche sul suolo.

IL RIFLESSO DI UN CAMBIAMENTO? L'edificazione contemporanea dei tre recinti "portanti" implica anche un maggiore apporto di manodopera e forza lavoro: un livello di organizzazione sociale più gerarchico e stratificato di quello che attribuiremmo a una popolazione di cacciatori-raccoglitori. Letta in questa chiave, la costruzione del tempio di Göbekli Tepe potrebbe testimoniare un primo tentativo di esercizio del potere da parte di una figura centrale, e la nascita di una società più disuguale.


https://www.focus.it/cultura/storia/le-geometrie-nascoste-del-tempio-piu-antico-del-mondo?f&fbclid=IwAR2-y3HLaS-3NCkaTZWHddQNecU4XTqzz8UEzfvUhgC0jfqmUQMo7X8zpSA

giovedì 16 giugno 2022

Un misterioso “Disco” trovato in Egitto contraddice tutta la nostra storia.

 

Sabu, era probabilmente il principe dell’enigmatica città “Stella della Famiglia di Horus”. Tuttavia, la cosa più misteriosa di questo personaggio è stata la reliquia che è stata trovata nella sua tomba: uno strano disco di 5.000 anni fa.

Il 10 gennaio 1936 Bryan Emery , un egittologo britannico, si interessò a scavare nelle aree intorno al fiume Nilo, dove trovò la tomba di un misterioso principe di nome Sabu, in essa trovò un misterioso disco che contraddice la storia stessa .

IL DISCO NELLA TOMBA DEL PRINCIPE SABU.

Dopo aver iniziato gli scavi a Saqqara , a circa 1,7 chilometri a nord della piramide di Djoser, Emery si imbatté in una tomba funeraria a 7 camere . Nella più grande, Sabu fu sepolto insieme a vari oggetti funerari.

Tuttavia, ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è stato un misterioso disco che, in quel momento, era rotto. Dovevano stare molto attenti durante la ricostruzione, poiché il materiale era molto fragile . Tuttavia, il lavoro è stato ripagato.

Per prima cosa era fatto di scisto, una roccia molto porosa e fragile , quindi la tecnica usata deve essere precisa e molto attenta.

Per gli esperti, è estremamente incredibile e, persino, improbabile, che gli egiziani di 5.000 anni fa abbiano potuto scolpire quell’oggetto. Soprattutto per i dettagli molto particolari , impossibili da fare a mano.

Si pensa che fosse una specie di girante per una pompa centrifuga . Ha cercato di sostenere la sua teoria mettendolo in un alloggiamento e pulsando ad alta velocità. Nell’asse centrale, l’acqua scorreva facilmente.

C’è anche il fatto che, ad un certo punto della storia antica, l’Egitto era totalmente dipendente dall’irrigazione . Tuttavia, neanche questa ipotesi è stata confermata.

C’è un’altra ipotesi altrettanto valida, ma molto più controversa; il famoso teorico, Erich von Däniken , dichiarò che avrebbe potuto essere una replica egiziana del propulsore di un’astronave aliena . O un modello in scala di un disco volante.

UN OGGETTO DI UN ALTRO MONDO?

Sebbene questa teoria abbia portato molte polemiche, diversi esperti hanno cercato di dare una spiegazione logica al disco di pietra, ma nessuno è stato davvero in grado di verificare nessuna delle sue teorie.

Se scolpito nella roccia porosa, ha una grande tendenza a sbucciarsi o se una tecnica o uno strumento viene usato in modo sbagliato, si sgretolerebbe completamente. Questo è ciò che la scienza deve risolvere.

Chi ha scolpito quel disco in questo modo?

Il canone tradizionale ci dice che la ruota fu introdotta in Egitto alla fine del Medio Regno , nel 1840 a.C. Con l’invasione degli Hyksos , che lo usarono nei loro carri da guerra.

Com’è possibile che questa ruota o questo disco sia apparso 1.000 anni prima ? E la cosa più strana in una tomba?

Il foro nel mezzo fa pensare che facesse parte di un meccanismo complesso , a cui si aggiunge che la sua costruzione e il suo design dovevano essere all’epoca sconosciuti.

Le ipotesi suggeriscono che si trattasse di un tentativo di replicare un oggetto metallico osservato, inoltre, doveva essere di grande importanza. È l’unico motivo che spiega perché fosse nella tomba di un principe.

