Nino Scimemi, fedelissimo di Lombardo, è diventato il presidente dell’Italkali. Antonino Rizzotto, ex deputato di An e dell’Mpa, al vertice di Lavoro Sicilia e l’ex difensore civico di Palermo Antonino Tito alla guida di Siciliacque. E nei prossimi giorni i nuovi assessori rinnoveranno gli uffici di gabinetto da 18 membri.
PALERMO. In attesa di piazzare Gaetano Armao alla guida dell’Irfis e di nominare i 17 nuovi manager di Asp e ospedali che scadono a fine luglio nel pieno della campagna elettorale, l’ultimo incarico nel sottogoverno è stato assegnato ieri mattina: Nino Scimemi, fedelissimo di Raffaele Lombardo, è diventato il presidente dell’Italkali e avrà un compenso da 25 mila euro all’anno. Nel consiglio di amministrazione è stato confermato Filippo Caci, mentre il nome nuovo è Liborio D’Anna: a entrambi andranno 20 mila euro.
Nei prossimi giorni i nuovi assessori rinnoveranno gli uffici di gabinetto da 18 membri. Poi, nel corso dell’anno, verrà completato il riordino che porterà il numero delle partecipate a 14 (per altrettanti posto di vertice). Per ora invece le società partecipate restano 29. E nei giorni scorsi Lombardo vi ha piazzato altri due fedelissimi: Antonino Rizzotto, ex deputato di An e dell’Mpa, al vertice di Lavoro Sicilia e l’ex difensore civico di Palermo Antonino Tito alla guida di Siciliacque. Il primo avrà un compenso da 30 mila euro lordi, il secondo da 77 mila. In Siciliacque entra come consigliere anche il finiano Carmelo Cantone.
Confermati nei giorni scorsi i vertici dell’Ast: Dario Lo Bosco presidente con un compenso da 45 mila euro. Fra i consiglieri entra Rosario Carlino con compenso analogo. In base all’ultimo report dell’assessorato all’Economia, nel Cda dell’Ast c’erano Giulio Cusumano, Giuseppe Campagna, Lucio Augello e Giovanni Trigona: tutti con compensi da 45 mila euro. Conferma già arrivata anche per Mario Brancato al vertice dei Mercati Agroalimentari (compenso da 50 mila euro): i consiglieri sono Giovanni Malgioglio e Giuseppe Aliffi che percepiscono 30 mila euro all’anno.
L’assessorato all’Economia ha pubblicato i compensi percepiti nel 2011, tutti confermati anche per il 2012. Alla Beni culturali la presidente Elena Pizzo ha incassato 30 mila euro e 20 ciascuno sono andati ai consiglieri Adelaide Spatafora e Salvatore Sammartano. La Pizzo è anche un dirigente regionale, così come Anna Rosa Corsello che guida il dipartimento Lavoro e anche la Multiservizi con un compenso aggiuntivo di 40 mila euro all’anno: il suo vice, Serafino Nicoletti, incassa 30 mila euro.
Nicola Vernuccio è l’amministratore unico di Sicilia e Ricerca e percepisce 20 mila euro. Fra i compensi più alti nel 2011, quelli della dimissionaria presidentessa di Sviluppo Italia Sicilia, Cleo Li Calzi: 50 mila euro. Anche Emanuele Spampinato ha percepito 50 mila euro per guidare Sicilia e Servizi. Un altro fedelissimo di Lombardo, Marco Romano, ha percepito 30 mila euro per la guida del Parco scientifico e tecnologico. E, in attesa di essere inglobata da CineSicilia, la Qaurit ha garantito nel 2011 un compenso da 30 mila euro al presidente Marco Previti e 36 mila euro all’amministratore delegato Salvatore Bonanno. Per guidare la Sicilia Patrimonio immobiliare Salvatore Giglione ha incassato 30 mila euro e 22 mila euro sono andati ai consiglieri Simona Catellucci e Ignazio Basile.
