venerdì 25 maggio 2012

IL più accogliente albergo dell'universo conosciuto.



Voglio provare a farvi immaginare l’albergo più bello,più accogliente, mai visto e sognato,che va al di là di ogni immaginazione.
Eccoci arrivati,e subito restiamo a bocca aperta:i nostri occhi non riescono a contenere la sua grandezza e vastità,nonostante,allunghiamo il collo un po’ a destra,un po’ a sinistra. Superiamo,il nostro sbigottimento,ed entriamo,varcato l’ingresso,rimaniamo contemporaneamente,tutti paralizzati per lo stupore di ciò che vediamo:un atrio infinito,e al suo interno,vediamo fiumi,laghi,montagne,prati sconfinati,foreste,cascate,alberi da frutto di ogni genere. Non sappiamo esattamente, quanto tempo siamo rimasti a bocca aperta,ma usciamo dallo stupore, perché delle persone toccandoci sulle spalle, ci dicono:ben arrivati ecco le chiavi delle vostre camere, andate pure e felice soggiorno. Ancora, increduli,ci guardiamo tra noi, e tutti abbiamo la stessa domanda stampata negli occhi:ma ciò che vediamo è vero o stiamo sognando? Poi notiamo, che ognuno di noi ha una chiave in mano e decidiamo di avviarci verso le nostre camere. Cominciamo a camminare,e facciamo fatica,tra stupore e meraviglia,a catalogare ciò che vediamo:a ovest,tramonti mozzafiato,su spiagge di straordinaria bellezza,al punto opposto: aurore e albe spettacolari,in mezzo,savane con superbi leoni,mastodontici elefanti,agilissime gazzelle,e tutta una serie infinita di altri animali,e poi,deserti,con carovane di cammelli,e poi ancora,foreste tropicali e fluviali dai mille suoni e colori. Siamo in apnea,ci manca il respiro,dobbiamo sostare per comprendere. Comprendere quello che vediamo, è difficile,forse perché,lo stupore misto alla meraviglia,dinanzi a tanta bellezza,ci limita le capacità di raziocinio,neanche un attimo per questo pensiero,che uno di noi,dice: guardate là,tutti di scatto volgiamo lo sguardo là. Là,già, là,un fiume che sembra un mare tanto è grande,che viene, chissà da dove,dalle cui rive partono, foreste lussureggianti,piene di vita,di suoni e colori, lo stesso fiume,forma cascate di inaudita bellezza,le cascate,a loro volta formano,un lago a specchio, cristallino,che con i giochi di luci e ombre,ti invita a sederti e a fantasticare,ma non c’è tempo,perché da una parte del lago, riparte il fiume,ansioso di arrivare alla sua meta:l’oceano!,dove tutto ebbe inizio,e li si perde in un abbraccio senza fine,tra gli spruzzi delle balene. La nostra anima,il nostro cuore,i nostri occhi sono cosi stracolmi di pura bellezza,che stentiamo a stare in piedi. Ma non è ancora finita,da un’altra parte,prima prati assolati,pieni di farfalle dai colori stupendi,poi prati in balia di operose api immerse nel loro eterno lavoro di impollinazione,ancora,greggi e armenti al pascolo,più avanti frutteti. Poi le colline,i boschi ricchissimi di frutti,poi i monti con le foreste piene di vita:caprioli,camosci,alci, stambecchi,lepri conigli volpi,orsi,lupi e tante altre specie,e infine spettacolari montagne, altissime che sfidano il cielo,in una spettacolare notte stellata,dove la via Lattea la fà da padrona.
Solo cosi,con il naso all’insù,a guardare la profondità del cielo,abbiamo acquisito coscienza. Non eravamo da nessuna parte,eravamo si ospiti dell’albergo più accogliente dell’universo,ma era casa nostra, il nostro meraviglioso pianeta Terra. Ah! Dimenticavo,lungo il cammino abbiamo notato un cartello,non invasivo,ma sempre identico recitava cosi: gentili ospiti,felice soggiorno,tutto dipenderà da voi,prendete e raccogliete il necessario,non sciupate,e soprattutto,mantenetelo,in
ordine e pulito,aspettiamo dopo di voi molti altri ospiti,grazie.
Alla prossima by Navajo 50





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