Gli esperti continuano a cercare di capire cosa fosse e come l’hanno costruito. Intanto continuano ad apparire teorie e ipotesi: cos’era veramente quel disco di 5000 anni fa?

https://www.hackthematrix.it/?p=36759

mercoledì 15 giugno 2022

Il Papa insiste: “La Nato ha abbaiato alla Russia”. Ma il dialogo è in stallo. - Francesco A. Grana

 

Papa Francesco non ci sta a continuare ad assistere all’invasione della Russia in Ucraina. Bergoglio è tornato a condannare con maggiore fermezza il Cremlino: “La guerra in Ucraina è venuta ad aggiungersi alle guerre regionali che in questi anni stanno mietendo morte e distruzione. Ma qui il quadro si presenta più complesso per il diretto intervento di una ‘superpotenza’, che intende imporre la sua volontà contro il principio dell’autodeterminazione dei popoli. Si ripetono scene di tragica memoria e ancora una volta i ricatti reciproci di alcuni potenti coprono la voce dell’umanità che invoca la pace”. Parole calibrate attentamente dalla Segreteria di Stato vaticana e che rispecchiano l’attuale posizione del Papa e della Santa Sede visto il prolungarsi del conflitto senza alcuna possibilità di mediazione.

Quella in Ucraina è stata definita da Francesco “una nuova sciagura” che è “destinata a imporre al mondo uno scenario diverso”. Una condanna netta: “Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! Dovunque si volga lo sguardo, si constata come la violenza colpisca le persone indifese e più deboli. Deportazione di migliaia di persone, soprattutto bambini e bambine, per sradicarle e imporre loro un’altra identità”. Da Casa Santa Marta, residenza di Bergoglio, fanno sapere di essere ben consapevoli che una condanna così netta della Russia non può, al momento, aprire spiragli di dialogo con la Santa Sede che pure il Papa ha cercato e auspicato fin dall’inizio della guerra. Ma da parte del Cremlino le risposte, finora, sono sempre state molto tiepide.

Quasi un mese fa, il 19 maggio scorso, ricevendo in Vaticano a porte chiuse i direttori delle riviste culturali europee dei gesuiti, Francesco è stato molto chiaro: “Qualcuno può dirmi a questo punto: ma lei è a favore di Putin! No, non lo sono. Sarebbe semplicistico ed errato affermare una cosa del genere. Sono semplicemente contrario a ridurre la complessità alla distinzione tra i buoni e i cattivi, senza ragionare su radici e interessi, che sono molto complessi. Mentre vediamo la ferocia, la crudeltà delle truppe russe, non dobbiamo dimenticare i problemi per provare a risolverli”.

Bergoglio aveva raccontato anche che “un paio di mesi prima dell’inizio della guerra ho incontrato un capo di Stato, un uomo saggio, che parla poco, davvero molto saggio. E dopo aver parlato delle cose di cui voleva parlare, mi ha detto che era molto preoccupato per come si stava muovendo la Nato. Gli ho chiesto perché, e mi ha risposto: ‘Stanno abbaiando alle porte della Russia. E non capiscono che i russi sono imperiali e non permettono a nessuna potenza straniera di avvicinarsi a loro’. Ha concluso: ‘La situazione potrebbe portare alla guerra’. Questa era la sua opinione. Il 24 febbraio è iniziata la guerra. Quel capo di Stato ha saputo leggere i segni di quel che stava avvenendo”. Parole che il Papa aveva rivelato in un colloquio, anch’esso privato, con il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, pubblicato il 3 maggio scorso: “Forse l’abbaiare della Nato alla porta della Russia ha indotto il capo del Cremlino a reagire male e a scatenare il conflitto”. Una posizione, come rilevano nei sacri palazzi, espressa più volte dall’ex cancelliere tedesco Angela Merkel.

Un ampio estratto del colloquio del Papa con i gesuiti è stato pubblicato sulla Stampa suscitando la protesta del direttore della Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, che ne ha curato la trascrizione riportata integralmente sul sito della sua rivista. Su Twitter, infatti, il sacerdote ha rivelato di aver protestato con il quotidiano per il titolo: “Il Papa, preghiera per la pace. ‘Ma la Nato ha provocato Putin’”. “Purtroppo quel titolo virgolettato è fasullo. Ho protestato con La Stampa. Nella conversazione non c’è infatti”. Trascrizione, precisano tra le sacre mura, che è sfuggita ai normali controlli della diplomazia vaticana che si è sempre mossa su binari ben diversi, cercando di tenere aperti i canali con la Russia e l’Ucraina. Francesco auspica, inoltre, un nuovo faccia a faccia con il Patriarca di Mosca Kirill: “Spero di incontrarlo in occasione di un’assemblea generale in Kazakistan, a settembre. Spero di poterlo salutare e parlare un po’ con lui”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/06/15/il-papa-insiste-la-nato-ha-abbaiato-alla-russia-ma-il-dialogo-e-in-stallo/6627454/?utm_content=marcotravaglio&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR2hlP91-ZbQe1MnGjrexrTn1CfngK0mhoNdjld1QofnBETuEjKszLnQhkM#Echobox=1655275193

“ Un ritrovamento straordinario e di grande tenerezza quello della ragazza Inca rimasta ibernata per 500 anni “. Giuseppe Moscatelli

 

“Gli Inca avevano queste usanze, sacrificavano i bambini perché considerati più puri”.

