mercoledì 24 marzo 2021

Borse deboli, preoccupano contagi e lockdown. Leonardo giù del 6%, rinvia l'Ipo di Drs. - Chiara Di Cristofaro ed Enrico Miele

 

L’attenzione degli investitori è per la rilevazione sulla fiducia delle imprese con l’aggiornamento degli indici Pmi in Europa e Stati Uniti.

I nuovi lockdown decisi dai big europei come Germania e Francia e i dati sui contagi che non migliorano anche in Italia, uniti alle tensioni sui vaccini, da AstraZeneca negli Usa al blocco dell’export delle dosi prodotte in Ue, continuano a innervosire gli investitori, che vedono peggiorare le prospettive di ripresa economica globale. Sono tutti in calo quindi gli indici europei, con banche, auto e retail sotto pressione, dopo la seduta debole di martedì 23. Ad appesantire il clima anche l’ipotesi lanciata dalla segretaria al Tesoro Janet Yellen che gli Usa aumentino le tasse sulle imprese per finanziare il futuro piano infrastrutturale, riportando l’aliquota fiscale al 28% (dopo il taglio di Trump dal 35% al 21%).

L'economia europea torna a salire dopo sei mesi.

L'economia dell'Eurozona torna ad espandersi a marzo per la prima volta dopo sei mesi con l'indice Pmi composito che risale a 52,5 da 48,8 in febbraio, livello massimo da otto mesi. A trainare è il manifatturiero che registra un livello record dal giugno 1997 a quota 62,4 (57,9 in febbraio) con la produzione manifatturiera anch'essa al record dal 1997 a quota 63 (57,6 a febbraio). Resta in territorio negativo l'indice pmi servizi a 48,8 (45,7 in febbraio) penalizzato, scrive Ihs Markit, dalle restrizioni per il Covid-19 sebbene la flessione sia la minore dall'agosto scorso. Crescono gli ordini delle imprese e l'occupazione ma le prospettive sono appannate dall'aumento dei contagi in Europa.

Leonardo rinvia a sorpresa l'Ipo della controllata Drs.

Leonardo -5,79% ha comunicato che la controllata statunitense Leonardo US Holding ha rinviato l'offerta pubblica iniziale di azioni di Leonardo Drs, controllata indiretta di Leonardo. Il titolo, dopo non aver fatto prezzo in apertura con un calo teorico del 10% è entrato in contrattazione, per essere nuovamente fermato a -8%. «Nonostante l'interesse degli investitori nel corso del roadshow, all’interno della fascia di prezzo definita, le avverse condizioni di mercato non hanno consentito un'adeguata valutazione di Drs», ha detto la società in una nota. Per gli analisti, si tratta di una notizia negativa e inattesa.

I timori sulla ripresa penalizzano i bancari europei.

In attesa che inizi la girandola di fusioni – auspicata anche ieri dalla Bce – le banche europee continuano a perdere terreno a causa dei timori legati alla ripresa mondiale post-Covid. La seduta, infatti, sta penalizzando in particolare gli istituti di credito, da Credit Suisse a Santander, passando per Societe generale e Deutsche Bank. In questo scenario non fa eccezione l’Italia, dove in questa fase il FTSE MIB -0,12%, oltre che dal tonfo di Leonardo, risente proprio della debolezza dei bancari. Le vendite si stanno concentrando in particolare su Unicredit -1,39%Bper Banca -0,81% e Intesa Sanpaolo -0,83% e Banco Bpm -0,28%.

Tokyo giù del 2% per timori recrudescenza pandemia.

Giornata in netto ribasso per la Borsa di Tokyo preoccupata, sulla scia di Wall Street, dalla recrudescenza della pandemia Covid-19 nel mondo, che raffredda le aspettative di una imminente e rapida ripresa dell'economia mondiale. Le nuove misure di contenimento decise in Europa e l'aumento dei contagi sembrano aver cambiato il sentimento degli investitori. Al termine di una seduta dominata dal segno meno, l'indice Nikkei dei 225 titoli guida lascia sul terreno oltre il 2% a 28.405,52 punti (-2,04%) e l'indice del listino principale, Topix, cede il 2,18% a 1.928,58 punti. Le valutazioni negative del mercato hanno così depresso, tra gli altri, i corsi dei titoli delle compagnie aeree alla luce delle nuove misure di contenimento annunciate in Francia, Germania e Olanda che allungano i tempi per la ripresa dei flussi turistici verso il vecchio Continente. Male anche il settore automotive che soffre per la penuria nell'approvvigionamento dei semi-conduttori a livello mondiale: Toyota ha perso il 2,2% a 8.120 yen, Honda l'1,6% a 3.246 yen e scivolone per Nissan a 581 yen (-4%).red-Ggz

Rimbalza invece il petrolio, dopo il calo della vigilia a causa delle deboli prospettive della domanda globale di energia: il Wti di maggio scambia a 58,5 dollari (+1,2%) e il Brent a 61,6 dollari (+1,4%).

Gli appuntamenti di mercoledì 24 marzo.

Dagli Stati Uniti arriveranno gli ordinativi di beni durevoli, il Pmi manifatturiero e dei servizi di Markit mentre la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, e il presidente della Fed, Jerome Powell, testimoniano davanti alla Commissione bancaria del Senato alle 10 (ora 15 in Italia). In Italia, infine, sale l'attesa per le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Parlamento sul prossimo Consiglio Ue.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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