Malgrado il Ponte non sia più all’ordine del giorno, il presidente della società Stretto di Messina, Maurizio Ballistreri, ha incassato nel 2011 30 mila euro. E anche le società in liquidazione continuano a fruttare discreti compensi: 25 mila euro sono andati a Salvatore Marino per avviare la liquidazione di Biosphera, 35 mila a Margherita Poselli per la chiusura di Sicilia e Innovazione, 25 mila a Baldassarre Quartararo per la InfoRac Map, 20 mila a Michele Battaglia per le Terme di Acireale e 40 mila a Carlo Turriciano per le Terme di Sciacca.
Nei prossimi giorni i nuovi assessori rinnoveranno gli uffici di gabinetto da 18 membri. Poi, nel corso dell’anno, verrà completato il riordino che porterà il numero delle partecipate a 14 (per altrettanti posto di vertice). Per ora invece le società partecipate restano 29. E nei giorni scorsi Lombardo vi ha piazzato altri due fedelissimi: Antonino Rizzotto, ex deputato di An e dell’Mpa, al vertice di Lavoro Sicilia e l’ex difensore civico di Palermo Antonino Tito alla guida di Siciliacque. Il primo avrà un compenso da 30 mila euro lordi, il secondo da 77 mila. In Siciliacque entra come consigliere anche il finiano Carmelo Cantone.
Confermati nei giorni scorsi i vertici dell’Ast: Dario Lo Bosco presidente con un compenso da 45 mila euro. Fra i consiglieri entra Rosario Carlino con compenso analogo. In base all’ultimo report dell’assessorato all’Economia, nel Cda dell’Ast c’erano Giulio Cusumano, Giuseppe Campagna, Lucio Augello e Giovanni Trigona: tutti con compensi da 45 mila euro. Conferma già arrivata anche per Mario Brancato al vertice dei Mercati Agroalimentari (compenso da 50 mila euro): i consiglieri sono Giovanni Malgioglio e Giuseppe Aliffi che percepiscono 30 mila euro all’anno.
L’assessorato all’Economia ha pubblicato i compensi percepiti nel 2011, tutti confermati anche per il 2012. Alla Beni culturali la presidente Elena Pizzo ha incassato 30 mila euro e 20 ciascuno sono andati ai consiglieri Adelaide Spatafora e Salvatore Sammartano. La Pizzo è anche un dirigente regionale, così come Anna Rosa Corsello che guida il dipartimento Lavoro e anche la Multiservizi con un compenso aggiuntivo di 40 mila euro all’anno: il suo vice, Serafino Nicoletti, incassa 30 mila euro.
Nicola Vernuccio è l’amministratore unico di Sicilia e Ricerca e percepisce 20 mila euro. Fra i compensi più alti nel 2011, quelli della dimissionaria presidentessa di Sviluppo Italia Sicilia, Cleo Li Calzi: 50 mila euro. Anche Emanuele Spampinato ha percepito 50 mila euro per guidare Sicilia e Servizi. Un altro fedelissimo di Lombardo, Marco Romano, ha percepito 30 mila euro per la guida del Parco scientifico e tecnologico. E, in attesa di essere inglobata da CineSicilia, la Qaurit ha garantito nel 2011 un compenso da 30 mila euro al presidente Marco Previti e 36 mila euro all’amministratore delegato Salvatore Bonanno. Per guidare la Sicilia Patrimonio immobiliare Salvatore Giglione ha incassato 30 mila euro e 22 mila euro sono andati ai consiglieri Simona Catellucci e Ignazio Basile.
Malgrado il Ponte non sia più all’ordine del giorno, il presidente della società Stretto di Messina, Maurizio Ballistreri, ha incassato nel 2011 30 mila euro. E anche le società in liquidazione continuano a fruttare discreti compensi: 25 mila euro sono andati a Salvatore Marino per avviare la liquidazione di Biosphera, 35 mila a Margherita Poselli per la chiusura di Sicilia e Innovazione, 25 mila a Baldassarre Quartararo per la InfoRac Map, 20 mila a Michele Battaglia per le Terme di Acireale e 40 mila a Carlo Turriciano per le Terme di Sciacca.
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