E’ quanto riferisce l’archeologo statunitense e membro della spedizione Johan Reinhard.
“Ho sentito un brivido lungo la schiena quando per la prima volta osservai le sue mani, perché sembrano quelle di una persona viva”.

The Maiden, questo è il nome che gli è stato dato, è stata trovata sul Monte Llullaillaco, in Cile, a circa 6.000 metri di altezza, vicino un vulcano.
Si è conservata così bene perché è stata congelata durante il sonno e tenuta in una condizione di freddo secco. 

https://www.facebook.com/photo?fbid=7576484445726737&set=gm.1124215321494852

Brindano gli impresentabili: due consiglieri, uno assessore. - Saul Caia

 

PREFERENZE - Voti pure ai due arrestati. La Dc di Cuffaro prende il 5,6%.

Sono stati marchiati come “impresentabili” dalla commissione nazionale antimafia, perché a processo per concussione, corruzione e riciclaggio. Eppure gli elettori palermitani li hanno premiati consegnandogli uno scranno nell’aula consiliare di Palazzo delle Aquile, nelle stesse elezioni in cui la Dc del pregiudicato Totò Cuffaro ha messo insieme il 5,6 per cento, superando la soglia di sbarramento.

Tra i più votati c’è Giuseppe Milazzo, che ha ottenuto 1822 preferenze con Fratelli d’Italia, mentre è imputato per concussione. “Non ho nulla di cui vergognarmi e non ritengo assolutamente di essere impresentabile – ha detto Milazzo –, anche perché sono stato rinviato a giudizio per un reato non grave, e senza mai essere stato condannato in primo grado”. Siederà in consiglio anche Giuseppe Lupo, per tre volte deputato regionale e già componente della Commissione antimafia siciliana, che in questa tornata ha raccolto 1406 preferenze con il Pd. Lui invece è sotto processo per corruzione.

Nella squadra di governo del neo sindaco Roberto Lagalla dovrebbe trovare un posto Totò Lentini, già tre volte deputato regionale e legato politicamente all’ex governatore autonomista Raffaele Lombardo. Lentini è capolista di Alleanza per Palermo con la quale ha racimolato 764 voti. Su di lui pende un’imputazione per concussione in una vicenda iniziata nel 2015. “Confido con la massima serenità di poter dimostrare la mia totale innocenza”, auspica Lentini. Non troverà spazio invece Francesco La Mantia, l’ultimo “impresentabile” inserito nell’elenco stilato dalla commissione presieduta da Nicola Morra. Non sono bastati i 242 voti con Noi con l’Italia. “È un errore clamoroso – ha detto La Mantia –, per me un impresentabile è una persona che ha avuto delle condanne per mafia o per reati contro la Pubblica amministrazione”. Il candidato centrista è stato condannato in primo e secondo grado per riciclaggio, ma la Cassazione ha annullato la sentenza di appello rinviando gli atti. Bisognerà rifare il processo bis, con l’udienza fissata il prossimo 17 novembre.

Non ha invece battuto ciglio Lagalla, che nel giorno del trionfo ha sminuito la presenza degli “impresentabili” nella sua coalizione. “Non hanno commesso reati gravi – ha detto il neo sindaco – Avrei chiesto ai partiti le dimissioni di quanti, eventualmente eletti, risultino avere legami con la mafia. Non mi sembra che nella mia coalizione ci sia qualcuno che abbia commesso reati riconducibili a rapporti con la criminalità organizzata”.

