La riforma Bonafede della prescrizione ha un pregio fondamentale: crea un automatismo che espropria gli avvocati e i magistrati del potere di allungare i processi per mandarli in fumo. Dal 1° gennaio 2020 tutti sanno che, dopo la prima sentenza, rien ne va plus: i colpevoli saranno condannati e gli innocenti assolti a prescindere dalla durata dei giudizi d’appello e di Cassazione. Sulla schedina della giustizia sparisce la X del pareggio: l’impunità ai criminali ricchi e la giustizia negata alle vittime. In nome di questo principio sacrosanto, che solo i delinquenti, i loro avvocati e le toghe colluse possono contestare, il M5S ha sacrificato i suoi governi Conte-1 e 2, che sarebbero ancora in piedi se avessero restituito ai soliti noti l’impunità perduta. Quindi non c’è un motivo al mondo per immolarlo ora sull’altare di un governo che non è più il suo e non perde occasione per umiliarlo. La controriforma Cartabia, presentata mentre l’Italia è distratta dagli Europei, è un Salvaladri molto più grave del decreto Biondi votato (e poi ritirato a furor di popolo) dal governo B. il 13 luglio ’94 mentre l’Italia era distratta dai Mondiali.
Il Salvaladri Biondi risparmiava ai delinquenti in guanti bianchi “solo” la custodia cautelare. Il Salvaladri Cartabia risparmia loro addirittura la condanna. Con una furbata che finge di mantenere la Bonafede sulla carta, ma nella sostanza la spazza via: la prescrizione resta bloccata dopo il primo grado, ma solo se il processo non dura in appello più di 2 anni e in Cassazione più di 1 anno. Così l’automatismo salta e il potere di allungare i processi fino alla prescrizione torna nelle mani di avvocati e magistrati collusi: se sanno che l’impunità per il cliente o l’amico scatta dopo 24 mesi e 1 giorno in appello e dopo 12 mesi e 1 giorno in Cassazione, quanto faranno durare il processo? Quanto basta per farlo prescrivere. Nulla – né i filtri alle impugnazioni né la reformatio in peius (la possibilità di aumentare le pene in secondo grado) – è previsto per ridurre il numero dei processi. Che, dunque, dureranno ancor di più. L’opposto di ciò che ci chiede da anni l’Europa tramite la Cedu, anzi ci chiedeva prima della Bonafede. Ed è paradossale che il sedicente governo più europeista della storia cancelli la riforma giudiziaria più europeista della storia. In ogni caso il M5S ottenne dagli iscritti il via libera a entrare nel governo Draghi anche con questo mandato: “La riforma della prescrizione ha come soddisfacente punto d’incontro politico l’accordo precedentemente raggiunto con il Pd e LeU, oltre il quale il MoVimento non è disposto ad andare”. Per andare oltre, dovrà riconsultare gli iscritti. E almeno loro non si faranno fregare una seconda volta.
ILFQ
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