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lunedì 10 ottobre 2011
Inchieste escort: Nitto Palma manda gli ispettori a Napoli e Bari.
Ispettori alle procure di Napoli e Bari. E’ quanto ha deciso il ministro della Giustizia Nitto Palma, che ha dato mandato ai suoi ispettori di recarsi nei due uffici giudiziari, oltre a chiedere l’acquisizione al Csm delle audizioni del procuratore capo Antonio Laudati e dell’ex pm Giuseppe Scelsi. La decisione del ministro sembrerebbe seguire la richiesta ad hoc avanzata nei giorni scorsi daFabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato.
Sono tre invece i punti su cui, a Napoli, Nitto Palma ha chiesto accertamenti agli ispettori guidati daArcibaldo Miller. Innanzitutto il fatto che siano stati i pm (e non il giudice) ad emettere un decreto con cui è stato sollevato dal segreto professionale l’avvocato Nicola Quaranta, uno dei legali di Tarantini. Oltre a questo, gli ispettori devono verificare da cosa è dipesa la fuga di notizie su un’intercettazione tra Lavitola e Berlusconi pubblicata dal settimanale L’Espresso prima ancora che venisse depositata. Infine, la revoca della competenza ad indagare decisa dal tribunale di Napoli. Per quanto riguarda le indiscrezioni pubblicate dai giornali, però, risulta quantomeno paradossale che, almeno stando all’elenco di motivazioni fornito dalle agenzie di stampa, tra i motivi che hanno scaturito l’ispezione alla procura di Napoli non ci sia la fuga di notizie che ha portato allo scoop agostano di Panorama, che per primo il 24 agosto parlò dell’inchiesta del presunto ricatto di Lavitola e Tarantini al presidente del Consiglio.
Tornando ai motivi reali della visita degli ispettori ministeriali, per il caso dell’avvocato Nicola Quaranta, le camere penali di Bari nei giorni scorsi hanno inviato un esposto al Guardasigilli e al procuratore generale della Cassazione, titolari dell’azione disciplinare, per lamentare l’adozione di un “atto abnorme” da parte dei tre pm Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock che nell’ascoltare l’avvocato Quaranta (uno dei legali di Tarantini) lo sollevarono dal segreto professionale, mentre – secondo i penalisti – in base all’articolo 200 del Codice di Procedura Penale ciò sarebbe consentito soltanto al giudice a seguito di accertamenti.
Quanto alla pubblicazione sulla stampa del contenuto di una intercettazione non ancora depositata (quella del 24 agosto scorso quando il premier consigliò a Lavitola di rimanere all’estero), gli ispettori potrebbero avviare accertamenti sulla tenuta dei dati sensibili presso gli uffici giudiziari di Napoli. Un precedente in tal senso sarebbe rappresentato dall’invio a Milano degli ispettori, nel 2006, per verificare come fosse stata possibile la pubblicazione da parte del quotidiano Il Giornale del contenuto dell’intercettazione, non trascritta e depositata, tra Fassino e Consorte sul caso Unipol.
Per quanto riguarda l’ispezione nel capoluogo pugliese, invece, la stessa era stata sollecitata nei giorni scorsi anche da una interrogazione parlamentare dal responsabile della giustizia del PdAndrea Orlando e dal capogruppo in commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. Il caso è ormai noto. Giuseppe Scelsi, attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Bari, ha denunciato al Csm il suo ex capufficio Laudati, lamentando ritardi nell’inchiesta sul caso Tarantini, indagine che aveva fatto luce su un giro di escort utilizzate per presunte feste nella residenza del premier Silvio Berlusconi. Il procuratore Laudati si è difeso davanti al Consiglio Superiore della Magistratura, asserendo che nell’inchiesta sulle escort “erano stati commessi gravi errori”.
Immediate le prime reazioni alla notizia delle ispezioni ministeriali. “Il Pdl chiama, Nitto Palma risponde. E’ bastato che Gasparri e Cicchitto chiedessero l’invio degli ispettori e subito il ministro Nitto Palma lo ha disposto. Nonostante tutto, va riconosciuto che questo governo morente è stato capace di innovare la politica e inventare una nuova figura: il ministro a chiamata”: è la dura presa di posizione del capogruppo alla Camera dell’Idv Massimo Donadi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/10/inchieste-escort-nitto-palma-manda-gli-ispettori-a-napolie-e-bari/163290/
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