Chi avrebbe intrattenuto rapporti con la mafia è stato arrestato a pochi giorni dalle elezioni dalla Dda di Palermo coordinata da Paolo Guido. Eppure, anche dal carcere, i candidati hanno raccolto oltre 200 preferenze. Appena 57 voti sono andati a Pietro Polizzi di Forza Italia, accusato di voto di scambio politico-mafioso con il boss Agostino Sansone di Passo di Rigano. Proprio in quel quartiere, alcuni presidenti di seggio hanno rinunciato all’incarico. “Se sono potente io… siete potenti voi altri!”, aveva detto Polizzi nell’incontro del 10 maggio scorso al boss Sansone, per poi fare un passo indietro durante l’interrogatorio di garanzia: “Mi ritiro dalla competizione elettorale, non sono più in corsa, nell’ipotesi remota di una elezione non accetterei”. Altre 147 preferenze invece sono andate ad Adelaide Mazzarino, non coinvolta nell’inchiesta ma travolta dalla polemica perché correva alle urne in tandem con Polizzi. Anche lei ha deciso di ritirarsi prima del voto, pur essendo ormai impossibile cancellare formalmente la candidatura.

Qualche preferenza in più è stata raccolta dal geometra Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia, nonostante sia detenuto per essere andato il 28 maggio a Brancaccio dal boss Vincenzo Vella a chiedergli “una ventina di voti”. Dopo l’arresto, le figlie Giulia e Federica hanno pubblicato un messaggio sui social difendendo il padre e chiedendo comunque di votarlo, “per dimostrare realmente che persona è”. L’appello però non è bastato a farlo entrare in Consiglio, dato che Lombardo si è fermato a 161 voti.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/06/15/brindano-gli-impresentabili-due-consiglieri-uno-assessore/6627398/

Morte presunta. - Marco Travaglio

 


Diciamo la verità: i 5Stelle non sono mai esistiti neppure quando prendevano il 25,5% e il 32,7 alle Politiche del 2013 e del ’18, o arrivavano primi in Sicilia nel 2012 e nel ’17, o piazzavano i loro sindaci a Parma, Livorno, Torino, Roma. Li cercavi e non li trovavi: niente sedi né strutture né soldi. Solo i quattro amici al bar dei Meetup. E, sopra, i frontman Grillo e Casaleggio padre, seguiti da Di Maio. Ma soprattutto le idee (altro che “vaffa e proteste”), che in quattro anni hanno cambiato l’Italia in meglio, grazie anche al premier per caso Conte: reddito, spazzacorrotti, taglio dei parlamentari, Recovery, bonus 110%, manette agli evasori, cashbackgreen new deal ecc. Infatti nel 2021 scattò il trappolone per cacciarli da Palazzo Chigi prima che fosse troppo tardi. I media, troppo occupati a criminalizzarli (non rubano), non si sono mai domandati come sia riuscito quel non partito di non politici a fare molto meglio dei partiti politici (a Roma e Torino, Gualtieri e Lorusso fan già rimpiangere Raggi e Appendino).

Ora, dopo l’ennesima disfatta alle Comunali, i 5Stelle sono dati per morti. E può darsi che lo siano, dopo 13 anni di vita (Renzi e Salvini ne son durati 2 o 3). Anzi, vien da augurarselo per risparmiarsi il solito dibattito sulla morte del M5S, sempre uguale dalla nascita. Ma lo sapremo alle Politiche quando – accanto ai voti controllati, scambiati e comprati – torneranno in gioco i voti d’opinione, oggi in gran parte annegati nell’astensione: gli unici a cui può aspirare chi non ha posti o favori da spartire. Allora gl’italiani si porranno una sola domanda: voglio essere governato da Letta, Meloni o Conte? E la risposta sarà diversa da quella delle Comunali, dove si confrontano candidati locali e di solito vince chi poi perde le Politiche. Per arrivarci vivo, Conte dovrà supplire al suo vero deficit: che non è di “linea” o di idee, anzi (salario minimo, ambientalismo radicale, multilateralismo e pacifismo, oggi in bocca a tanti, erano solo nel programma M5S): è di organizzazione. I delegati territoriali sono un buon inizio, sia pur tardivo. Il resto dell’opera è recuperare credibilità tra gli esclusi (in Francia Mélenchon sfonda), divincolandosi dal Pd e dal trappolone in cui Grillo e Di Maio han cacciato i 5S: quello che li penalizza sia se scaricano Draghi (sfasciano tutto in piena guerra!), sia se restano con lui (sono incoerenti per tenersi le poltrone!). L’unica via d’uscita è mollare il governo (ritiro dei ministri), ma non la maggioranza (appoggio esterno, almeno sulle leggi utili). È vero: Di Maio non lascerà mai la Farnesina. Ma, se lo votassero gl’iscritti, dovrebbe scegliere fra Ministero e Movimento. E il famoso chiarimento interno fra governisti e movimentisti sarebbe cosa fatta.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/06/15/morte-presunta/6627426/