La legge che specifica le sanzioni per chi evade presenta enormi «punti di debolezza» e ha effetti controproducenti.
MILANO - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, qualche giorno fa è stato caustico: «le mani nelle tasche degli italiani le mettono gli evasori». E anche i controlli della Guardia di Finanza a Cortina vanno in questa direzione: contrastare i fenomeni di elusione fiscale.
LEGGE LASSISTA - Eppure le manette agli evasori sono rimaste «per lo più inapplicate o hanno avuto risultati del tutto insoddisfacenti e talvolta anche controproducenti». Ad affermarlo è la Corte dei Conti che nel 2012 avvierà una specifica indagine per verificarne la concreta applicazione e gli eventuali «punti di debolezza».
I CONSUMI E L'EVASIONE - E a proposito di evasione fiscale nel 2011 in Italia sono state immatricolate 110.855 auto di lusso, cioè con almeno 2.800 cc di cilindrata, di cui oltre 53 mila al Nord. Dai 2.806 controlli incrociati con le denunce dei redditi dei proprietari, effettuati dall'Agenzia delle Entrate l'anno scorso, è stata accertata una maggiore imposta di 68.645.189 euro (derivante dal reddito non dichiarato). Lo scrive Panorama nel numero in edicola giovedì. Di questa somma, 12.488.486 euro - si legge nelle anticipazioni - sono stati già incassati dall'erario perchè i titolari delle auto hanno ammesso l'evasione. «L'evasione media, pur con i limiti di un simile calcolo, è di 24.463 euro ma l'Agenzia proseguirà gli accertamenti sugli stessi soggetti per individuare eventuali altri redditi non denunciati», scrive ancora il settimanale.
Quando a fare le leggi "antievasione" sono gli evasori stessi, non ci si può aspettare che le facciano serie.
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