Il team di ricerca guidato da Stephen Hawking ha scoperto “15 nuovi e misteriosi segnali radio” provenienti da una galassia lontana.
Da sempre l’uomo si è chiesto se fosse solo nell’Universo e oggi potrebbero essere arrivate le prove che ci sono forme di vita intelligente al di fuori del Sistema Solare. L’astronomo Stephen Hawking ha annunciato la scoperta di “15 nuovi e misteriosi segnali radio” provenienti da una galassia nana distante 3 miliardi di anni luce. Data l’enorme distanza che ci separa dall’origine del segnale è probabile che chi lo abbia emesso sia morto da tempo oppure potrebbe anche trattarsi di una stella di neutroni, uno dei corpi celesti più bizzarri.
La scoperta è avvenuta nell’ambito del progetto Breakthrough Listen Project finanziato dal magnate russo Yuri Milner. L’iniziativa consiste nell’analisi di 10 miliardi di frequenze provenienti dalle 100 galassie a noi più vicine. In questo momento 9 milioni di volontari di tutto il mondo hanno messo a disposizione i loro computer per sostenere il centro di ricerca nello studio di questa enorme mole di dati. I misteriosi segnali radio potrebbero essere provocati dall’energia utilizzata dagli alieni per muovere le loro navi spaziali ma gli scienziati sono molto prudenti quando si parla di extraterrestri. “Non abbiamo idea da dove i segnali provengano. – ha detto con Vishal Gajjar, astronomo del Berkeley Research Centre – Ci sono solo 30 sorgenti di questi segnali nell’Universo e una sola che si ripete. Dobbiamo studiarla ancora. Ci sono più teorie che fonti di segnali, più domande che risposte. Più studiamo e più troviamo cose strane”.
Se davvero riuscissimo a metterci in contatto con gli alieni questo potrebbe essere l’evento più epocale della storia ma secondo Hawking, che ci ha messo in guardia sui pericoli derivanti dallo sviluppo delle intelligenze artificiali, c’è la possibilità che gli extraterrestri non siano ben intenzionati nei nostri confronti. “Avrebbero per noi lo stesso interesse che noi abbiamo per i batteri, – ha detto l’astrofisico – e se ci andasse bene ci tratterebbero come Cristoforo Colombo trattò gli indigeni che incontrò nel nuovo mondo”. Hawking comunque ritiene che lo spazio sia l’unica salvezza per il genere umano in quanto la Terra avrebbe ormai le ore contate. Secondo l’esperto abbiamo infatti appena 100 anni per trovare una nuova casa su un altro pianeta se non vogliamo estinguerci a causa di guerre, fame e cambiamenti climatici.
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